Le ultime notizie trapelate in questi giorni su Xiaomi sembravano far intendere la volontà del colosso cinese di estendere le proprie attività commerciali negli Stati Uniti, considerando anche la possibilità di sfruttare il recente lancio dell’imperdibile Xiaomi Mi Note Pro.
Infatti la conferenza stampa indetta per il 12 febbraio a San Francisco e la possibile quotazione in borsa per un valore di 46 miliari di dollari sui listini di New York potevano essere visti come seri indizi dell’esistenza di piani espansionistici nel territorio americano. Purtroppo un report pubblicato sabato scorso ha smentito qualsiasi conclusione in tal senso, spiegando che l’approdo negli USA e in Europa è ancora molto lontano.
Attualmente, a parte la Cina, Xiaomi posiziona i suoi magazzini in paesi come Taiwan, Singapore, Malaysia, India e le Filippine. I prossimi ad aggiungersi quest’anno alla lista, secondo il report, saranno Brasile e Russia. La compagnia ha riscontrato ottimi dati di vendita in India, anche se una violazione di brevetti con Ericsson ha obbligato Xiaomi a vietare la vendita degli smartphone dotati di processori Mediatek, limitando quindi l’offerta ai soli dispositivi dotati di SoC Snapdragon, notoriamente più costosi.
Ad ogni modo l’evento di questo giovedì chiarirà i piani di Xiaomi sul territorio americano. Sono molti i fan a sperare che il report dia informazioni errate e che l’azienda sia effettivamente pronta ad espandersi negli Stati Uniti.
E voi fan europei cosa ne pensate?
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