Se c’è un settore di nicchia nel mondo delle biciclette elettriche a pedalata assistita, è quello delle mountain bike. Anzi, se proprio volessimo chiamarle nel modo corretto, e-mountain bike. Un settore molto particolare e non adatto a tutti, non solo per via della particolare forma del telaio, ma soprattutto per il costo estremamente alto dei vari modelli. Ma nonostante questo particolare, il settore delle e-mountain bike è quello più cresciuto negli ultimi periodi, nonostante il prezzo medio di queste particolari bici elettriche sia intorno ai 3000 euro.
Capirete quindi perché quando ADO ha presentato la A26 la mia curiosità è salita alle stelle, e lo ha fatto per un motivo ben preciso: con la ADO A20 e la ADO A16, l’azienda cinese è stata in grado di coniugare un’ottima qualità costruttiva con un prezzo molto competitivo. Un ottimo rapporto qualità prezzo che, temo, sia difficile da portare in una delle e-mountain bike più economiche del mercato venduta a meno di 1000 euro. MA mai come questa volta, spero di sbagliarmi.
Indice
Recensione ADO A26: la e-mountain bike più economica è adatta a tutti
Unboxing
Ok, mettiamo subito in chiaro una cosa della ADO A26: non è una bicicletta elettrica pieghevole. Per questo, la confezione con cui viene consegnata è di dimensioni molto ingombranti ed al suo interno la e-mountain bike arriverà praticamente già montata. L’unica cosa che bisognerà fare sarà fissare il manubrio, i pedali e montare la ruota anteriore che, tra le altre cose, si può facilmente montare e smontare tramite un sistema a molla (molto simile a quello dei sellini, per intenderci).
Ad ogni modo, una volta fissati tutti i componenti, la bicicletta sarà immediatamente pronta per il primo utilizzo, anche se il mio consiglio è quello di assicurarsi che le ruote siano gonfie alla giusta pressione, utilizzando un manometro.
Scheda tecnica – ADO A26
- Potenza motore: 500W (di tipo brushless);
- Velocità massima: limitata a 25 km/h (sbloccatile a 35 Km/h);
- Batteria: rimovibile da 36v e 12,5 Ah;
- Pneumatici: 26 pollici;
- Tre modalità di guida;
- Luce anteriore: LED;
- Telaio: lega d’alluminio;
- Peso bici: 25 kg;
- Peso supportato: 120 Kg;
- Freno a disco: anteriore/posteriore;
- Dimensioni da aperta: 178 x 70 x 100 cm.
Design e materiali
Data la sua natura, con la ADO A26 il tipico design dell’azienda viene totalmente abbandonato e stravolto. La realtà dei fatti è che a prima vista questa mountain bike elettrica non sembra neppure prodotta dall’azienda cinese, proprio per via del telaio. Ha un peso morto di 25 Kg, è realizzata in lega d’alluminio ed è disponibile esclusivamente in una colorazione nera opaca che a me piace tantissimo: tutto il telaio è privo di elementi distintivi, eccezion fatta per il logo dell’azienda che, tra le altre cose, non è neppure troppo invasivo.
Tuttavia però, il pacco batteria estraibile e la centralina per la gestione del controllo elettronico sono esterne al telaio e, ammettiamolo, hanno un aspetto piuttosto goffo. Non mi era mai capitato di provare una bicicletta elettrica con una soluzione del genere (soprattuto per quanto riguarda la centralina) e sinceramente ancora devo abituarmi a questo particolare. Vero è però, che in questo modo è semplicissimo estrarre le batteria con la chiave che arriva in confezione ed è altrettanto semplice ricaricarla tramite una porta a molla posizionata sul lato sinistro.
Sul manubrio, poi, continua ad essere presente il tipico (e ricchissimo) computer di bordo, accanto al quale sono stati posizionati anche i tasti per il clacson e le luci notturne (che, diciamolo, sono realizzati con una plastica a dir poco leggera), un acceleratore che è nascosto nella manopola destra, ed un piccolo box che tanto abbiamo apprezzato nelle altre bici dell’azienda nel quale è stata integrata una porta USB che permette la ricarica dello smartphone: nella ADO A26 non è più stato posizionato accanto al computer di bordo, bensì sotto. Ed è una soluzione decisamente più bella da vedere.
Nella confezione esce il solito supporto per smartphone, che mai e poi mai utilizzerei su una mountain bike, ed anteriormente è presente una doppia forcella ammortizzante che personalmente ho trovato forse un po’ troppo morbida e che non è possibile regolare.
Chiaramente le ruote sono da 26”, ma ciò che meno mi è piaciuto nel design generale di questa ADO A26 sono i pedali: in una mountain bike mi sarei aspettato dei pedali diversi rispetto ai soliti realizzati in plastica che abbiamo visto in centinaia di bici elettriche pieghevoli e, tra le altre cose, a mio parere lo spazio tra i pedali ed il fondo stradale è troppo piccolo. In curve molto impegnative o su terreni di montagna irregolari, potrebbe capitare che i pedali tocchino il terreno.
Motore e cambio – ADO A26
Ad animare la ADO A26 ci pensa un motore brushless da 500w che, se sbloccato tramite il menu segreto del computer di bordo, permette alla bici di arrivare fino a 35 Km/h: cosa che, è bene ricordarlo sempre, è contro le leggi in vigore in Italia. È un buon motore, non tra i più scattanti che ho avuto modo di provare, ma devo ammettere che anche in salite piuttosto ripide è in grado di dare un buon supporto alla pedalata. La sensazione generale comunque, è motore e batteria siano stati configurati più per dare velocità sul lungo che molta coppia in partenza, ed è una cosa che personalmente in una mountain bike potrebbe far storcere un po’ il naso: ok, con le e-mountain bike generalmente si tende a voler pedalare molto di più rispetto ad una bici elettrica da città, ma credo che in alcuni casi sarebbe stata comoda una spinta maggiore in fase di partenza, soprattutto considerando il cambio.
Ed il motivo è presto detto. Ho avuto la sensazione che l’ottimo cambio Shimano a 7 marce abbia la marcia più bassa con un rapporto troppo alto. E mi spiego meglio: ogni volta che bisogna partire, soprattutto in salite ripide, bisognerà mettere tutto il peso sui pedali per riuscire a dare una spinta sufficiente alla partenza. E questo rapporto nel cambio lo si nota anche quando si è in full electric: anche a 35 Km/h, se si utilizza la settima marcia, si può comunque continuare a pedalare. E questo è un particolare che non ho riscontrato in alcun altro modello dell’azienda.
C’è poi da considerare la configurazione iniziale della pedalata assistita. Out of the box, la ADO A26 arriva configurata in modo tale da far partire l’assistenza alla pedalata solo una volta raggiunti i 6 Km/h, e con l’acceleratore non utilizzabile con lo zero start. Ok, si tratta di impostazioni personalizzabili al 101% tramite il menu segreto del computer di bordo, ma dubito che tutti gli acquirenti di una bici del genere siano a conoscenza di questa possibilità.
Anche nella ADO A26 è poi presente il sistema i pedalata smart ADO G-DRIVE, con il quale la bici dovrebbe essere in grado di riconoscere i vari scenari di mobilità ed adattare l’erogazione dell’energia. Certo, non cambia la vita di chi utilizza la bicicletta, ma la sua presenza si sente e rende il tutto più comodo.
La prova su strada
A chi non conoscesse il mondo delle moutain bike do subito un consiglio: soprattutto in biciclette come la ADO A26 è importantissimo gonfiare i pneumatici alla giusta pressione per il fondo stradale dove la si guiderà. Io sono un tipo da città, ed una volta trovata la giusta pressione per le strade di Avellino, ammetto di essermi divertito parecchio a girare con questa e-mountain bike. Ancora una volta, la mountain bike di ADO si è dimostrata ben bilanciata, con un motore potente il giusto e con sistemi di assorbimento delle vibrazioni che fanno bene il loro lavoro.
L’accoppiata tra la forcella anteriore ed il tubo centrale riesce a gestire bene gli urti e le vibrazioni, vero è però, che mi sarebbe piaciuto vedere anche un ammortizzatore posteriore (anche se solo ad elastomero) un po’ come quello che abbiamo visto nella ADO A16.
È poi una bicicletta estremamente silenziosa: plastiche, batteria etc non emettono il minimo scricchiolio neppure su terreni poco uniformi. I due freni a disco meccanici poi sono di buona qualità, anche se li ho dovuti regolare per bene quando mi è stata consegnata la bici, in modo da ridurre la frenata che – out of the box – era piuttosto lunga.
Autonomia della batteria – ADO A26
La batteria della ADO A26 è una 36v a 12.5 Ah con la quale, nei miei test, sono riuscito a raggiungere circa 30 Km in modalità full electric e circa 55 Km in modalità con pedalata assistita. E nonostante sia comunque un buon traguardo, soprattutto considerando i saliscendi di Avellino, non è di certo tra le e-mountain bike con la migliore autonomia del mercato.
I tempi di ricarica poi sono nella media: per una ricarica completa della batteria saranno necessarie circa 5 ore.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita ufficiale della ADO A26 è di 977,41 euro, ma con il nostro coupon potreste portarvela a casa in sconto a 758,33 euro. Ed è un prezzo tutto sommato niente male, che rende la ADO A26 tra le e-mountain bike più economiche del mercato. Certo, per riuscire a mantenere un prezzo così contenuto l’azienda cinese ha dovuto cedere a qualche compromesso, ma tutto sommato è impossibile negare che il tipico rapporto qualità/prezzo di ADO continua a caratterizzare anche questo nuovo modello.
Non è tra le mie ADO preferite, perché io non sono un amante delle mountain bike, ma devo ammettere che anche in città mi sono divertito molto con la ADO A26: è ben bilanciata, ha un’ottima batteria ed un motore potente il giusto. Peccato solo per alcuni dettagli, come il rapporto del cambio ed i pedali a mio parere poco adatti alla tipologia di bici.
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