Xiaomi vuole raddoppiare gli incassi dalla domotica

Xiaomi Mi Home logo

Xiaomi, conosciuta ai più per i suoi smartphone dall’ottimo rapporto qualità prezzo (come il Mi 5 ma non solo: anche il Redmi Note 3 è un campione di vendite), in realtà è fortemente impegnata anche nel ramo della domotica, ovvero il settore della tecnologia che si occupa di rendere sempre più connessa la nostra dimora, inventando e producendo gli elettrodomestici intelligenti, in grado di interagire tra loro e soprattutto con la possibilità di essere comandati a distanza con una semplice applicazione per smartphone.

A confermare quanto Xiaomi tenga a conquistare la leadership in questo ambito sono le parole del vicepresidente della società, Liu De, il quale ha dichiarato che l’obiettivo del 2016 sarà quello di raddoppiare gli incassi derivanti dalle vendite di smart home devices.

Questi dispositivi hanno fruttato all’azienda nel 2015 la bellezza di 5 miliardi di yuan. Ciò significa che nel corso del 2016 Xiaomi si aspetta di venderne almeno per 10 miliardi. Tradotto, significherebbero circa 1 miliardo e mezzo di dollari di ricavi. Non poco, se si pensa che questo settore è ancora poco pubblicizzato e sfruttato anche dai concorrenti.

Xiaomi-Yeelight-AH-07

Giusto per fare qualche esempio dei dispositivi ai quali si affida Xiaomi, vi citiamo alcuni di essi: primi fra tutti sono le smart TV, con sistema operativo Android e non, che hanno sempre venduto bene.

Inoltre c’è il comparto wearable, con la Mi Band, campione di vendite, a precedere un possibile smartwatch. Abbiamo quindi l’action cam Yi Camera, passando per power bank, filtri per l’aria, router Wi-Fi e lampade intelligenti, come quella che vedete in figura.

Vedremo dunque se Xiaomi riuscirà a raggiungere i propri obiettivi a fine anno e a imporsi come leader mondiale del settore.