Cubot Manito, l’entry level che non ti aspetti | La recensione completa by GizChina.it

CUBOT MANITO

La recensione di oggi prende in causa un nuovo low-cost targato Cubot, nello specifico il Cubot Manito. Il dispositivo, dal prezzo di vendita inferiore ai 100 euro, monta un SoC MediaTek MT6737 e ben 3 GB di RAM.

Non possiede linee molto originali ed accattivanti e probabilmente molti di voi saranno propensi per un acquisto diverso in questa fascia di mercato, ma vi consiglio caldamente di attendere la fine di questa recensione perché questo device potrebbe stupirvi!

Cubot Manito – La recensione completa di GizChina.it

Cubot Manito – Confezione di vendita

Il box di vendita di questo smartphone è realizzato completamente in cartone rigido e riserva un contenuto abbastanza minimale, trovando all’interno la seguente dotazione:

  • Cubot Manito;
  • alimentatore da parete con presa italiana da 5V1A;
  • cavo USB – micro USB;
  • case in TPU;
  • manuale di istruzioni rapide in diverse lingue, tra cui l’italiano.

Cubot Manito – Design e Materiali

La costruzione di questo Cubot Manito prevede un mix di plastica e metallo che ne donano un’anima maggiormente premium. La scocca posteriore, in particolare, è totalmente realizzata in plastica ed è caratterizzata da un design già ripreso su altri device.

Al di sotto di essa troviamo due vani per le SIM, uno in formato Micro e l’altro in formato Nano, nonché uno slot per l’aggiunta di una microSD ad espandere la memoria interna di 16 GB fino a 256 GB. In ultimo vi è riposta anche una batteria da 2350 mAh.

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Sempre posteriormente troviamo esposti la fotocamera con sensore Samsung da 13 mega-pixel e apertura f/2.0, il singolo flash LED e lo speaker di sistema.

Le cornici laterali sono realizzate completamente in metallo satinato e rifinite da ottime fresature che corrono lungo tutto il bordo del device. Nello specifico sul lato sinistro troviamo l’assenza di qualsiasi componente, mentre sul lato destro sono presenti il tasto Power ed il bilanciere del volume.

Inferiormente abbiamo soltanto il singolo microfono e nella parte alta il connettore micro USB ed il mini jack da 3.5 mm per le cuffie.

La parte frontale è caratterizzata dalla presenza, come di consueto, della fotocamera, in questo caso da 5 mega-pixel, nonchè dai sensori di prossimità e luminosità, laltoparlante di sistema ed un LED che, nonostante l’azienda descriva sul proprio sito come LED di notifica, non fa altro che mostrarci lo stato della ricarica della batteria.

Sulla parte bassa sono presenti i tre tasti soft touch, non retroilluminati.

Per quanto riguarda le dimensioni siamo di fronte ad un dispositivo di 144 x 72.8 x 8.95 mm per un peso di circa 180 gr. L’utilizzo ad una mano è buono ma avrebbe potuto essere anche migliore, in quanto le cornici laterali sono molto ampie.

Cubot Manito – Display

Del display dobbiamo dire che siamo di fronte ad un’unità IPS da 5 pollici di diagonale, con risoluzione HD 1280 x 720 pixel, densità di 294 PPI e curvatura 2.5D. Come detto, le cornici sono molto ampie, fattore che a molti utenti fa storcere il naso. Nella versione nera probabilmente questo difetto viene leggermente mascherato, ma con le altre due colorazioni in commercio è una scelta estetica a cui bisogna fare l’abitudine.

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Il pannello restituisce colori abbastanza bilanciati, col consueto problema relativo ai neri che, anche senza nessuna inclinazione dello schermo, virano sensibilmente verso il grigio.

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Il sensore di luminosità funziona bene ma è pigro nell’adattamento ai cambiamenti di luce. Sotto i riflessi del sole non è difficoltoso l’utilizzo dello smartphone, anche se le numerose impronte che rimangono sullo schermo potrebbero destabilizzare l’esperienza d’uso.

Infine il touch screen, con multi-touch fino a 9 tocchi, funziona molto bene ed anche nelle fasi di scrittura risulta estremamente affidabile e preciso.

Cubot Manito – Hardware, Software e Performance

Il Cubot Manito è equipaggiato con un processore MediaTek MT6737, un quad-core con frequenza di clock massima fino a 1.3 GHz, e ben 3 GB di RAM. Lo storage interno si attesta sui 16 GB, espandibili tramite microSD fino a 256 GB.

Anche su questo modello low-cost è presente una GPU ARM Mali T-720 MP2 che offre prestazioni tutto sommato sufficienti, in quanto nonostante il frame rate sia basso, rimane comunque superiore ad altri terminali venduti nella sua stessa fascia di prezzo.

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Grazie ad un software snello, il Cubot Manito risulta un terminale veloce e piacevole nell’utilizzo quotidiano, non presentando mai problemi relativi a bug o crash improvvisi.

Cubot Manito – Benchmark

Cubot Manito – Fotocamera

L’interfaccia della fotocamera è quella ormai datata di MediaTek. Gli scatti effettuati con la fotocamera posteriore Samsung da 13 mega-pixel sono sufficientemente buoni, anche se con un leggero zoom è possibile notare colori evidentemente impastati.

Durante le ore diurne ed in condizioni di luce difficili è consigliabile l’utilizzo dell’HDR che svolge egregiamente il proprio lavoro, riuscendo a bilanciare a dovere gli elementi della scena. Un po’ meno entusiasmante è il risultato ottenuto dal singolo flash LED, poco potente.

Il sensore anteriore da 5 mega-pixel è abbastanza buono per un utilizzo prettamente social.

Cubot Manito – Test registrazione video HD 720p

I video vengono girati ad una risoluzione massima HD 720p. Sono sprovvisti di stabilizzazione e di autofocus, ma premesso ciò la qualità è accettabile se rapportata al prezzo di vendita.

 

Cubot Manito – Audio

Il box di vendita è sprovvisto di cuffie auricolari ma con l’utilizzo di proprie cuffie di buona qualità è possibile intrattenersi in piacevoli sessioni di ascolto musicale, con una qualità del suono sufficiente.

Lo speaker, posto sul retro dello smartphone, non attutisce i suoni se poggiato su una superficie, come avviene invece per altri device che adottano la stessa soluzione. Questi comunque tende a gracchiare leggermente soprattutto durante l’ascolto di brani con toni alti e pronunciati, regalando un volume non eccessivamente alto.

Per quanto riguarda il comparto telefonico dobbiamo dire di non aver mai avuto problemi di ricezione e le conversazioni hanno sempre rispettato i normali standard di qualità, sia tramite capsula auricolare sia in vivavoce.

E’ presente inoltre la Radio FM.

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Cubot Manito – Connettività e Browser

Dal lato connettività dobbiamo accontentarci di una dotazione base, che caratterizza la maggior parte dei prodotti low-cost.

Il Cubot Manito è dotato, infatti, di un modulo Wi-Fi 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.0, tecnologia OTG, GPS con modulo A-GPS e connettività anche in 4G LTE, con banda 20 inclusa.

In generale la ricezione con Wi-Fi e 4G Vodafone è stata soddisfacente durante tutto l’utilizzo dello smartphone, senza nessun drastico calo di rete che ne inficiasse le prestazioni.

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La navigazione web è affidata soltanto a Chrome, in quanto la dotazione software è stata ridotta al minimo sindacale. La velocità di caricamento è più che soddisfacente e la navigazione all’interno delle notizie e dei menù sparsi nel web è buona e non troppo farraginosa.

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Il GPS ha palesato un andamento altalenante, riuscendo spesso a rimanere allacciato continuativamente al satellite ed in altri frangenti a faticare nel trovare il segnale. La connettività Bluetooth, sempre attivo e collegato ad una smartband, ha funzionato sempre perfettamente.

Cubot Manito – Software

Il sistema operativo installato è Android Marshmallow 6.0 che l’azienda ha saputo intelligentemente implementare all’interno del proprio prodotto, propendendo per una riduzione all’osso di tutte le funzioni essenziali.

Ad onor del vero, scorrendo tra le opzioni presenti nelle Impostazioni non troviamo nessuna personalizzazione, se non la presenza del Turbo Download e delle più comuni gestures a schermo spento, tra cui il double click to wake. Tra le applicazioni preinstallate è presente soltanto l’intero pacchetto Google e nient’altro.

Cubot Manito – Autonomia

La durata della batteria ci ha soddisfatto. Tenendo presente che l’unità è da 2350 mAh sono riuscito a coprire le 9 ore di utilizzo con più di 3,5 ore di schermo attivo, utilizzandolo in modo intenso con tutti i sensori attivi e con alcune brevi sessioni di gioco.

Per una ricarica completa da 0 a 100 la batteria impiega mediamente 2,5 ore.

Cubot Manito – Conclusioni

Il Cubot Manito offre una fluidità ed una affidabilità del sistema veramente ottime. Il fatto che esteticamente in alcuni punti non sia rifinito proprio benissimo e che il design non sia poi del tutto originale pensiamo che possano passare in secondo piano di fronte a caratteristiche ben più importanti nell’utilizzo quotidiano.

Insomma, stiamo parlando di un terminale che potrebbe diventare un best buy nella categoria entry-level. Sottolineiamo “potrebbe” perché l’assenza di app di sistema come quella della Galleria ed una dotazione standard a livello software ridotta all’osso rischiano di scoraggiare i meno pratici.

Il Cubot Manito è disponibile all’acquisto presso GearBest ad un prezzo di 98 euro.