Aggiornamento 23/08: nuovi dettagli sull’AI generativa FabrIX di Samsung, li trovate all’interno dell’articolo.
Immaginate di prendere un dispositivo Samsung, disegnare con la S Pen uno scarabocchio sullo schermo e vederlo trasformarsi in un disegno artistico. Accennare un volto e vederlo mutare in un personaggio concreto. È questo il futuro che si prospetta, e a dirlo ai colleghi di DDay è lo stesso Won-Kin Lee, Corporate Vice President nonché capo della divisione software di Samsung che, in occasione dell’Unpacked 2023, ha dato i primi dettagli sulla volontà di portare l’AI generativa su smartphone e tablet.
Gli smartphone Samsung saranno in grado di far girare l’AI generativa: forse già con S24?
“Arriverà presto, ma non ci interessa essere i primi. Vogliamo fare le cose per bene”: è questa la sua risposta alla domanda su quando vedremo l’AI generativa su smartphone. Finora, servizi come Midjourney, Stable Diffusion, Synthesia o lo stesso Photoshop AI sono relegati esclusivamente al mondo PC, dovendo fare affidamento ai server delle rispettive aziende e a un certo livello di potenza hardware.
L’intelligenza artificiale muove già diversi fili negli smartphone odierni, che si tratti di allocare meglio le risorse per migliorare le prestazioni e l’autonomia o di migliorare gli scatti della fotocamera. E se si parla di S Pen, un sistema di machine learning predittivo permette a Samsung di affinare il tratto dello stylus: il digitalizzatore localizza la posizione della penna, ma essendo in rame non può flettersi come il pannello OLED e servono quindi due sezioni separate da un gap verticale di 10 pixel, compensato proprio da questo algoritmo.
Diverso è il discorso quando si parla di AI generativa, cioè quell’intelligenza artificiale che prende input testuali, foto e video e li trasforma in qualcosa di potenzialmente migliore. Affinché ciò avvenga (perdipiù in pochi secondi), sono necessari modelli AI con miliardi di parametri in esecuzione su migliaia di server e GPU NVIDIA di fascia altissima. Condensare queste potenzialità in uno smartphone non è facile, ma Qualcomm sta già lavorando in tal senso, e i futuri SoC Snapdragon saranno in grado di elaborare localmente modelli AI come quello di Meta (Llama 2).
Samsung e Qualcomm sono solite collaborare in maniera molto attiva, perciò quando un SoC Snapdragon sarà effettivamente in grado di fare ciò ci aspettiamo che Samsung lo integri. È anche vero che sembra sempre più probabile che la serie Galaxy S24 torni a usare SoC Exynos al posto di quelli Snapdragon, pertanto rimane questo dubbio: che Samsung sia in grado di fare lo stesso sui propri semiconduttori? Quello che pare certo è che portare l’AI generativa in locale su smartphone potrebbe dare un senso al boom dei GB di RAM.
L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare da parte di Samsung SDS a settembre durante la conferenza Real Summit 2023. All’evento potrebbe debuttare FabrIX, che secondo il leaker Revegnus potrebbe essere il nome dell’AI generativa di Samsung. Parlando alla Yonsei University lo scorso giugno, il presidente Kye Hyun Kyung ha confermato che l’azienda sta lavorando alla loro versione di ChatGPT, il cui nome potrebbe però essere Simply Chat in base ai brevetti depositati presso l’ente sud-coreano KIPRIS.
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