Recensione Kumi GT5, uno smartwatch (quasi) completo

Circa trenta giorni fa, nel mese di agosto, vi abbiamo parlato per la prima volta di alcuni nuovi dispositivi targati Kumi. Si trattava perlopiù di device appartenenti alla categoria degli smartwatch, un settore sempre più in crescita insieme a quello delle fitness band. Negli ultimi anni, infatti, tante persone si sono avvicinate allo sport ed hanno cominciato a monitorare i propri progressi proprio con tali accessori. Non stupisce, quindi, il boom di vendite registrato recentemente. Dunque, in tale contesto, abbiamo avuto modo di provare uno di questi nuovi modelli, ovvero il Kumi GT5 che sotto diversi punti di vista punta ad essere il più completo possibile. Oltre a poter parlare al telefono, infatti, questo wearable offre la possibilità di monitorare il battito cardiaco, la pressione sanguigna e tante altre funzioni interessanti. Ci sono, poi, anche altri aspetti che ne mettono in luce le fragilità, un po’ come in altri prodotti. Andremo ad analizzarli, dunque, uno per uno all’interno di questa recensione completa.

Recensione Kumi GT5

Unboxing

Solitamente le confezioni di vendita di smartwatch provenienti dal continente asiatico sono piuttosto minimali. Questo Kumi GT5, dunque, non è l’eccezione che conferma la regola. All’interno del box, dunque, trovano spazio i seguenti accessori:

  • Kumi GT5;
  • cavo USB con pin magnetici, per la ricarica del dispositivo;
  • breve manuale delle istruzioni, anche in lingua inglese;
  • certificato di garanzia.

Design & Materiali

Ad esclusione della parte inferiore, che è realizzata totalmente in plastica, la cassa centrale è in alluminio spazzolato. Devo ammettere che dal punto di vista costruttivo questo wearable non ha nulla da invidiare a quelli prodotti da brand ben più blasonati, proponendo un design semplice ma accattivante. Forse la scritta in alto, che ancora una volta in più ci indica la tipologia di prodotto, avrebbe potuto anche essere eliminata. Nonostante questo, però, la sua forma circolare e lo spessore di soli 11,5 mm lo rendono piuttosto comodo da tenere al polso. Complessivamente, infatti, questo prodotto pesa solo 55 grammi e gode di finiture ottime in quasi ogni parte, anche per quanto riguarda il vetro superiore. Nonostante abbia preso qualche botta non ha mai mostrato il minimo segno di usura, segno che il materiale è discretamente resistente. Quello che non mi è piaciuto, invece, è il trattamento oleofobico riservato a tale componente, dato che dopo pochi minuti lo schermo si riempie di ditate.

kumi gt5

Osservando lo smartwatch notiamo subito la presenza di due tasti laterali, posizionati sulla destra e caratterizzati da dettagli di colore rosso. Con entrambi è possibile risvegliare lo schermo ma, premendo due volte su quello posto in basso, si accede direttamente al menu principale. Tra i due, poi, l’azienda ha pensato bene di introdurre il microfono principale, che ci permette di conversare durante le chiamate. A completare tale pacchetto, poi, troviamo lo speaker posto sul frame sinistro, il microfono secondario in basso, i pin magnetici per la ricarica ed i sensori per la rilevazione del battito cardiaco. Oltre questo non c’è altro, se non la scritta che corre lungo la circonferenza dei sensori centrali che ci ricorda come l’orologio sia waterproof fino a 5 ATM. Una feature non essenziale ma comunque apprezzata.

Nota di demerito per il cinturino in silicone che, almeno per quanto mi riguarda, è fastidioso. Oltre ad aver irritato la mia pelle dopo poche ore di utilizzo, tiene troppo calore. Ci sono poche prese d’aria e questo contribuisce a renderlo ancora più fastidioso durante l’attività fisica, quando si suda molto. Malgrado questo è possibile sostituirlo con qualcosa di più ergonomico. Vi segnalo, inoltre, che ovviamente è certificato IP68 ma che non possiede, poi, alcun altro tipo di certificazione contro acqua e polvere.

Display

Dando un’occhiata a questo Kumi GT5 vediamo come sulla parte frontale trovi spazio un display LCD IPS da 1,28″ con risoluzione 240 x 240 pixel. Non è presente un selettore della luminosità sullo smartwatch, dunque anche di notte il pannello spara al massimo la luce ed abbaglia. Ci tengo a precisare, in ogni caso, che potrei anche non aver trovato io questa impostazione, anche se ho controllato in ogni angolo più remoto, dato che le traduzioni di sistema non sono poi così precise ed intuitive.

kumi gt5

Dal punto di vista grafico non ho apprezzato lo stile scelto da Kumi, anche se i colori risultano essere piuttosto vivaci ed accesi. Complice anche la luminosità al massimo, dunque, non farete fatica a visualizzare tutti i contenuti a schermo sotto la luce diretta del sole. Come detto anche in precedenza, poi, il trattamente olefobico è pessimo ma il touchscreen è piuttosto veloce e reattivo. Ovviamente una feature del genere rende tutto più semplice, interagendo velocemente con tutte le impostazioni a schermo e con i relativi menu. Non ci sono grosse novità, inoltre, per quanto riguarda il sistema di navigazione all’interno dell’interfaccia, dovendo eseguire sempre le seguenti azioni:

  • Swipe verso il basso: qui si accede direttamente nella pagina dei toggle rapidi, dove abbiamo varie impostazioni abbastanza misteriose. Oltre alla prima, che viene chiamata “interruttore”, trovano sede il QR Code, il dialer di sistema, il controllo a distanza della musica e il cambio di stile;
  • Swipe verso l’alto: si accede al menù principale, dove sono disponibili varie funzioni tra cui Conteggio passi, Tastiera, Rubrica, Frequenza Cardiaca, Pressione Sanguigna, Ossigeno, Movimento, Interruttore, Controllo Musica, Monitoraggio del sonno, Foto, Trova dispositivo, Cronometro, Ripristino, Informazioni, Qr Code, Meteo, Impostazioni;
  • Swipe da destra o sinistra: con questo movimento è possibile accedere ad alcune pagine riassuntive che mostrano i passi, il battito cardiaco e il sonno.

Hardware & Connettività

Anche se sul sito ufficiale non sono stati molto precisi nell’indicare alcune specifiche sappiamo che a bordo di questo smartwatch risiede un processore Realtek 8762CW. Questo è coadiuvato, poi, da un ulteriore chip chiamato JL6963 che dovrebbe migliorare il conteggio dei passi percorsi. Al netto di queste caratteristiche, dunque, devo dire che sotto il profilo hardware tale prodotto non si comporta affatto male. Analizzeremo più avanti, però, le sue performance per quanto riguarda il comparto fitness. Al momento, dunque, posso dirvi che a bordo troviamo anche un modulo Bluetooth 5.0 che serve principalmente per connettersi in maniera corretta con lo smartphone. Non ho registrato alcun problema con tale componente, riuscendo sempre a connettersi in maniera autonoma con il telefono, anche dopo lunghi periodo in standby. C’è stato solo un unico problema riguardo le notifiche, che andavano riattivate di volta in volta, ma credo che tale criticità sia da imputare principalmente al software.

A bordo di tale dispositivo mancano GPS e NFC, due delle componenti che forse avrebbero completato più di tutte tale orologio. Vi segnalo, però, la presenza di una corona circolare dotata di LED RGB che all’arrivo di una notifica si attiva.

Chiamate

Dedico un paragrafo a parte per le telefonate, perché è una di quelle feature che possiedono pochi smartwatch Android. Sotto questo aspetto, dunque, Kumi GT5 non spicca particolarmente a livello di qualità. Questo smartwatch, infatti, presenta uno speaker audio posto sul frame sinistro, così come di ben due microfoni per la rilevazione della nostra voce. Davvero interessante, dunque, la possibilità di poter conversare con il nostro interlocutore direttamente parlando attraverso il wearable. Si tratta di una funzione che, in fin dei conti, può tornare molto utile quando si hanno, magari, entrambe le mani occupate e risulta difficile prendere lo smartphone. Devo anche ammettere, però, che in luoghi leggermente affollati e rumorosi è complicato capire quello che ci viene detto, a causa di un volume non troppo elevato. Anche dall’altra parte della cornetta, poi, l’audio risulta essere un po’ disturbato e poco cristallino. Credo che, alla fine, la cosa migliore sia sfruttare tale funzionalità solo in ambienti chiusi o, in alternativa, all’aperto ma con pochi rumori attorno.

kumi gt5

Vi segnalo la possibilità di digitare il numero di telefono desiderato direttamente dallo smartwatch o di scegliere un numero fra quelli presenti in rubrica. Ovviamente, poi, la telefonota può essere gestita interamente dal wearable. Attenzione solo ad un aspetto: l’orologio non si sincronizza con tutti i numeri che abbiamo sul telefono ma solo con i contatti preferiti che impostiamo tramite l’applicazione. Quelli che noi aggiungiamo sono quelli che poi ritroviamo anche sul wearable.

kumi gt5

Monitoraggio & Fitness

Arriviamo ora alla parte, forse, più interessante di tutta la recensione. All’interno di questa unità, infatti, trovano spazio diverse attività sportive e diversi sensori atti a registrare alcuni nostri parametri vitali. Entrando direttamente nelle impostazioni del telefono, alla voce “Movimento”, è possibile visionare i vari sport inclusi nella piattaforma potendo contare su Corsa, Esercizi a corpo libero, Pallacanestro, Badminton, Pallavolo, Ciclismo e Tennis. Dalle foto presenti in questa review è chiaro come le traduzioni non siano così lineari come quelle che vi ho proposto: Kumi avrebbe potuto fare qualcosa di meglio sotto questo aspetto, anche se alla fin fine sono davvero tante le lingue disponibili sullo smartwatch. Avrete notato, poi, che tra le attività non è compresa la camminata, attivabile solo tramite l’applicazione per smartphone.

Durante i vari giorni di test non ho potuto cimentarmi in vari sport, testando principalmente la camminata. Con l’ausilio del sensore per il battito cardiaco il device riesce a rilevare una frequenza dei passi tutto sommato in linea con quelli che sono gli standard di mercato, sovrastimando solo leggermente questo numero. Confrontando tale prodotto con una Mi Band 5, dunque, ho potuto constatare una distanza di circa 100 passi al termine di 2km di camminata. Ed in questo caso la band di Xiaomi è stata quella più conservativa tra le due, registrando un numero di passi inferiore. Al di là di tale aspetto, in ogni caso, Kumi GT5 non è stato pensato per gli sportivi più attivi ma solo per coloro che amano tenersi in forma ed avere traccia di alcuni parametri vitali. A proposito di questo, poi, non mancano la rilevazione del battito cardiaco, la pressione sanguigna e la quantità di ossigeno presente nel sangue. Tutti valori che vengono riportati simultaneamente quando si esegue una scansione del nostro battito. Qui, però, non mi sento di penalizzare tale prodotto dato che tutto sommato le registrazioni sono in linea con quelle riportate su altri prodotti, come la stessa Mi Band 5. Ci si discosta davvero di poco, dunque siamo in linea con quanto offerto dalla concorrenza. Unica nota negativa è rappresentata dall’impossibilità di mantenere attivo il sensore per il battito, dovendo attivare manualmente qualsiasi tipo di rilevazione.

Non mi ha convinto per nulla il monitoraggio del sonno che, a mio avviso, è completamente da rivedere. Dando un’occhiata ai dati, infatti, sembra proprio che il sistema non riesca a rilevare nella maniera corretta quando ci addormentiamo ed il momento del risveglio. Vengono proposti sempre orari improbabili rispetto a quelli reali, dunque risulta essere totalmente inaffidabile.

Software

kumi gt5

Kumi avrebbe potuto curare meglio tante cose, a partire proprio dal software installato a bordo di questo dispositivo. Sebbene i vari quadranti, intercambiabili, siano di pregevole fattura, tutto il resto lascia un po’ a desiderare. Al di là delle traduzioni quantomeno discutibili, su questo orologio la grafica non è sufficientemente buona. Da un lato, infatti, troviamo disegni abbastanza in linea con la fascia di prezzo a cui viene proposto il wearable, con colori lucenti e ben distinti, mentre dall’altra parte abbiamo scritte quasi sempre disordinate e con un font non all’altezza delle aspettative. Danno quasi l’impressione di essere state inserite frettolosamente, senza un minimo di preparazione e di pensiero. Malgrado questo, però, le funzioni presenti in tale software non sono poche.

Accedendo al menu principale vediamo le seguenti voci: Conteggio passi, Tastiera, Rubrica, Frequenza Cardiaca, Pressione Sanguigna, Ossigeno, Movimento, Interruttore, Controllo Musica, Monitoraggio del sonno, Foto, Trova dispositivo, Cronometro, Ripristino, Informazioni, Qr Code, Meteo, Impostazioni.

Applicazione Smartphone

Andando sul Play Store e digitando SuperBand è possibile trovare l’applicazione giusta per configurare questo smartwatch. Tramite tale app, infatti, possiamo mantenere traccia dei nostri progressi e modificare alcune impostazioni che, altrimenti, non potremmo toccare. Ad esempio, nelle impostazioni abbiamo la facoltà di decidere se ricevere le notifiche sul nostro smartwatch e da quali app. Attenzione solo ad un aspetto: quando l’orologio si disconnette tale funzione si interrompe e siamo costretti a riattivarla manualemente alla successiva riconnessione via Bluetooth. Dalla schermata principale, comunque, teniamo traccia dei passi percorsi, della distanza, delle calorie consumate, dello stato di salute, dei valori del battito cardiaco e del monitoraggio del sonno.

Entrando nella seconda sezione, quella dedicata alle impostazioni, possiamo gestire le notifiche, attivare/disattivare la Modalità Non Disturbare, impostare una sveglia, modificare la schermata iniziale, ripristinare il dispositivo, attivare la vibrazione e poco altro. Spostandoci sulla destra, invece, attiviamo tre sport principali (camminata, corsa e bici) e sfruttiamo la localizzazione di Google per tenere traccia degli spostamenti e riportare la mappa sul telefono. Ovviamente, in quest’ultimo caso, lo smartphone va tenuto con sé durante l’attività stessa. Al di là di questi particolari, comunque, l’applicazione è fatta abbastanza bene nel complesso, sebbene anche in questo caso ci siano alcuni grossi problemi di traduzione.

Autonomia

Sotto la scocca di questo smartwatch trovano sede 220 mAh di batteria. Si tratta di un quantitativo tale da portarvi a concludere circa 6 giorni di utilizzo continuo, con tutti i sensori attivi. Diciamo che sotto questo aspetto il device è avvantaggiato rispetto ad altri prodotti della sua stessa fascia di prezzo che propongono, a differenza sua, un monitoraggio continuo del battito. Qui non c’è e di questo ne giova sicuramente l’autonomia.

Prezzo & Conclusioni

Attualmente il nuovo Kumi GT5 viene venduto su AliExpress al prezzo di circa 40 euro. Trovi tutti i dettagli nel link d’acquisto o, in alternativa, all’interno del sito ufficiale.

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Come sempre risulta estremamente difficile dare un giudizio del prodotto, soprattutto alla luce di ciò che viene proposto dalla concorrenza. Le soluzioni che offrono la possibilità di poter rispondere alle chiamate non sono molte in ambito Android, anche alla luce della cifra richiesta. Si tratta come sempre, quindi, di valutare che cosa realmente cercate in un prodotto di questo tipo e se siete disposti a scendere a qualche compromesso. Come detto anche nel corso di questa recensione, dunque, le traduzioni e la grafica non sono certo i suoi punti di forza, compreso il monitoraggio del sonno che non è per nulla affidabile. A livello di design, invece, se la gioca con altri dispositivi simili, dunque dal punto di vista costruttivo non c’è nulla di negativo da dire.

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Luca Armentano
Fin dalla tenera età coltivo la passione per tutto il mondo dell'elettronica, in particolar modo per quella che circonda i microprocessori. Da circa 3 anni la mia passione per gli smartphone ha preso forma e si è evoluta, sentendo sempre più il bisogno di condividerla con il maggior numero di persone possibili. Se mi si presenta davanti agli occhi un terminale con uno schermo? Devo provarlo!
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