ART (Android RunTime) è il motore che alimenta Android, la componente responsabile dell’interfacciarsi fra applicazioni, librerie API, sistema operativo e hardware del dispositivo. Viene da sé, quindi, che migliorarlo significa migliorare le prestazioni dell’OS di Google, col vantaggio che può essere aggiornato indipendentemente dal sistema operativo.
Android 14 porta con sé ART 14, ma le migliorie arriveranno anche su Android 13 e 12
A partire da Android 12, infatti, ART è diventato una componente modulare del sistema operativo di Big G che può essere aggiornata direttamente via Google Play Store, con l’obiettivo di migliorare la velocità delle app senza dover ogni volta attendere i major update Android, che sappiamo bene possono tardare se non fermarsi del tutto dopo qualche anno.
Con Android 13 è stato rilasciato ART 13, che “rende il passaggio da e verso il codice nativo molto più veloce, con le chiamate JNI ora fino a 2,5 volte più veloci” e che “esegue una maggiore verifica del codice byte al momento dell’installazione, evitando le spese della verifica in fase di esecuzione e mantenendo rapidi i tempi di avvio dell’app“. Detto in soldoni, ciò si converte un tempi di avvio più rapidi del 30% su alcuni dispositivi.
Dietro l’angolo c’è Android 14 e con esso ART 14 e il passaggio da OpenJDK 11 a OpenJDK 17, assieme a “nuove ottimizzazioni del compilatore e del runtime che migliorano le prestazioni riducendo le dimensioni del codice“. Google ha aggiunto che le migliorie nelle prestazioni della nuova versione dell’OS arriveranno anche su Android 13 e 12. Non c’è ancora una data di rilascio, ma sicuramente ne riparleremo dopo il roll-out stabile di Android 14.
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