In un mercato così sensibile ai prezzi come quello indiano, Google ha adottato una strategia davvero intelligente con l’introduzione del programma Android One; secondo alcuni una mossa che è arrivata troppo tardi per avere piena efficacia, mentre secondo MediaTek, il fornitore dei processori per i device Android One, il timing sarebbe perfetto.
“Contiamo di vedere venduti in India tra i 1.5 ed i 2 milioni di device Android One entro la fine dell’anno“, così ha risposto Mohit Bhushan, vice-presidente Mediatek, alle domande della stampa indiana. Bhushan che ha inoltre aggiunto che sebbene vista come potenziale minaccia dai competitor, la prospettiva di Android One porterà sicuramente benefici a tutto il comparto del mobile computing.
La prima ondata di dispositivi Android One è stata ufficialmente presentata nei giorni scorsi durante un evento tenutosi a Nuova Delhi. Spice e Karbonn, insieme anche al leader di mercato Micromax, hanno svelato i loro nuovi gioiellini con specifiche sostanzialmente identiche. La particolarità che vale la pena sottolineare è l’utilizzo del processore quad-core MediaTek MT6582, CPU che abbiamo visto essere stata ampiamente implementata su un numero elevato di terminali negli ultimi 12 mesi.
Il progetto Android One si distingue soprattutto perché rappresenta la prima volta che i dispositivi con CPU MediaTek riceveranno aggiornamenti direttamente da mamma Google. Nel caso del nuovo programma di Big G, gli update arriveranno per almeno due anni e nella situazione in cui gli utenti siano impossibilitati ad effettuare il download, l’aggiornamento via OTA non comporterà alcun costo per gli utenti (presumibilmente “non consumerà” traffico dati).
Quanto ai competitor, lo Xiaomi Redmi 1S godrà ancora di buona fortuna. Bisognerà vedere però per quanto tempo ancora Xiaomi deciderà di venderlo all’incredibile prezzo di 5.999 rupie, circa 76 euro.
[via GizChina.com]