Nel corso degli anni il mercato degli smartphone è cambiatop, sia di quelli per così dire tradizionali sia di quelli non convenzionali, come ad esempio i prodotti rugged. Una cosa certa è che, ahimè, questi prodotti continuano a rimanere abbastanza di nicchia non tanto perchè non siano ricercati, quanto più che spesso le aziende non puntano più di tanto sullo sviluppo hardware, ma scelgono una caratteristica e cercano di evolverla ai massimi livelli.
Molti produttori hanno seguito la strada della fotocamera notturna, altri dei telemetri infrarossi e altri, come AGM, hanno puntato più sul lato multimediale: a cosa mi riferisco? Senz’altro allo speaker introdotto, in grado di portare l’asticella dei dB molto in alto, fino a 109dB. C’è dell’altro? Vi racconto la mia esperienza.
Indice
Recensione AGM H5 PRO
Design e Materiali
Esteticamente, o quantomeno nella parte frontale e sul frame laterale, questo AGM H5 PRO è molto simile agli altri prodotti dell’azienda che abbiamo già visto, uno tra tutti il Glory 1S che personalmente ho provato; c’è poco da fare ragazzi, in ambito rugged c’è ben poco da fare per poter essere esclusivi ed innovatori, perciò è normale che tutti gli smartphone ci sembrino uguali e fatti con lo stesso stampo.
Anche questo AGM H5 PRO è realizzato con un frame laterale in gomma e quattro angoli sporgenti per poter attutire meglio gli urti in caso di cadute sugli angoli; su questo modello non c’è purtroppo il bordino a protezione del display frontale, e probabilmente potreste sentirne la mancanza in caso di urti violenti.
La back cover, invece, è piuttosto alternativa: la texture è in simil fibra di carbonio, in basso ci sono quattro pin magnetici per il collegamento di accessori proprietari, al centro il sensore biometrico preciso ma scomodissimo da utilizzare e più in alto tutta una sezione che merita una disamina sicuramente più approfondita. La sporgenza, diciamocelo chiaramente, è pronunciata: al centro c’è il fulcro di tutto questo smartphone, lo speaker piuttosto importante con un diametro da 35mm ed in grado di offrire una potenza sonora fino a 109dB.
Per darvi un’idea, un automezzo pesante produce circa 80dB mentre un elicottero raggiunge i 100dB: la strategia seguita da AGM, onestamente, credo abbia puntato più a stupire i consumatori con dei parametri cosi importanti piuttosto che pensare ad ottimizzarne le prestazioni, perchè ok il volume è veramente altissimo (al pari di un qualunque speaker bluetooth portatile), ma la qualità non ci siamo. Stavo quasi dimenticando la chicca: intorno allo speaker l’azienda ha inserito una serie di led RGB che si possono utilizzare mentre si sta riproducendo la musica tramite l’app di sistema o di terze parti.
Il fascio di luci, inoltre, oltre ad essere RGB è perfettamente personalizzabile a livello di movimento nel menu delle impostazioni, ma in caso voleste rimanere più anonimi, potete provvedere anche a disattivare questa illuminazione.
Per il resto ci sono quattro fori ai due lati dedicati alle tre fotocamere ed uno per il flash. In quanto a dotazione, invece, in basso ci sono gli ingressi USB-C e AUX per le cuffie e sulla sinistra invece lo slot per le SIM e la MicroSD, tutti ben protetti con sportellini e guarnizioni al fine di garantire l’affidabilità delle certificazioni IP68, IP69K e MIL-STD-810H di cui lo smartphone è dotato.
Sempre sulla sinistra l’azienda ha inserito il pulsante fisico programmabile a scelta, mentre sulla destra ci sono il bilanciere del volume ed il tasto di a ccensione e spegimento. In alto, invece, è presente il secondo microfono mentre quello primario è stato inserito nella parte inferiore della back cover. Ho cercato di tralasciare il discorso relativo le dimensioni, ma sappiate che è imponente, come consuetudine: parliamo di 176 x 85 x 23mm ed un peso di circa 360 grammi, quindi in caso stiate valutando l’acquisto, sappiate che è un rugged a tutti gli effetti, e se volete puntare su qualcosa di più “light”, il Glory 1S sempre di AGM può essere la scelta giusta.
Display
Lo schermo per cui ha optato AGM su questo H5 PRO è un pannello da 6.51″ pollici con risoluzione HD+ 720×1600 pixel ed una densità di pixel di soli 269PPI, nulla di che, ma niente di diverso dai suoi competitor in circolazione. Tuttavia a livello cromatico questi display non sono mai nulla di eccezionale, fanno il loro dovere nell’uso di ogni giorno con una buona nitidezza ed una buona visibilità di testi e contenuti, ma se cercate dei bei colori e dei bei contrasti, ovviamente dovreste puntare ad altro.
Inutile dire che sono assenti velocità di aggiornamento elevata, HDR oppure always-on; in compenso, però, ci sono degli angoli di visuale piuttosto buoni e lo schermo mi è parso molto resistente agli urti, seppur il produttore non parli di Gorilla Glass nemmeno lontanamente.
Hardware e Performance
Mentre mi sono trovato ad elogiare AGM per la scelta dell’hardware fatta sul suo Glory 1S, questo H5 Pro si uniforma un po’ con tutti i dispositivi attualmente in circolazione in ambito rugged. L’azienda cinese qui ha puntato su un Helio G85 di Mediatek Octa-Core fino a 2GHz che a differenza dello Snapdragon 480 del Glory 1S non solo non possiede il 5G, ma sia in Single-Core che in Multi-Core non soddisfa quanto la controparte Qualcomm.
Tuttavia lo smartphone è dotato di 8GB di memoria RAM e 128GB di storage espandibili tramite MicroSD; sul fronte hardware l’azienda è parsa quasi totalmente disinteressata, come d’altronde molti altri produttori, al punto di portare totalmente in secondo piano la questione anche sullo shop ufficiale, dove trovare informazioni riguardo l’hardware è molto più complesso che trovarne, ad esempio, riguardo lo speaker super potente. Non capirò mai queste scelte, ma punti di vista.
L’Helio G85, seppur non sia un top player, nell’uso di ogni giorno è piuttosto affidabile nei vari task a cui viene sottoposto, ma tenete presente che è un hardware decisamente entry level per cui dovrete sempre fare i conti con un po’ di lentezza generale, FPS instabili e non altissimi in giochi di ultima generazione e via dicendo.
Il target di riferimento, tuttavia, solitamente non ha interesse in questa tipologia di funzionalità ma sarebbe bello se questi produttori decidessero di investire qualche decina di euro (perchè a livello di costi, è di questo che si parla) in più su un hardware di spessore, e forse anche le vendite di questi prodotti aumenterebbero e si espanderebbero anche a tipologie di utenti diverse.
Software
Il software a bordo di questo AGM H5 PRO è basato su Android 12 con patch di sicurezza aggiornate a Agosto 2022; non conosco l’affidabilità del produttore in quanto ad aggiornamenti software e patch di sicurezza, ma non ci farei sicuramente troppo affidamento.
Per il resto non c’è nulla di cui lamentarsi, per fortuna AGM ha mantenuto il software decisamente minimal con poche modifiche all’interfaccia e nessuna integrazione a livello software se non la suite di Google che troviamo preinstallata, e nulla di più. Per quanto riguarda la certificazione Widevine L1, purtroppo è assente e si ferma solo alla L3 come ormai consuetudine.
Fotocamera
Il comparto fotografico è piuttosto ricco, almeno tecnicamente parlando, perchè lo smartphone è in possesso di tre lenti sul retro e di una frontale, tutte con caratteristiche che meritano attenzione. La lente primaria è da 48MP f/1.79 con sensore Samsung S5KGM2SP, la lente secondaria è una 20MP f/2.2 prodotta da Sony per gli scatti notturni con visione infrarossi, e la terza lente posteriore da 2MP f/2.2 per gli scatti macro. La fotocamera anteriore, invece, è una Sony IMX376 da 20MP, decisamente interessante.
L’interfaccia fotocamera è la solita in uso mentre per quanto riguarda la resa non ho particolari lamentele da fare; anche questo, come consuetudine, non schiera in campo la fotocamera come punto di forza ma devo dire che i risultati ottenuti li ho trovati più che buoni per la tipologia di prodotto e sicuramente superiori ad altri competitor.
Di giorno le foto risultano buone, con dei bei colori ed una buon livello di dettagli; di sera un po’ meno, ma in ogn icaso sempre superiori a quanto mi sarei aspettato. La taratura dei color forse tende più alle tonalità calde, ma non è nulla di estremamente grave. Unica nota dolente è nella gestione delle luci, dove talvolta in controsole rimane “impallato” e solo con un tap sullo schermo si riesce a ripristinare la situazione.
Autonomia
Tra le notizie che, senza dubbio, meritano attenzione, c’è da menzionare la batteria: AGM la definisce “gigantesca”, ed in effetti tutti i torti non li ha perchè parliamo di ben 7000 mAh, una delle batterie più grandi che mi sono capitate ultimamente sotto mano in uno smartphone.
Con una batteria come questa difficilmente si può ottenere un’autonomia inferiore ai due giorni, a meno che non lo utilizziate per riprodurre film e video continuamente, in quel caso un po’ scende e si aggira intorno alle 17-18 ore di schermo attivo. Una bestia, in ogni caso. Ahimè non c’è ricarica wireless e quella cablata è piuttosto lenta, nulla che comunque non si possa ricaricare di notte mentre stiamo dormendo.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita ufficiale di AGM H5 PRO è di 369€, escluse varie promozioni che potete trovare attive nel box qui in basso. E’ una cifra importante, è vero, soprattutto se consideriamo l’hardware di cui lo smartphone è dotato; la realtà, però, è che questi smartphone seguono delle logiche di mercato totalmente differenti, per cui una cifra come questa può essere onesta per un prodotto che fa bene ciò che si offre di fare bene, ovvero essere solido e resistente ed avere un audio totalmente fuori dalla norma.