Nella giornata odierna è stata approvata la proposta che potrà finalmente mettere in atto la graduale eliminazione dei dazi doganali su alcuni prodotti hi-tech.
I parlamentari di Unione Europea, Stati Uniti, Giappone, Cina, Corea del Sud ed altri 20 Paesi si sono schierati a favore dell’accordo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ed hanno deciso di rimuovere i dazi doganali a cui sono ora soggetti prodotti tecnologici come smartphone, PC e tanti altri durante le operazioni di import/export.
Si tratta del più grande accordo di riduzione dei dazi doganali nella storia dell’Omc
L’Accordo sulla tecnologia dell’informazione, così ampliato, prevede un impegno da parte degli Stati aderenti verso la graduale abolizione dei dazi doganali a partire dall’1 luglio 2016 ed entro l’1 luglio 2019, ma con una più lenta progressione per le importazioni sensibili per l’industria dell’Unione Europea. Di questa riduzione sono interessate circa il 65% delle categorie, per un totale di 201 tipi di prodotti tecnologici, tra cui anche sistemi di navigazione GPS, le macchine per la risonanza magnetica, i satelliti per telecomunicazioni e le videocamere.
Le stime dell’Unione Europea prevedono risparmi per le aziende tra i 5 e gli 8,3 miliardi di euro in un settore, quello delle esportazioni, che vale circa 189 miliardi di euro.
Il relatore Godelieve Quisthoudt-Rowohl, ha dichiarato: “Grazie alla revisione e all’ampliamento dell’Accordo sulla tecnologia dell’informazione, ora la nuova generazione di moderni prodotti ‘Ti’ può beneficiare anche di una agevolazione doganale. Si tratta di un importante traguardo per l’Omc e l’Europa è stata una forza trainante”. I deputati hanno sostenuto l’accordo con 529 voti a favore, 110 contrari e 37 astensioni
I vantaggi non riguardano solo i consumatori, che potranno godere di un abbassamento notevole dei prezzi, ma anche le stesse aziende tecnologiche che saranno in grado di raggiungere un numero di utenti maggiore. Di certo i produttori orientali ne approfitteranno, alzando ulteriormente il livello di competizione nel mercato europeo. Allo stesso tempo i marchi occidentali sbarcheranno in Oriente con listini più concorrenziali.