Xiaomi Mi 5: la priorità non è lo Snapdragon 820 ma l’esperienza utente

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Xiaomi non ha certamente speso molte parole riguardo il suo prossimo top di gamma, lo Xiaomi Mi 5. Secondo alcune voci il nuovo dispositivo sarebbe già dovuto fare la sua apparizione entro la fine di quest’anno o al massimo nei primi mesi del 2016 ma arrivati a questo punto, bisogna probabilmente rivedere le previsioni.

Il CEO di Xiaomi, Lei Jun, ha fatto sapere che l’azienda non ha intenzione di affrettare l’uscita dello Xiaomi Mi 5 nel Q1 del 2016, insieme all’ondata di nuovi dispositivi animati dallo Snapdragon 820.

Da un lato probabilmente il Mi 5 non verrà annunciato fino a primavera inoltrata del prossimo anno, dall’altro lato il CEO ha emblematicamente affermato che “vale la pena aspettare” e ha definito “incredibile” l’esperienza d’uso quotidiana che il nuovo top di gamma offrirà.

In sintesi, la chiave della filosofia che Xiaomi ha deciso di adottare sembra essere “dare maggior rilevanza all’esperienza utente e alla produzione di massa, rispetto all’essere i primi” citando Lei Jun. xiaomi mi5 render

Il tutto é interpretabile in due modi: Xiaomi si starebbe impegnando a “limare” nel modo più preciso possibile il suo Xiaomi Mi 5 oppure potrebbe essere semplicemente in attesa di un incremento nella produzione dello Snapdragon 820 di Qualcomm, il quale sembrerebbe aver ricevuto una richiesta consistente, tanto che sarà impiegato anche nel Samsung Galaxy S7.

Con l’introduzione del processo produttivo a 14 nm di seconda generazione, adottato già dalle fabbriche Samsung, le quantità disponibili del chipet nel primo quarto del 2016 subiranno quasi sicuramente un importante calo, non riuscendo a soddisfare quindi le richieste di milioni di unità che tutte le aziende produttrici di smartphone potrebbero aver richiesto.

Si giunge quindi alla conclusione che non tutte le aziende “in fila alle porte di Qualcomm“, avranno la stessa priorità dal momento in cui scoccherà la mezzanotte del 31 Dicembre 2015.

Vedremo come singolarmente i vari produttori affronteranno la questione, magari seguendo la linea tracciata da Xiaomi.

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