Qualche mese fa abbiamo recensito uno smartphone in sostanza identico, esteticamente, a quello di cui parleremo oggi. All’epoca si trattava di UMIDIGI S2 mentre oggi del fratello minore, ovvero UMIDIGI S2 Lite. Tranne le dimensioni non hanno molto altro in comune, quindi questa non rappresenterà una recensione fotocopia. Sotto la scocca battono due cuori MediaTek, seppur nella versione Lite sia stata inserita una CPU più votata alla fascia bassa del mercato. Ma scopriamo meglio tutti i dettagli di UMIDIGI S2 Lite all’interno della nostra recensione completa.
Recensione UMIDIGI S2 Lite
Unboxing
La confezione di vendita di questo device è completamente scura. Sul retro è presente, come di consueto, una targhetta sulla quale sono indicate tutte le principali caratteristiche del prodotto. All’interno del box troviamo:
- UMIDIGI S2 Lite;
- cover morbida trasparente, in TPU;
- alimentatore da parete con uscita a 5V, 2A;
- cavo USB – USB Type-C per il trasferimento dei dati;
- breve manuale di istruzioni;
- spilletta per lo slot SIM;
- adattatore jack 3.5mm – USB Type-C.
Costruzione e design
Come detto in apertura UMIDIGI S2 Lite non propone nulla di nuovo, a livello estetico, rispetto all’intera famiglia di smartphone sotto questa denominazione: le dimensioni sono di 158.1 x 74.6 x 8.8 mm di spessore, riflettendo le linee degli altri due modelli principali, ovvero S2 ed S2 Pro. La scocca unibody è interamente realizzata in alluminio satinato che restituisce a questo device una corazza da top di gamma, nonché una notevole scivolosità. Grazie al nuovo formato del display in 18:9 è possibile, inoltre, impugnarlo senza troppi problemi.
L’azienda negli ultimi 6 mesi ha fatto passi da gigante in quanto a qualità costruttiva, proponendo sempre device solidi e ben assemblati. Questo smartphone non fa assolutamente eccezione, non presentando scricchiolii o imperfezioni di sorta. Il modo in cui le bande nere in plastica sono state armonizzate all’interno della scocca metallica denota una lavorazione eccellente, sicuramente degna di nota per un’azienda come UMIDIGI.
Il peso di ben 194 grammi può essere giustificato dalla presenza di una capiente batteria da 5100mAh, che pone sicuramente limiti alla maneggevolezza del device.
Le linee posteriori sono interrotte da una serie di componenti disposti longitudinalmente nella parte centrale della scocca. Partendo dall’alto troviamo il secondo microfono per la soppressione dei rumori ambientali, la dual camera, il doppio flash led a due tonalità ed il sensore biometrico. Per quanto riguarda quest’ultimo non siamo ad alti livelli in termini di velocità, pur essendo abbastanza preciso nel riconoscimento dell’impronta, sbloccando 8 volte su 10.
Sul lato destro sono presenti il tasto power ed il bilanciere del volume, mentre dalla parte opposta troviamo lo slot SIM in grado di ospitare contemporaneamente due nano SIM o, alternativamente, una nano SIM ed una micro SD. Nella parte inferiore trovano spazio il microfono principale, l’ingresso USB Type-C e lo speaker di sistema. Manca, invece, l’ingresso mini jack per le cuffie.
Frontalmente abbiamo una fotocamera, la capsula auricolare, i sensori di prossimità e luminosità ed un singolo Flash LED. E’ presente anche il LED di notifica che trova spazio al di sotto della griglia della capsula auricolare.
Display
Su uno smartphone del genere, dove le cornici rivestono una parte meno preponderante, il colpo d’occhio offerto dal display è notevole. In questo caso UMIDIGI S2 Lite monta un’unità IPS da 6 pollici di diagonale con risoluzione HD+ (1440 x 720 pixels), densità di 320 PPI e protezione Corning Gorilla Glass 4.
La qualità del pannello è sufficiente, mostrando colori abbastanza equilibrati e non troppo saturi, presentando comunque bianchi leggermente tendenti al blu. Soddisfacenti anche gli angoli di visuale e la luminosità massima, sebbene la quasi totale assenza del trattamento oleofobico del pannello ponga qualche difficoltà sotto la luce diretta del sole. Le sue caratteristiche lo pongono chiaramente come uno di quei device votati alla multimedialità, sebbene la risoluzione effettiva limiti fortemente l’esperienza video, anche su YouTube.
Hardware e performance
Il cuore di questo smartphone è un SoC MediaTek MT6750T, un processore octa-core con frequenza di clock massima di 1.5 GHz. Questi possiede una GPU Mali-T860 MP2, con frequenza di 650 MHz, nonché una RAM da ben 4 GB ed uno storage interno di 32 GB, espandibili tramite micro SD fino a 256 GB.
In generale il device presenta prestazioni leggermente inferiori rispetto a quelle proposte da altri competitors, anche se con la dovuta pazienza è possibile accedere a tutti i contenuti in tempi relativamente brevi. La RAM non si è dimostrata, però, all’altezza dei suoi 4 GB, perchè nel lungo periodo riesce a tenere costantemente in memoria solo un paio di applicazioni. I 32 GB di memoria potrebbero, inoltre, risultare un po’ stretti dopo un certo periodo, nonostante sia presente la possibilità di espandere lo storage interno per mezzo di una micro SD.
La GPU si comporta egregiamente in quasi tutte le condizioni, riuscendo a gestire sufficientemente bene anche titoli più prestanti come Real Racing 3, proponendo dettagli minimi ed incappando raramente in qualche importante calo di frame.
Software
A bordo del dispositivo è presente Android 7.0 Nougat in versione praticamente stock, con patch di sicurezza aggiornate al 5 Ottobre 2017.
La personalizzazione riguarda una manciata di voci presenti all’interno del menù impostazioni, come il “Face ID”, che permette di sfruttare la fotocamera frontale per lo sblocco del device, o la voce “Tasti”, che fornisce la possibilità di customizzare alcuni comandi rapidi.
Alla domanda: “Quale voto ti sentiresti di dare, da 1 a 10, all’esperienza quotidiana con questo terminale?”, io senza indugio risponderei “2”. Per la prima volta, dopo tanto tempo, ho trovato davvero frustrante utilizzare uno smartphone. Non si contano sulle dita di una mano il numero di riavvi automatici a cui ho assistito durante tutto il periodo di prova, senza contare quelli che forzatamente ho dovuto compiere a causa dell’interruzione del sistema, chiusura improvvisa e frenetica di molte applicazioni e freeze delle pagine. Un’esperienza assolutamente negativa che non mi sarei mai aspettato, soprattutto dopo aver preso atto nel corso di questi mesi del parere positivo di altri colleghi. Ma il problema quasi certamente risiede nell’ultimo piccolo update del 3 Marzo rilasciato dalla casa madre, che con ogni probabilità ha causato una forte instabilità dell’intero sistema. Purtroppo online non ho trovato riscontri recenti, che potessero portarmi ad un confronto diretto con altri utenti, magari afflitti dagli stessi problemi.
Il mio giudizio su questo comparto è, quindi, fortemente negativo. Ma con riserva, perchè potrebbe essere figlio di una manovra errata di UMIDIGI che spero ben presto possa tornare sui propri passi.
Si salva solo la navigazione web tramite browser stock e Google Chrome. Le prestazioni di entrambi sono più che soddisfacenti, riuscendo ad offrire una buona fluidità e velocità nei caricamenti delle pagine, a leggero vantaggio del browser della casa californiana.
Comparto fotografico
Posteriormente troviamo una doppia fotocamera con un sensore principale OmniVision 16880 da 16 mega-pixel ed apertura f/2.0 ed un sensore secondario da 5 mega-pixel, atto a restituire una buona profondità di campo. Completano il comparto un doppio flash LED dual tone e l’autofocus di tipo PDAF.
Il software dedicato a questo settore è povero d’impostazioni e ridotto al minimo. Non è presente la modalità manuale e nemmeno l’HDR, che in tante occasioni avrebbe migliorato notevolmente la resa dello scatto. In condizioni di luce buona la foto risulta sempre troppo scura ed è necessario giocare con la messa a fuoco per calibrare meglio la luminosità del soggetto in primo piano. Inevitabilmente queste operazioni portano ad una sovraesposizione delle parti più chiare, come ad esempio il cielo o gli specchi d’acqua. La qualità è, nonostante tutto, al pari di quella sprigionata da altri device presenti nella sua stessa fascia di prezzo, se non superiore in certi frangenti. Guardando più da vicino le immagini si nota come i contorni non siano troppo dettagliati ed i colori risultino leggermente impastati. Quest’ultimi non sono, inoltre, mai troppo accesi ma bensì piuttosto piatti. L’effetto bokeh consiste semplicemente nell’applicazione di una maschera, tramite il software, che crea un alone attorno al soggetto principale simulando così la profondità.
Quando la luce cala si assiste ad un sostanzioso aumento di rumore fotografico che tende a rendere poco pulita l’immagine finale. Sebbene riesca ad esprimere scatti talvolta migliori rispetto alla concorrenza, non raggiunge la sufficienza, a causa anche di una gestione delle luci artificiali molto sbilanciata. Il doppio flash LED ha, inoltre, una potenza risicata che non consente di illuminare adeguatamente la scena. In alcuni scatti notturni la differenza tra una foto senza l’utilizzo di questa componente ed una foto con flash attivo è stata pressoché inesistente, a testimonianza della sua debolezza.
Il sensore anteriore, da 5 mega-pixel, è pienamente sotto la sufficienza, sia negli scatti diurni che in quelli notturni. Pur senza l’utilizzo della modalità “Beauty” tende continuamente a levigare la pelle, snaturando lo scatto. Soffre molto la luce e non riesce a gestire bene i colori più accesi. E’ presente, inoltre, anche un singolo flash LED frontale che, al pari del discorso fatto per quello posteriore, è troppo debole per illuminare ottimamente la scene nelle zone più buie.
I video possono essere registrati fino alla risoluzione massima di Full HD a 30 FPS. La qualità rispecchia quella fotografica, pur non mostrando una stabilizzazione eccezionale. Il plus è rappresentato dall’autofocus PDAF che seppur non fulmineo riesce ad essere comunque efficace.
Connettività
UMIDIGI S2 Lite supporta il dual SIM con connettività LTE (banda 20 inclusa). La ricezione non è su ottimi livelli, poichè in zone normalmente coperte dal 4G di Fastweb il device ha continuato a viaggiare sulla rete 3G per lungo tempo.
Per quanto riguarda il Wi-Fi, questo device possiede un modulo 802.11 a/b/g/n che non ha soddisfatto sotto vari aspetti, in primis la copertura di rete. Ma il vero problema è rappresentato dal fatto che spesso ha perso completamente il contatto con il modem casalingo, scollegandosi automaticamente da esso e riportando le tipiche frasi informative, quali: “Problema di autenticazione”, “Connesso senza internet”. Pur tentando di modificare il DNS, procedura che dovrebbe ricucire le falle, il device non ha mai risposto in maniera affermativa, riconnettendosi al modem solo dopo svariate decine di minuti. Il riavvio del sistema il 90% delle volte ha posto un definitivo rimedio, ma non escludo che i problemi potrebbero derivare da una errata comunicazione tra i due sistemi, che con le armi in mio possesso non mi è stato possibile eliminare.
Per il resto troviamo il GPS che si è dimostrato abbastanza affidabile, seppur non velocissimo nell’aggancio del segnale. Il Bluetooth 4.0 ha mostrato qualche criticità. In qualche occasione si è automaticamente disattivato e la comunicazione con la Mi Band 2 è stata abbastanza problematica. Oltre a non permettere un’immediata connessione tra smartphone e band ha sistematicamente moltiplicato per due tutte le notifiche: ad ogni singola notifica effettiva sullo smartphone corrispondevano ben 2 notifiche sulla Mi Band 2.
Infine è presente anche la Radio FM, che con un paio di cuffie auricolari funziona perfettamente.
Audio
Un altro aspetto che non mi ha particolarmente convinto di questo smartphone è il comparto audio. Il volume è, infatti, abbastanza basso, non permettendo una riproduzione agevole dei contenuti nei luoghi più rumorosi. La qualità dello speaker non è sufficiente per godere al meglio della multimedialità presente sul dispositivo, proponendo un suono piatto e privo di corposità.
In capsula la qualità è nettamente migliore ed il microfono è assolutamente promosso, senza nessun disturbo sia per noi che per il nostro interlocutore.
Autonomia
La scocca posteriore nasconde una batteria da ben 5100 mAh, inserendo di diritto questo device nella classifica dei migliori battery-phone in circolazione. E’ davvero un peccato che, in questo caso, il software penalizzi leggermente questa componente che, di fatto, offre già buone prestazioni.
Stressando particolarmente lo smartphone, con un misto di Wi-Fi e 4G condito da riproduzioni video, musica, streaming e circa un’oretta di gaming, ho superato abbondantemente le 6 ore e 30 minuti di schermo attivo su circa 16 ore di utilizzo totali, con ancora un 30% di batteria residua da utilizzare in serata. Anche nelle giornate più difficili, dove il software ha mostrato il peggio di sé, ho comunque superato le 6 ore di schermo attivo.
Se messo particolarmente sotto stress la scocca posteriore comincia a scaldarsi in maniera importante, principalmente nella parte alta in corrispondenza del processore.
La ricarica completa avviene in circa 2 ore e 50 minuti, grazie al caricatore da parete con uscita a 5V, 2A.
Conclusioni
Siamo giunti alle conclusioni ed è arrivato il momento di parlare del prezzo. UMIDIGI S2 Lite attualmente è disponibile a circa 130 euro.
Non parliamo di un prodotto che personalmente consiglierei, considerando anche la spesa. Sono conscio del fatto che i miei problemi potrebbero derivare da una release software particolarmente sfortunata, ma un servizio del genere non è accettabile. L’utenza è costantemente alla ricerca un device affidabile, che tutti i giorni possa svolgere le più comuni operazioni senza nessun problema, cosa che risulta a tratti impossibile con questo smartphone.
Esteticamente è ineccepibile: belle linee e schermo in 18:9 che rende più interessante qualsiasi contenuto. Il lavoro sui materiali è ottimo e se penso alla qualità offerta qualche tempo fa da questa azienda, non posso che lodarli.
Sul sito ufficiale è stato garantito il passaggio ad Android Oreo 8.1 via OTA, previsto per Maggio. Non ci resta che aspettare e sperare che le cose possano essere, ancora una volta, stravolte!
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