Pixel 9 e Tensor G4, benchmark deludenti: arriva la risposta di Google

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Aggiornamento 21/08: Google risponde alla vicenda sui benchmark della serie Pixel 9 e del Tensor G4, la trovate a fine articolo.

Che Google non abbia mai puntato sull’offrire le performance migliori sul mercato non lo scopriamo oggi, e lo vediamo ribadito con la nuova serie Pixel 9. Al loro interno c’è un Tensor G4 che sin da subito ha mostrato caratteristiche non poi così lontane dal Tensor G3 di Pixel 8, anche se rimane la curiosità di provarlo per saggiarne le capacità. Uno dei metodi per capirle sono i classici benchmark di rito, che però non sembrano restituire risultati incoraggianti.

Google lancia il Tensor G4 con la serie Pixel 9, ma i risultati non sono entusiasmanti

Quello che vedete qua sopra è un test sintetico che simula lo stress della CPU, cioè la generazione di calcoli computazionali che la portano al suo limite per capire quanto sia capace di sopportare elevati carichi per un determinato tempo. Nell’arco di 15 minuti, si evince che il Tensor G4 testato su Google Pixel 9 Pro XL avrebbe seri problemi di thermal throttling; dopo soltanto 3 minuti, le prestazioni della CPU calano fino a toccare quasi il 40%, per poi risalire ma soltanto al 60/70% del loro massimo.

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In un successivo test, la situazione migliora leggermente ma non poi di molto: non c’è più il brusco calo attorno al 40%, ma in meno di 4 minuti le performance calano rapidamente dal 90/100% al 64%. Per avere un metro di paragone, qua sopra sono messi a confronto il test eseguito su Pixel 9 Pro XL (sinistra) con quello su Xiaomi 14 Ultra (destra). Nonostante quest’ultimo monti il più potente Snapdragon 8 Gen 3, ne mantiene le prestazioni sopra l’80%, perdipiù su un arco temporale molto più lungo di 1 ora.

Prendendo come riferimento il secondo test, le frequenze della CPU del Google Tensor G4 scendono fino a 1,32 GHz per i core intermedi (che sarebbero a 2,6 GHz) e a 0,82 GHz per quelli a risparmio energetico (1,92 GHz); allo stesso tempo, quella dello Snapdragon 8 Gen 4 riesce a mantenere a 2,7 GHz i suoi 5 core intermedi (3 x 3,2 GHz A720 + 2 x 3,0 GHz A720).

Chiaramente i test sintetici non sono da prendere come un oracolo, ma solamente come un’indicazione teorica delle possibilità prestazionali di un SoC come questo Google Tensor G4. Certo è che chi vuole la potenza più bruta possibile deve guardare altrove, come dimostra il fatto che tutta la serie Pixel 9 abbia ancora memorie UFS 3.1 anziché 4.0. Presenti su molti top di gamma dal 2022 in poi, le 4.0 vantano velocità in lettura/scrittura di 4.200/2.800 MB/s contro i 2.100/1.200 delle 3.1 nonché una maggiore efficienza energetica.

La risposta di Google | Aggiornamento 21/08

In una recente intervista, la product manager Soniya Jobanputra ha affermato che “quando progettiamo il chip, non lo progettiamo per velocità e prodezze, non lo progettiamo per battere un benchmark specifico che c’è là fuori, lo progettiamo per soddisfare i nostri casi d’uso“. Per fare qualche esempio, Tensor G4 è stato studiato per migliorare l’efficienza nell’apertura delle app e la gestione di più app contemporaneamente, aspetti che sul Tensor G3 di Pixel 8 non avevano convinto molto.

C’è poi l’immancabile argomento dell’intelligenza artificiale: Tensor G4 è stato ottimizzato sia per far funzionare bene il modello Gemini Nano che per quelli che saranno i futuri modelli, per evitare che nel giro di qualche anno i Pixel 9 non ne siano tagliati fuori. Infine l’Exynos 5400, modem 5G che oltre a migliorare nelle prestazioni ha introdotto l’integrazione della funzione Satellite SOS. In tutto ciò, sembra sempre più chiaro che Tensor G5 sarà un SoC molto importante per Google.

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