Se dovessimo stilare una lista dei pro di un paese come la Cina, nell’elenco sicuramente non comparirebbe la libertà di pensiero. Un argomento sempre molto controverso e che, in questi ultimi tempi di piena globalizzazione, sta andando a colpire anche le religioni. Nella fattispecie il cristianesimo, visto che da adesso è vietata la vendita online della Bibbia.
Volete comprare una Bibbia su Amazon? In Cina non è più possibile farlo
La decisione arriva dal Governo Cinese, con una mossa il cui obiettivo è quello di ridurre l’influenza delle fedi religiose minoritarie in Cina. Nel paese asiatico, infatti, le religioni più diffuse sono buddismo, taoismo ed islam. Lo stesso presidente del governo, Xi Jinping, ha in più occasioni difeso i valori tradizionali della nazione, limitando le influenze estere.
Allo stato attuale, visitando piattaforme come Amazon, JingDong e TaoBao, non è più possibile trovare la Bibbia in vendita. Tuttavia, sono comunque presenti libri di analisi o educativi. Non si tratta di un ban totale, quindi, anche se non è da escludere che il ban possa successivamente scattare anche per questi altre tipologie di libri. Di conseguenza, se voleste acquistare una Bibbia in Cina potete comunque farlo, ma soltanto presso i negozi fisici.
Non si tratta certo della prima disputa fra Cina e Vaticano. Da tempo, le due parti stanno discutendo sulla divisione fra chiese ufficiali, gestite dal Governo, e chiese “sotterranee”, realtà più indipendenti e, per certi versi, clandestine.
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