Avete mai sentito parlare delle Huawei UltimoPower AM180 con active noise cancelling? Probabilmente no, ma di queste interessanti cuffie in-ear vi presentiamo oggi la nostra recensione completa!
Le Huawei UltimoPower AM180 sono disponibili all’acquisto su Aliexpress con prezzi che si attestano normalmente tra i 40 e i 50 euro a seconda del venditore, il più delle volte con spedizione gratuita China Registered Mail (il corrispondente della nostra posta raccomandata).
Siete curiosi di scoprire come suonano? Allora non perdete la recensione che segue!
Huawei UltimoPower AM180, la recensione di GizChina.it
Introduzione all’Active Noise Cancelling
E’ ormai quotidiana la corsa alle ultime notizie e alle informazioni che trapelano nel mondo della telefonia mobile e tutto ciò genere una sempre maggiore concentrazione sul futuro e su quanto ancora dovrà essere commercializzato o addirittura presentato.
Questa maratona continua e apparentemente senza fine, di cui alle volte siamo “vittime” e che rappresenta anche lo specchio della nostra società (ma per questo andrebbe fatto un discorso a parte e molto lungo), molto spesso ci fa addirittura perdere di vista alcuni prodotti presentati in un passato non tanto remoto, che possono “dire ancora la loro” e che, addirittura, in vista del calo di prezzo generato dal tempo passato dal lancio, possono essere considerati prodotti veramente interessanti e, forse, quasi dei best-buy.
Fatta questa doverosa introduzione, facciamo ora una panoramica delle situazioni che ci accompagnano nelle nostre giornate tipo: in metro o nell’autobus per il tragitto casa-lavoro, seduti in una lounge in aeroporto oppure sul treno o nell’aereo stesso, quante volte avremmo desiderato essere completamente isolati da quello che ci circonda per poterci immergere pienamente nell’ascolto della nostra musica preferita?
Per aiutarci a far si che questa idilliaca situazione possa concretizzarsi ci viene in aiuto una tecnologia che viene implementata in alcuni prodotti audio e che lo è appunto nelle cuffie in-ear Huawei UltimoPower AM180. Questa tecnologia è denominata ANC, ossia l’Active Noise Cancelling.
Molto spesso leggiamo sulle specifiche di alcune cuffie la dicitura cancellazione passiva del rumore e ciò si riferisce alla solo capacità di isolante delle cuffie (in quanto oggetto inserito all’interno del padiglione auricolare), mentre l’Active Noise Cancelling, o cancellazione attiva del rumore, è di fatto una tecnologia, appunto, “attiva” che, attraverso della componentistica ad hoc, agisce sul “suono del rumore” per annullarne gli effetti.
L’idea, sviluppata attorno agli anni ’30 e migliorata nel tempo, si è rivelata vincente e molto semplice: un’onda sonora è caratterizzata da oscillazioni, con picchi che vanno da un massimo ad un minimo. Invertendo massimi e minimi e sommando il suono – detto in controfase – così ottenuto al suono originale, si ottiene idealmente un suono nullo.
Ritornando alle Huawei UltimoPower AM180, le cuffie sono state presentate in contemporanea al Huawei Ascend Mate 7 ad un prezzo prossimo, se non in alcuni casi superiore, ai 100 euro.
Le cuffie Huawei UltimoPower AM180 sono ora disponibili ad un prezzo più basso rispetto a quello in fase di presentazione, noi le abbiamo acquistate su Aliexpress al prezzo di 46 dollari pari a circa 42 euro circa al cambio attuale compresa spedizione con China Registered Mail.
Huawei UltimoPower AM180: il box di vendita
La confezione di vendita delle UltimoPower AM180 è di grandezza superiore rispetto a quelle di altre classiche cuffie in-ear. Il cartone del box di vendita è di colore bianco, con una leggera trama di fondo, con il nome del produttore e il modello in color oro e, infine, con un’apertura laterale magnetica.
All’apertura del box troviamo le cuffie in-ear nella parte superiore poste in bella vista, mentre nella parte inferiore è presente un secondo piccolo box contenente gli accessori, ovvero altri adattatori per i padiglioni auricolari e lo speciale cavo di ricarica da USB a 3.5 mm, il tutto protetto da una plastica trasparente rigida e spessa.
Purtroppo non è presente, ma sarebbe stato molto gradito, un sacchetto protettivo per il trasporto delle cuffie quando non utilizzate o una confezione per arrotolarle in modo da mantenerle sempre ordinate.
Huawei UltimoPower AM180: design e qualità costruttiva
Una volta rimossa la plastica trasparente ci troviamo davanti all’oggetto della nostra recensione, le Huawei UltimoPower AM180.
Esaminando l’aspetto generale delle cuffie è immediatamente evidente l’alto livello qualitativo e l’attenzione di Huawei nella scelta dei materiali e nella cura costruttiva riposta nella realizzazione di queste cuffie in-ear.
Inoltre, tale sensazione di qualità è favorita anche dal tatto, in quanto i materiali metallici offrono un feel di maggiore solidità rispetto alle cuffie standard realizzate in plastica.
Gli auricolari veri e propri hanno la scocca esterna circolare realizzata in metallo con una leggerissima trama interna (anch’essa circolare), mentre sulla parte più interna, realizzata in materiale plastico comunque di buona qualità, è possibile inserire gli adattatori in morbido silicone per i padiglioni auricolari.
Il cavo delle Huawei UltimoPower AM180 è realizzato in gomma morbida nella parte che va dagli auricolari fino al box di controllo (delle chiamate e dell’avanzamento dei brani musicali) e in elegante cordoncino anti-ingarbugliamento fino al jack da 3.5mm placcato in oro.
Inoltre, sul cavo dell’auricolare destro è presente il microfono.
La differenza tra le Huawei UltimoPower AM180 e delle comuni in-ear è evidenziata dalla presenza del piccolo box metallico contenente il sistema ANC per la riduzione attiva del rumore, la piccola batteria che dovrebbe garantirne il funzionamento per circa 2 ore, nonché il tasto on/off per l’attivazione dello stesso.
E’ presente, infine, un pulsante circolare per la risposta alle chiamate e per la riproduzione dei brani musicali.
Peccato per l’assenza di un pulsante per il controllo del volume, che, quindi, dovrà essere eseguito direttamente dallo smartphone (o tablet) collegato.
Una particolare tecnologia risiede all’interno del jack da 3.5mm che, se inserito all’interno dell’Huawei Ascend Mate 7, oltre ad offrire tutte le tipiche funzioni degli auricolari, garantisce anche la contemporanea ricarica del modulo ANC.
Le cuffie possono essere comunque ricaricate anche con il cavo USB/3.5mm in dotazione (la ricarica si avvia anche in OTG).
Huawei UltmoPower AM180 : comfort
Come anticipato in precedenza, nella dotazione delle Huawei UltimoPower AM180 sono presenti diversi adattatori in silicone per i diversi padiglioni auricolari e quindi tali da garantire un buon comfort a tutti gli utilizzatori. Inoltre, la parte del cavo più vicina agli auricolari passa all’interno di una piccola asola che, formando un archetto, garantisce stabilità all’auricolare una volta indossato.
Infine, a garanzia di ulteriore comfort anche per quanto riguarda il piccolo box metallico, dove risiedono i comandi principali, è presente una clip grazie alla quale potremmo agganciarlo comodamente sulla nostra giacca o camicia.
Huawei UltimoPower AM180 : alcuni dati tecnici
Le specifiche tecniche delle Huawei UltimoPower AM180 posizionano queste in-ear nella fascia medio-alta del mercato, anche se ad oggi è possibile acquistarle ad un prezzo decisamente molto più basso rispetto a quello di lancio e di gran lunga inferiore rispetto alla maggior parte di tante altre soluzioni, peraltro non dotate di riduzione attiva del rumore.
Di seguito le specifiche complete delle Huawei UltimoPower AM180:
- Impedenza: 32Ω;
- potenza massima: 10mW;
- potenza nominale: 5mW;
- sistema di annullamento del rumore: ANC (Active Noise Cancellation);
- riduzione attiva del rumore: 15-30dB;
- batteria integrata da 19mAh;
- jack: 3.5 mm + adattatore per la ricarica USB/3.5mm;
Grazie al livello basso dell’impedenza nominale (32Ω), con le Huawei UltimoPower Am180 è possibile raggiungere buoni livelli di volume anche nell’utilizzo con smartphone o altri dispositivi “portatili”; inoltre il sistema ANC garantisce una maggiore pulizia dai frusci durante le chiamate.
Huawei UltimoPower AM180: performance audio
Come più volte evidenziato in altre nostre recensioni, è fondamentale per il giudizio complessivo l’utilizzo sia di una sorgente audio adeguata che di supporti digitali con caratteristiche tali da evidenziare i pregi e difetti delle cuffie testate.
E’ altresì vero che non tutti, ad esempio, sono in possesso di uno smartphone dotato di un comparto audio professionale, che ovviamente garantisce una migliore qualità di ascolto, così come non tutti utilizzano brani musicali in formato FLAC, che, pur garantendo una minor perdita di dati, si caratterizzano per delle dimensione in termini di megabytes molto “impegnative” e, quindi, tali da esaurire molto più velocemente la memoria interna del dispositivo “ospitante”.
Per testare le Huawei UltimoPower AM180 abbiamo scelto di utilizzare ben tre dispositivi che rappresentano tre diverse fascie di mercato, ovvero la entry-level, la fascia media e quella “Top”.
Per la fascia smartphone entry-level ci siamo affidati al Meizu M2, un dispositivo economico e dotato della sola tecnologia Dirac HD, oltre che della possibilità di equalizzare il suono su livelli pre-impostati più una modalità manuale (con la quale è possibile scegliere i livelli di equalizzazione a nostro piacimento).
Per quanto riguarda la fascia media abbiamo utilizzato lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime, dotato di equalizzatore a sette bande e della funzione “Mi-Sound” che permette di scegliere la configurazione audio ottimale in base al tipo di in-ear (a marchio Xiaomi) utilizzate.
Infine, per i Top di gamma abbiamo effettuato il nostro test con il Meizu Pro 5, ovvero uno smartphone dotato di un comparto audio di alto profilo, composto da un chip audio dedicato ES9018K2M (lo stesso del Meizu MX4 Pro e dello Xiaomi Mi Note Pro) e un amplificatore professionale OPA 1612, che garantisce un audio in cuffia potente, pulito ed equilibrato.
I brani che sono stati ascoltati per il test sono quelli che seguono, tutti in formato FLAC (Free Lossless Audio Codec) a 44khz e 16-bit (qualità CD):
- Marilyn Manson – The Mephistopheles of Los Angeles;
- Coldplay – Adventure of a Lifetime;
- Clean Bandit ft. Jess Glynne – Rather Be;
- Duke Dumont ft. Jax Jones – I Got U.
Cosa abbiamo riscontrato durante l’ascolto utilizzando i tre diversi dispositivi?
Partendo dai “piani alti” e, quindi, iniziando con il Meizu Pro 5 è senz’altro evidente che le implementazioni dell’impianto audio di questo smartphone mostrano un decisivo impatto sull’ascolto della musica: il suono è più caldo, è molto bilanciato ed in ogni condizione di impostazione del guadagno Hi-Fi ed anche con il volume al massimo non è assolutamente presente alcun fenomeno di distorsione. Inoltre, è chiaramente percepibile la potenza in termini di suono sprigionata dal device, tant’è che ponendo, ad esempio, le cuffie su un tavolino e portando il volume al massimo, è possibile udire in modo chiaro il brano riprodotto nell’ambiente in cui ci si trova.
Per quanto riguarda il Meizu M2, invece, nonostante la diversa fascia di appartenenza, il “piccolo” della casa produttrice cinese ha comunque impressionato positivamente ed anche in questo caso con il volume al massimo non sono presenti fenomeni di distorsione, sebbene il suono risulti meno pulito e anche meno corposo. Il livello generale della “potenza del suono” è invece discreto, ma comunque accettabile se consideriamo la fascia di prezzo del dispositivo.
Lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime è invece il dispositivo con il quale si rilevano maggiori difficoltà nel trovare il giusto mix tra qualità del suono e potenza. Quest’ultima, ad esempio, nonostante sia superiore rispetto a quanto rilevato sul Meizu M2, è infatti difficile da gestire. Cerchiamo di spiegare meglio questo “concetto”.
Attivando il “Mi Sound” (ovvero un’ottimizzazione del suono per i vari modelli di cuffie Xiaomi) il miglior compromesso si ottiene attivando l’opzione relativa alle “Piston 3”, mentre con tutti gli altri pre-set all’aumento del volume si verificano fenomeni di distorsione del suono, che ovviamente non si verifica con la funzione “Mi Sound” disattivata. Inoltre, sullo Xiami Redmi Note 2 Prime, oltre ad una modalità standard di equalizzazione, sono presenti anche 10 livelli pre-impostati.
Tra i 3 dispositivi provati, quindi, il Redmi Note 2 Prime è quello con cui bisogna dedicarsi maggiormente alla ricerca del giusto compromesso per ottenere un buon livello qualitativo nell’ascolto.
In generale, le performance audio delle UltimoPower AM180 garantiscono un buon livello di potenza massima, non enfatizzando una tonalità in particolare. I bassi non risultano essere potentissimi e, quindi, queste cuffie non sono consigliate a chi predilige percepire la corposità e la potenza di queste tonalità.
Tuttavia, nella maggior parte delle condizioni di ascolto non è necessario portare il livello del volume al massimo per ottenere una buona potenza dell’audio in uscita.
Va detto che le Huawei UltimoPower AM180 possono essere utilizzate anche senza ANC (sono infatti dotate di switch on/off) ed anche in questa modalità di utilizzo risultano essere molto bilanciate in tutte le condizioni di ascolto.
Infine, sempre relativamente al sistema ANC, è importante sottolineare che per percepirne in modo chiaro i benefici bisogna trovarsi in condizioni di elevato livello di rumore esterno. Tanto per fare un esempio, utilizzando le cuffie con ANC attivo in auto e in coda nel traffico urbano si percepisce una sensazione di totale isolamento dall’esterno, cosa che, da alcuni punti di vista, potrebbe anche risultare pericolosa.
Sicuramente ciò che si apprezza maggiormernte di queste interessanti in-ear è la pulizia generale del suono in ogni condizione di ascolto, in particolare proprio quando è attivo l’ANC.
Huawei UltimoPower AM180: galleria fotografica
Huawei UltimoPower AM180: conclusioni
In conclusione, abbiamo apprezzato molto queste cuffie in-ear, non solo per la qualità complessiva della costruzione e per i materiali utilizzati, ma anche per il design molto gradevole.
Durante la presentazione ufficiale le UltimoPower AM180 sono state paragonate alle Bose QC20 e, secondo quanto dichiarato da Huawei, sono considerabili migliori di queste ultime in quanto a distorsione del suono e capacità di riduzione del rumore.
Tuttavia, come già brevemente anticipato, possiamo dirvi che non sono delle cuffie per coloro che sono “malati” di bassi; il suono è coinvolgente, caldo e sicuramente equilibrato, il che le rende adatte in linea di massima all’ascolto di brani di qualsiasi genere musicale. Quello che sicuramente è un vantaggio ad oggi è il prezzo, in quanto le Huawei UltimoPower AM180 sono reperibili su Aliexpress ad un prezzo che si aggira attorno ai 50 euro (salvo dogana), ovvero una “quotazione” che, considerando la qualità con la quale sono costruite e il sistema ANC, può renderle un best buy della categoria, soprattutto se consideriamo i 299 euro necessari all’acquisto (su Amazon.it) delle Bose QC20.
In alternativa, le Huawei UltimoPower sono disponibili anche su Amazon.it (vendute e spedite da Amazon) al prezzo di 119 euro con spedizione Amazon Prime inclusa.