Anche se il primo SoC per Windows di Qualcomm risale al 2018, lo Snapdragon X Elite sarà il primo a sfidare seriamente i competitor Intel, AMD ed Apple. E lo farà con una struttura tutta nuova, non soltanto con una CPU guidata dai core proprietari Oryon, di cui abbiamo già parlato, ma anche con una GPU Adreno X1.
Snapdragon X Elite, al suo interno c’è l’inedita GPU Adreno X1: tutte le novità
La GPU Adreno X1 è capace di erogare una potenza fino a 4,6 TFLOPS in FP32 e fino a 72 GigaPixels/s di fill rate, con 6 blocchi shader/processore fino a 1536 ALU e frequenza di picco di 1,5 GHz. Ha supporto alle librerie grafiche DirectX 12.1 e 11 (ma niente 12.2 Ultimate), Vulkan 1.3 e OpenCL 3.0.
La tecnologia Qualcomm FlexRender gestisce il rendering in tre modi diversi e in maniera dinamica, per migliorare le prestazioni e ridurre i consumi: la modalità Direct è quella standard e maggiormente compatibile con gli standard odierni, quella Binned fa sì che i fotogrammi siano divisi in tessere renderizzate ognuna in GMEM (con 3 MB di SRAM), e quella Binned Direct è una combinazione di entrambe.
Il risultato, secondo Qualcomm, sarebbe una GPU integrata più performante di quella dell’Intel Core Ultra 7 155H, fornendo prestazioni migliori in giochi come Horizon: Zero Dawn, The Witcher 3: Wild Hunt, Rocket League e Control. Per chi si preoccupa dei consumi, i test benchmark di 3D Mark Wild Life Extreme ci dicono che lo Snapdragon X Elite sarebbe il 67% più veloce a pari potenza rispetto alla concorrenza.
La GPU Adreno X1 sarà presente sia a bordo dello Snapdragon X Plus che dello Snapdragon X Elite, ma con una differenza prestazionale, con una più modesta versione da 3,8 TFLOPS e una più potente da 4,6 TFLOPS che sarà presente sulle versioni più premium dell’X Elite.
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