Il Dipartimento di Qualità di Shanghai ha recentemente testato alcuni modelli di depuratori d’aria in commercio in Cina, tra i prodotti valutati anche Xiaomi Air Purifier.
Su 36 modelli di depuratori d’aria, soltanto quattro dispositivi hanno fallito il test, tra i quali anche il prodotto di casa Xiaomi.
In generale, l’indagine è stata positiva, in quanto è emerso che la maggior parte dei depuratori presenti sul mercato cinese è a norma, tuttavia la presenza di un nome popolare come Xiaomi tra i “bocciati” ha suscitato una certa sorpresa.
Xiaomi Air Purifier non rispetterebbe gli standard
Xiaomi ha deciso di rilasciare una dichiarazione in risposta ai risultati del test, sostenendo che il livello di efficienza del purificatore d’aria è assolutamente in linea con gli standard. Infatti, secondo la quotazione ufficiale dell’azienda, il purificatore d’aria Xiaomi ha un valore CADR di 406m3 / h, una soglia sufficiente. Invece, durante le verifiche, Air Purifier ha riportato un risultato inferiore dal valore dichiarato: solo 346m3 / h.
Tuttavia la compagnia di Lei Jun ha sottolineato che tutti i depuratori Xiaomi sono assemblati con le stesse componenti di qualità, quindi uno scarto del genere tra il rapporto ufficiale Xiaomi e il risultato del dispositivo campione è davvero eccessivo.
Infine, al termine di colloqui e indagini volte a chiarire la vicenda, è emerso che il team di analisi non ha utilizzato l’Air Mi Purifier con la modalità ad alta velocità, questo è il motivo che ha portato ad un risultato così basso.
Xiaomi ha esortato il Dipartimento Qualità di Shanghai di testare nuovamente il dispositivo per valutare correttamente le performance e gli standard.