Xiaomi Mi 5 è indiscutibilmente lo smartphone più atteso e più affascinante di questo primo trimestre del 2016.
Presentato ufficialmente lo scorso 24 febbraio al Mobile World Congress di Barcellona, il produttore si appresta a rilasciare sul mercato il suo nuovo top di gamma, ma deve prima smaltire una mole di ordini (o meglio dovremmo dire registrazioni) che in Cina ha toccato quota 16 milioni di richieste, solo nel primo flash sale.
Come da consuetudine, anche sullo Xiaomi Mi 5 in questi giorni stanno emergendo dei test specifici eseguiti sul device, che hanno lo scopo di dare il maggior numero di informazioni possibili sul terminale in ogni suo particolare.
La scorsa settimana, ad esempio, vi abbiamo palato dei risultati del test sulla batteria e del primo teardown completo dello smartphone.
Xiaomi Mi 5: a prova di impronta replicata
Oggi ci giungono i risultati di un altro test, che è stato effettuato dagli utenti del forum cinese, per verificare l’affidabilità del sensore di impronte digitali integrato nel tasto fisico frontale dello Xiaomi Mi 5.
La possibilità di proteggere i propri dati attraverso il riconoscimento di caratteristiche biologiche è sicuramente un fattore importante nella protezione della privacy.
Anche il Mi 5 integra questa funzionalità, ma sarà in grado di riconoscere un impronta clonata?
Il test
- L’impronta digitale viene registrata generando uno stampo
- Viene preparato il composto con silicone ed un agente indurente
- Si genera lo stampo
- Test finale: prova dello sblocco con stampo in silicone
Risultato
Lo Xiaomi Mi 5 ha superato con successo questa prova, dimostrando che questo metodo non è sufficente ad “imbrogliare” il sistema di riconoscimento delle impronte digitali.
Tutti coloro che si apprestano ad acquistare il nuovo Xiaomi Mi 5 possono stare quindi tranquilli: non sarà uno stampo in silicone per eludere i sistemi di sicurezza dello smartphone.
