Xiaomi è uno dei tanti esempi positivi di aziende che hanno subito una forte e rapida crescita, grazie alla bontà del lavoro da loro svolto.
Fondata nel 2010, dopo soli 4 anni è arrivata ad essere la maggior produttrice di dispositivi elettronici a livello nazionale, e sul podio mondiale come terza potenza del settore, subito dopo colossi come Apple e Samsung, rivaleggiando successivamente con la “compagnia” Huawei, la quale, a differenza di Xiaomi, opera a livello globale.
E se si pensa che Xiaomi vende ufficialmente solo in Asia (e da pochi mesi anche in Brasile), il risultato non può che essere sbalorditivo.
E proprio Hugo Barra si è pronunciato, in una lunga intervista rilasciata recentemente al New York Times, a riguardo dei piani futuri dell’azienda per quanto riguarda l’espansione in altri continenti.
Forte del fatto di poter offrire tecnologia di qualità a basso costo, l’azienda sarebbe interessata ad offrire alla popolazione la possibilità di bypassare i problemi di comunicazione legati alle infrastrutture di telefonia fissa (non) presenti, oltre che offrire un aumento della qualità di vita grazie alle potenzialità della rete, sia da un punto di vista più professionale/lavorativo, sia da un punto di vista più “informale”, grazie ai vari servizi social ormai famosi a tutti.
Successivamente sono state analizzate le problematiche presenti in Africa in questo ambito, tra cui soprattutto l’inadeguatezza del supporto e dell’assistenza post-vendita, oltre che la scarsa conoscenza della materia per gran parte della popolazione. Problematiche che, però, potrebbero essere proprio il punto di inizio per Xiaomi.
Rimanendo, invece, in terra asiatica, l’azienda è intenzionata a puntare molto anche in Indonesia, con la formazione di un team apposito per lo sviluppo e la gestione del mercato indonesiano.
Il progetto sarebbe quello di aprire un canale ufficiale per la commercializzazione dei propri smartphone, anche se Barra non è entrato nello specifico, senza accennare a eventuali modelli e/o date, segno che c’è ancora del lavoro da fare.
Purtroppo, nessun accenno al mercato europeo, mai menzionato nell’intervista. Se speravate in un arrivo dei dispositivi Xiaomi nel nostro continente, sappiate che ci sarà ancora da attendere un bel po’. Per il momento, non resta che affidarci ai vari store online di importazione.