La complessa sfida tecnologica che sta dietro Project Ara è solo una delle difficoltà che gli ingegneri Google, da più di un anno al lavoro sul prototipo dello smartphone modulare, devono affrontare.
Vi avevamo già anticipato, infatti, come il fattore tempo sia decisivo per qualsiasi progetto della divisione ATAP ( Advanced Technology and Projects, modellata sull’esempio del DARPA) del colosso di Mountain View. Se consideriamo anche che iniziano ad affacciarsi su questo nuovo e potenziale mercato altri competitor, capiamo meglio la necessità dell’azienda californiana di dare una spinta, anche di immagine, al suo utopico progetto.
In questo contesto si inserisce perfettamente la nuova ed interessantissima video-intervista (naturalmente in inglese) nella quale Paul Eremenko, capo progettista di Ara, mostra il prototipo Spiral 1, acceso ed operativo, davanti ad un ampia platea. Viene per la prima volta mostrato in funzionamento anche il modulo cardiofrequenzimetro, anche se non tarato. Si tratterebbe solo del primo di una serie di moduli in fase di progettazione capaci di trasformare lo smartphone in un dispositivo elettromedicale.
Attraverso le parole del progettista, inoltre, trovano conferma alcuni interessanti dettagli economici. Apprendiamo così che l’endoscheletro sarà collocato in una fascia di prezzo economica, cioè nell’intorno dei 50$, che esisteranno moduli di ogni tipo (e per ogni tasca) e che verrà creato un market dedicato a questi piccoli componenti. Lo scopo di quest’ultimo, in particolare, è di consentire al consumatore di comprare o rivendere i pezzi del suo smartphone a seconda delle necessità ed in totale libertà.
Non tarda ad arrivare anche la domanda sulla possibilità di stampare in 3D alcune parti del device. La risposta, purtroppo, è in questo caso negativa, almeno per il momento. Da subito avremo, invece, la possibilità di modificare la shell dei moduli a nostro piacimento, grazie al fatto che le parti esterne in policarbonato saranno intercambiabili.
Nell’ottica della semplificazione per il consumatore, inoltre, è stato annunciato che nei negozi saranno disponibili dei tool chiamati “Phone Makers”, che consentiranno, una volta immesse le necessità del cliente, di consigliare una particolare configurazione di moduli.
L’interessante intervista in versione integrale è consultabile qui.
[Via]