Dopo un periodo di lenta ma netta inflessione, nel quale Xiaomi non aveva saputo fronteggiare le nuove uscite dei suoi competitors, e probabilmente adottando un piano di rilascio di smartphone tutt’altro che comprensibile, aveva deluso le aspettative soprattutto nei suoi smartphone di fascia alta di fine 2016 (eccezion fatta per il Mi MIX che, però, tutto può considerarsi ma non un telefono perfetto per l’uso comune). A quanto pare, però, il nuovo anno, soprattutto a partire dal secondo trimestre, potrebbe vedere un’inversione di tendenza notevole.
Xiaomi ritorna ad ottenere buoni numeri nelle vendite
Se, infatti, nel primo trimestre dell’anno le vendite si erano fermate alle 13 milioni di unità, la previsione, secondo l’analista Kevin Wang è che nel secondo trimestre, che vede già oltre le 20 milioni di unità vendute, possa raggiungere le 23 milioni. Questo risultato si sarebbe ottenuto sia grazie alle ottime prestazioni sul mercato indiano che all’uscita dell’ultimo top di gamma, lo Xiaomi Mi 6, che ha sospinto le vendite nel mercato interno.
Il terzo trimestre, poi, è considerato in Cina di alta stagione nelle vendite telefoniche e la previsione realistica è che si possa arrivare in questo periodo a circa 28 milioni di spedizioni. A quanto pare, dunque, un primo trimestre sottotono non dovrebbe inficiare la performance annuale dell’azienda, che si è prefissata l’obiettivo di raggiungere entro la fine dell’anno la vendita di 80 milioni di unità.
Questo, naturalmente, oltre al successo dei modelli appena presentati, e dello Xiaomi Mi 6 in primis, deve prevedere una reale innovazione nell’offerta di quelli che saranno i prossimi prodotti dell’azienda e, soprattutto, rendere chiari i piani sui modelli di riferimento, cercando di evitare di lanciare troppi prodotti di alta fascia ma il cui target appariva veramente poco chiaro.
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