Google Pixel 9 Pro XL mette a rischio la privacy? Ecco cosa fa ogni 15 minuti

Google Pixel 9 Pro XL_1
Crediti: Google

L’8 e il 9 ottobre arriva su Amazon la Festa delle offerte Prime! Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere in tempo reale tutti gli sconti: non te ne pentirai!

La privacy è uno degli argomenti più dibattuti nel mondo hi-tech e quando si tratta di smartphone il discorso torna sempre in primo piano. Questa volta è toccato al nuovo top di gamma Pixel 9 Pro XL, dispositivo che, dopo alcuni test effettuati, sembrerebbe inviare quantità eccessive di dati personali degli utenti ai server di Google, azienda produttrice del terminale.

Google Pixel 9 Pro XL è un pericolo per la privacy degli utenti? Ogni 15 minuti invia dati sensibili ai server

Google Pixel 9 Pro XL dati privacy_1
Crediti: Cybernews

Il flagship di Mountain View è finito sotto la lente di ingrandimento dei ricercatori di Cybernews. Dopo un’attenta analisi ed alcuni test, questi hanno affermato di aver trovato potenziali problemi di privacy. Pixel 9 Pro XL (che abbiamo recensito qui) infatti invierebbe pacchetti di dati sensibili ai server di Google ogni 15 minuti, tra cui anche posizione geografica, indirizzo e-mail, numero di telefono, stato della rete e altre informazioni private.

I test condotti inoltre avrebbero svelato che lo smartphone comunicherebbe anche i servizi di gestione del dispositivo e i dati biometrici. Un esempio è rappresentato dalla comunicazione dei dati raccolti dalla funzione Face Grouping di Google Photos anche senza che l’utente interagisca con l’app. In più sono emerse tracce di strumenti dedicati alla gestione remota utili per apportare delle modifiche senza alcun consenso da parte degli utenti. Il telefono tenta infatti periodicamente di scaricare ed eseguire nuovi codici, aspetto che lascerebbe dunque spazio a rischi per la sicurezza.

Google Pixel 9 Pro XL dati privacy_2
Crediti: Cybernews

Analizzando poi l’app Calcolatrice di Pixel 9 Pro XL, i ricercatori hanno notato che la cronologia dei calcoli elaborati può essere consultata, ad applicazione chiusa, tramite un widget (non attivo di default), anche se in questo caso il rischio è minore. Tutti questi aspetti lasciano quindi che il sospetto aleggi tra gli utenti che hanno deciso di acquistare il nuovo top di gamma di Google anche se per il momento non sono stati registrati eventi particolarmente dannosi; nessun dato infatti sarebbe stato trasmesso a terze parti. Potrebbe pertanto trattarsi di un’attività consueta da parte dell’azienda.

Sai che siamo anche su WhatsApp? Iscriviti subito ai canali di GizChina.it e GizDeals per restare sempre informato sulle notizie del momento e sulle migliori offerte del web!

⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.