Sì, parliamo di Apple qui su Giz. Finalmente.
Ok, sono sempre stato un fan dell’iPad mini. In effetti, da qualche parte, ho ancora un vecchissimo iPad mini di seconda generazione che, nonostante ormai non utilizzi più, non riesco proprio a lasciar andare via. E sì, nonostante sia sempre stato un fan dell’iPad più piccolo di sempre, ad ogni presentazione di una nuova generazione non mi sono mai sentito di dar torto alle persone che si chiedevano a cosa servisse un tablet di queste dimensioni. Soprattuto a questo prezzo.
Perché per inquadrare bene un prodotto come l’iPad mini di sesta generazione, è importante chiarire due punti fondamentali: il prezzo e le proprie necessità. E partiamo subito al contrario di quello che si farebbe normalmente in una recensione, cioè dal prezzo: iPad mini di sesta generazione ha un prezzo base di 559 euro nella variante da 64 Gb, che diventano poi 729 euro per la versione da 256 Gb (che è l’unica altra opzione di storage). E se poi si vuole acquistare la versione con il 5G il prezzo aumenta ancora. Quindi sì, è caro. Ma è un iPad.
Vedete, tra i non addetti ai lavori probabilmente in pochi si potrebbero rendere conto della difficoltà di testare un prodotto come l’iPad mini 6 perché, sì, è uno di quei dispositivi tipicamente in stile Apple con i quali subito si prende familiarità, ma è uno di quei prodotti che per essere compresi necessitano che si abbiano le idee ben chiare sull’utilizzo che se ne farebbe (o che se ne vorrebbe fare).
E alle persone che sono convinte che l’iPad mini 6 sia solo un iPad Air (o un iPad Pro) più piccolo dico: sì, ma anche no. Ed è la stessa risposta che darei a chiunque pensasse che il nuovo tablet di Apple sia solo un iPhone più grande: è così, ma non è proprio così. Sono convinto che il mini sia molto di più di un tablet che si rivolge ai medici o ai piloti amatoriali come Apple vuole che si dica (sì, a quanto pare ci sono tanti piloti che ne usano uno proprio per la sua compattezza). Ma una cosa è certa: l’iPad mini è un ottimo tablet, e praticamente non c’è alcun prodotto sul mercato in grado di garantire una potenza ed un’esperienza utente lontanamente simile, con un formato così ridotto.
Certo, per poco più di 100 euro si può acquistare un iPad Air che tutto sommato è molto simile al mini, ma con un display più grande. Ma, parliamoci chiaro, iPad mini per ora è più potente dell’Air, e lo è grazie al nuovo A15 Bionic che – per ora – non c’è nell’Air. Ma questi, in un certo senso, sono dettagli perché quando si analizza un dispositivo del genere, non sono le caratteristiche la cosa più importante, ma l’esperienza utente.
Insomma, c’è molto da dire su questo nuovo iPad mini.
Recensione iPad mini 2021: è più di quel che sembra
Design e materiali
Iniziamo dalle basi. Che l’iPad mini di sesta generazione sia stato riprogettato per adattarsi a tutta la nuova lineup di iPad Air e iPad Pro è un dato di fatto ma in effetti, data la presenza del Touch ID nel tasto d’accensione, accosterei il suo design più all’Air che al Pro. È chiaro però che la vera star dello spettacolo è lo schermo: è più grande della precedente generazione, è circondato da cornici più piccole che, ok, non sono proprio ridottissime, ma sono di una dimensione tale da garantire un grip migliore quando lo si impugna con una mano.
E sì, lo schermo non è di certo all’altezza di quello utilizzato nei modelli Pro ed è fermo a 60 Hz, ma lasciate che vi dica una cosa: a me piace. La risoluzione è sufficiente a garantire una buona densità di pixel per pollice e ok, c’è tutta quella questione del jelly scrolling ma, parliamoci chiaro, è un fenomeno tipico di tutti gli schermi IPS ed è talmente impercettibile che in pochi lo noterebbero realmente.
Due cose da dire sullo schermo dell’iPad mini 6 però ci sono. Se si proviene da un iPad Pro o da uno dei nuovi iPhone 13 Pro, la frequenza d’aggiornamento inferiore si nota praticamente in tutto, c’è poco da fare. E poi, c’è un valore che avrei voluto leggermente superiore: la luminosità massima.
I 500 nit di picco del pannello dell’iPad mini, riescono sì ad essere sufficienti per poter utilizzare il tablet anche in condizioni di luce diretta, ma non a dare quel’effetto “wow” che si ha con i 1000 e passa nit dell’iPhone 13 Pro. La verità però è che nel tempo sto adorando lo schermo di questo nuovo mini, soprattutto perché è leggermente più grande rispetto alla generazione precedente.
È il primo mini ad essere compatibile con Apple Pencil di seconda generazione e, proprio per questo, quelli di Apple hanno dovuto spostare i tasti del volume sul lato superiore, implementando una comodissima ottimizzazione software grazie alla quale il controllo del volume si adatterà in base alla rotazione.
Tutto il resto della progettazione è quello che ti aspetteresti da un prodotto Apple. È costruito interamente con l’allumino riciclato, i bordi sono piatti, posteriormente c’è una singola fotocamera con flash Led ed anteriormente nelle cornici è stata integrata una nuova fotocamera frontale ultra grandangolare compatibile con Center Stage (che ti segue e ti mantiene al centro dell’inquadratura durante le videochiamate), ha un ottimo audio stereofonico ed è disponibile in nuove colorazioni, tra cui quella Galassia (che abbiamo in prova, molto simile alla Silver) e quella in viola, a mio parere la più bella di tutte.
Dai suoi fratelli maggiori eredita (finalmente) il connettore USB-C, rendendo l’iPad base l’unico ad utilizzare ancora il connettore Lightning, ma non lo Smart Connector che gli avrebbe permesso di collegarsi con una tastiera alimentandola e senza la necessità del bluetooth: ecco, questa secondo me è un’occasione persa da Apple perché, ok, il mini è decisamente troppo piccolo per utilizzare una cover con tastiera integrata, ma se l’azienda avesse implementato la tecnologia avrebbe potuto passare la palla a produttori di terze parti come ad esempio Logitech, che produce ottimi accessori per iPad.
Caratteristiche tecniche – iPad mini 6 (2021)
Dal punto di vista hardware le novità sono tante. iPad mini è animato dal nuovo Apple A15 Bionic, il top di gamma tra i SoC mobile della mela morsicata, con una CPU dotata di 6 core (2 ad alte prestazioni e 4 ad elevata efficienza) affiancata da una GPU con 5 core, un Neural Engine a 16 core e 4GB di memoria RAM.
Inutile dire quindi che le prestazioni sono eccezionali. Nonostante il sample ricevuto in prova sia animato dalla versione Beta di iOS 15, non ho mai riscontrato un singolo rallentamento o micro lag: tutto scorre come il burro, in tipico stile Apple.
Parlando di batteria poi, sia chiara subito una cosa: si chiama mini perché è piccolo e, quindi, anche la batteria integrata non è ai livelli di quella presente negli altri iPad. La realtà dei fatti è che con un utilizzo medio, si potrebbe arrivare tranquillamente ai 2 giorni di autonomia, ma non più di tanto. Con un utilizzo spinto, magari in 5G, l’autonomia della batteria dell’iPad mini scenderebbe al singolo giorno. Quindi no, questa volta il connubio batteria/iPad non porta a risultati eccezionali come con gli altri tablet di Apple. Ma è giusto così, d’altronde la fisica è fisica.
La potenza del nuovo processore poi, rende l’iPad mini perfetto per i giochi. Le sue prestazioni con tutti i giochi disponibili in App Store sono eccezionali, ed il connubio tra dimensioni dello schermo e peso lo rendono probabilmente il miglior iPad per giocare: è grande abbastanza da garantire un’esperienza di gioco superiore rispetto a qualsiasi iPhone e, allo stesso tempo, i suoi 293 grammi (che diventano 297 per la versione Cellular) lo rendono leggero abbastanza per non stancarsi mentre lo si impugna per giocare, cosa impossibile con qualsiasi altro iPad in circolazione. E lo stesso discorso vale con le piattaforme di cloud gaming: giocare con Stadia o Xbox Game Pass sul mini è uno spettacolo (peccato solo che manchino le app native in iOS), e lo è anche quando lo si collega ad una TV tramite AirPlay o un cavo USB-C/HDMI. Insomma, è (quasi) una console portatile.
Ecco, probabilmente quello relativo al gaming potrebbe essere uno dei motivi per i quali mi sentirei di consigliare l’acquisto di un iPad mini.
C’è poi iPad OS 15, che ormai conosciamo più che bene, ma che con il mini ha fatto storcere il naso a un po’ di persone. Vedete, in effetti è vero che è come se Apple non abbia pensato di ottimizzarne l’interfaccia per uno schermo così ridotto e sì, i widget e le icone potrebbero sembrare troppo piccole addirittura rispetto a quelle che ci si trova ad utilizzare con un iPhone Pro Max.
La tastiera poi, quando la si utilizza a schermo intero in modalità orizzontale tende a coprire metà dello schermo e, insomma, le “lamentele” sul (non) adattamento di iPad OS 15 sul nuovo mini sono davvero tante. Ma nonostante tutto, personalmente sto amando molto questo iPad mini, al punto tale dal sostituire il mio iPad Pro nella stragrande maggioranza delle giornate.
Chi dovrebbe comprare un iPad mini
Il vero nocciolo della questione però è un altro: se qualcuno mi chiedesse se vale la pena acquistare un mini rispetto ad un qualsiasi altro iPad, non mi sentirei di dire né no né sì, e molto probabilmente risponderei con un’altra domanda: a cosa ti servirebbe un iPad piccolo? Perché lo vorresti acquistare invece di acquistare uno smartphone più grande o un tablet di dimensioni “standard”?
Il punto è che a mio parere l’iPad mini non è la soluzione migliore per la stragrande maggioranza delle attività che si farebbero con un modello più grande, ma è nettamente superiore per alcuni tipi di utilizzo.
E non parlo solo di utilizzi tecnici, come nei cantieri, per i piloti amatoriali o in ospedale dove, chiaramente, un dispositivo più compatto armato di iPad OS, compatibile con Apple Pencil 2 e con l’ultimo SoC potrebbe davvero fare la differenza, ma parlo della vita di tutti i giorni.
Per quel che mi riguarda, l’iPad mini è perfetto nell’utilizzo quotidiano. Una volta presa familiarità con il multitasking di iPadOS in uno schermo così piccolo, sfruttarlo impugnando il tablet con una mano è qualcosa di eccezionale. Ok, non è un Kindle, ma lo trovo perfetto per leggere libri mentre sono in viaggio o per guardare le mie serie TV in movimento, ma lo trovo migliore rispetto allo smartphone anche per la navigazione web e per chattare con i miei contatti su Telegram.
Alla fine della fiera, mi sono ritrovato ad utilizzare l’iPad mini come un’estensione più grande del mio smartphone: le sue dimensioni ed il suo peso sono tali da non farti sentire il “gravame” di utilizzare un tablet con il vantaggio di poter utilizzare tutte le app con un’interfaccia grafica più ricca di informazioni e di navigare, ad esempio, nei siti in modalità web con il giusto spazio a disposizione o prendere appunti a schermo intero con la Pencil di seconda generazione.
E mi è piaciuto molto anche in viaggio. A prescindere dal fatto che, come ho già raccontato, è un tablet perfetto per i giochi, avere tutta questa potenza in un dispositivo così compatto che si può collegare ad un monitor a una TV assieme ad una tastiera ed un mouse bluetooth, per alcune persone potrebbe essere impagabile: quando lo si porta con sé è talmente leggero e compatto che non si sente, ma poi quando si è in albergo lo si può utilizzare come una sorta di computer per lavorarci con iPadOS. E poi ok, lo si può utilizzare come un piccolo schermo aggiuntivo del proprio Mac tramite Sidecar: raccontando sempre la mia esperienza, l’ho trovato comodissimo utilizzando Photoshop per Mac con Sidecar, con il quale sono riuscito a lavorarci benissimo con la Pencil 2 proprio come se stessi utilizzando una piccola tavoletta grafica.
Considerazioni
Tirando le somme, il punto è questo. L’impostazione che Apple ha voluto dare al suo mini è molto più di quel che si potrebbe immaginare prima di utilizzarlo veramente. Non è adatto a tutti, è vero, ed anche se le sue dimensioni non hanno spinto l’azienda di Cupertino a modificare l’interfaccia grafica, sono proprio queste dimensioni compatte che cambiano profondamente il modo in cui si utilizza tutto il software disponibile per iPadOS.
Per le mie giornate, il mini si è rivelato l’iPad perfetto. Ma se dovessi consigliarne l’acquisto a qualcun altro, gli chiederei se – davvero – sia convinto che un’esperienza utente del genere sia adatta alle sue esigenze.
Ma una cosa è chiara: l’iPad mini è più di quel che sembra.
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