Lo Xiaomi Mi 6 è finalmente stato svelato al mondo intero e non vediamo l’ora di proporvi la nostra recensione. Nell’attesa che ci arrivi lo smartphone, dalla Cina arrivano le prime foto, video e test benchmark svolti sul flagship, in modo da darci già un’idea delle performance offerte nei vari comparti.
Qua di seguito trovate una galleria fotografica contenente alcuni degli scatti realizzati alla variante in colorazione Ceramic Black, la quale si differenza dalla Black standard per gli inserti in oro 18K e le memorie da 6/128 GB.
Scopriamo lo Xiaomi Mi 6 con nuovi test benchmark, sample fotocamera e consumi energetici
Come ormai ben saprete, lo Xiaomi Mi 6 è uno fra i primi dispositivi ad integrare a bordo il nuovo Snapdragon 835, il quale, sulla carta dovrebbe introdurre lo standard alla ricarica rapida Quick Charge 4.0. Tuttavia, il flagship Xiaomi si ferma al supporto Quick Charge 3.0, con un caricatore in dotazione da 9V 2A e 12V 1.5A.
Parlando di prestazioni, nel caso della variante da 6 GB di RAM LPDDR4-1866 dual channel abbiamo a disposizione circa 4.2 GB, mentre il resto è utilizzato dal sistema e della MIUI. Nel test Antutu il Mi 6 riesce a raggiungere un risultato intorno ai 181.000 punti, con un boost quasi esclusivamente nella parte grafica, grazie alla nuova Adreno 540, come visibile anche nel test GFXBench.
Vista l’implementazione di memorie UFS 2.1, sono ottimi anche i i risultati raggiunti su AndroBench. Non male anche la gestione delle temperature, con un massimo di 49°C quando messo sotto sforzo sempre tramite Antutu. Sotto vediamo i risultati messi a confronto con OnePlus 3T ed iPhone 7 Plus.
Passando al comparto fotografico, per i vari dettagli tecnici vi rimandiamo all’articolo di ieri. A livello software non vediamo nessuna grossa novità grafica, se non l’aggiunta dell’apposito tasto per sfruttare il secondo sensore telescopico e godere di un zoom ottico 2x.
Per quanto riguarda la qualità fotografica, aspettiamo di provare con mano il device per darvi un parere adeguato. Stando ai samples visti finora, ci siamo comunque fatti un’idea ed il software sembra intervenire in maniera simile a quanto visto finora sui top di gamma dell’azienda. Grazie all’apertura f/1.8 in fase serale gli scatti risultano meno rumorosi, oltre ad ottenere effetti bokeh in modalità macro più marcati. Ovviamente prendete con le pinze queste valutazioni, in fase di recensione ne riparleremo molto più approfonditamente.
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