Vari siti web in tutto il mondo hanno riportato la notizia di una presunta violazione della privacy di cui sarebbero rimasti vittima i proprietari di telefoni Xiaomi Redmi. Secondo quanto emerso dal rapporto, lo Xiaomi Redmi Note stabilirebbe una connessione con un server in Cina, a cui sarebbero inviati i nostri dati personali.
Per essere un po’ più specifici, l’applicazione sotto accusa sarebbe quella di messaggistica; quest’ultima, connettendosi con un server in Cina, avrebbe permesso lo scambio di informazioni sensibili, violando in questo modo le leggi in materia di privacy. Una notizia che ha destato scalpore e che ha infastidito molti utenti!
Tutto ciò accade proprio nel momento in cui Xiaomi si trova in una fase cruciale del suo sviluppo, dopo aver messo i primi mattoncini per una solida espansione anche nei mercati stranieri. Un’accusa del genere potrebbe rovinare l’immagine del brand in maniera pesante, tanto da mettere a serio rischio la sopravvivenza stessa dell’azienda nel medio-lungo periodo. Xiaomi, nella persona di Hugo Barra, come è giusto che sia, ha risposto alle insinuazioni mosse sulla rete.
D: Recenti report hanno evidenziato dei problemi di privacy legati allo Xiaomi Redmi Note, sostenendo che foto e messaggi verrebbero inviati segretamente in Cina. E’ vero?
R: Un articolo ha gravemente frainteso una discussione relativa allo Xiaomi Redmi Note, avendo peraltro non fatto riferimento ad un Question & Answers già presente sulla pagina Facebook di Xiaomi Hong Kong. La rom MIUI non carica illecitamente foto e/o messaggi.
MIUI richiede dati pubblici ai server cinesi di volta in volta, ma si tratta sempre di dati non personali che non vanno ad infrangere le normative in tema di privacy.
D: Xiaomi carica qualche dato personale senza che io lo sappia?
R: Xiaomi offre un servizio noto come Mi Cloud in cui garantisce la possibilità di eseguire back-up e gestione dei file in cloud ecc. Tra questi troviamo: contatti, note, messaggi di testo e foto. Mi Cloud però è spento di default, sono gli utenti che devono eseguire il login con i loro dati per accedervi. Senza contare che è possibile ovviamente eseguire il back-up anche solamente di alcuni tipi di file. L’utilizzo e l’archiviazione di dati su Mi Cloud rispettano le leggi di ognuno dei paesi in cui ci troviamo. Sono stati utilizzati algoritmi ctittografati per proteggere la privacy dei nostri utenti.
D: Posso disattivare il Mi Cloud?
R: Certamente, è sufficiente recarsi su Impostazioni, selezionate il Mi Cloud e disattivatelo. Se volete eseguire il back-up con altri provider, la rete ne è piena.
D: Perché dovrei crederti?
R: Xiaomi è una compagnia seria, soprattutto in tema di privacy. Noi garantiamo ai nostri clienti i maggiori sforzi per assicurargli servizi internet protetti. Non carichiamo assolutamente nulla senza che il cliente non sappia o non sia d’accordo. I produttori cinesi stanno vendendo bene all’estero, quelli stranieri stanno facendo altrettanto in Cina…operazioni opache rendono ancor più duro il processo d’espansione!
Da quanto si legge quindi, sembra che i nostri dati viaggino davvero verso la Cina ma non in malafede. Gli acquirenti hanno sempre avuto eubbi e/o problemi riguardo alla credibilità dei prodotti cinesi e sebbene siamo convinti che una compagnia come Xiaomi non ha cattive intenzioni, dovrà provvedere inevitabilmente a risolvere tali difetti.
[via GizChina.com]