Meizu PRO 6, la recensione completa di GizChina.IT

Meizu pro 6

Siamo volati la settimana scorsa a Pechino per assistere alla presentazione ufficiale del nuovo top di gamma del produttore cinese Meizu, il Meizu PRO 6, che eredita ben poco dal suo predecessore, rivoluzionando le dimensioni e la filosofia stessa del dispositivo.

Il Meizu PRO 6, infatti, è un top di gamma che innova sotto alcuni punti di vista e torna alle “origini” proponendo un display dalle dimensioni più contenute di 5.2 pollici.

Abbiamo testato approfonditamente questo dispositivo. Scoprite con noi cosa ne pensiamo!

Meizu PRO 6, la recensione di GizChina.it

Meizu PRO 6 – Unboxing

Stiamo parlando di una confezione di vendita pre-vendita, la quale contiene i seguenti accessori:

  • Meizu PRO 6;
  • caricatore con presa europea da 5-9-12V 2A;
  • cavo USB Type-C con chip integrato per il controllo della tensione;
  • spilletta per l’estrazione dello slot SIM;
  • manuale utente in lingua inglese.

Assenti gli auricolari, che dovrebbero però essere contenuti nella confezione retail (anche se non abbiamo notizie certe in merito).

Meizu PRO 6 – Design e qualità costruttiva

Il device è caratterizzato da una scocca unibody  in metallo con un nuovo design delle antenne sia sul profilo superiore che inferiore, donando al tutto una linea più sinuosa.

Meizu pro 6

Dimensionalmente l’azienda ha deciso di cambiare le carte in tavola, portando un dispositivo più compatto con dimensioni di 147.7 x 70.8 x 7.25 mm per un peso di 160 grammi.
Considerate le dimensioni e la batteria, il peso potrebbe risultare leggermente eccessivo, anche se si nota come gli ingegneri di Meizu abbiano ottimizzato al meglio questo aspetto, visto che il bilanciamento in mano è ottimale.

Sul profilo destro sono posizionati il tasto di accensione/spegnimento e il bilanciere del volume, collocati nella stessa fresatura vista su M3 Note.
Sul profilo sinistro, invece, troviamo il doppio slot Nano SIM che non consente, purtroppo, di espandere la memoria interna tramite micro SD come accadeva sul Meizu PRO 5.

Sul profilo inferiore troviamo il connettore USB Type-C 3.1 con velocità di trasferimento fino a 5 Gbs, il singolo speaker di sistema con tecnologia mSound, l’ingresso mini jack da 3.5 mm ed il microfono principale. Sul profilo superiore, invece, troviamo solamente il secondo microfono per la soppressione dei rumori ambientali.

Sul retro, infine, troviamo il già citato nuovo design delle antenne, ed un comparto fotografico rinnovato anche esteticamente, vista la presenza, oltre alla fotocamera principale da 21 mega-pixel, di ben 10 Flash LED Dual Tone i quali circondano l’autofocus laser.

Meizu pro 6

Frontalmente il terminale presenta in alto la capsula auricolare, il LED di notifica bianco monocromatico, i sensori di luminosità/prossimità e la fotocamera anteriore da 5 mega-pixel.
In basso è presente l’ormai tipico tasto mBack che integra al suo interno un lettore di impronte digitali (non a sfioramento) con tecnologia mTouch 3.0. Il funzionamento è rapido e preciso (fino a 5 impronte impostabili), oltre ad offrire alcune funzionalità, come il blocco delle app e la modalità Ospite.

Meizu pro 6

Meizu PRO 6 – Display

Il dispositivo è caratterizzato, come anticipato, da un display Super AMOLED On-cell a matrice diamantata da 5.2 pollici di diagonale con risoluzione Full HD 1920 x 1080 pixel, 423 PPI, contrasto di 10000:1, tecnologia 3D Press e protezione Corning Gorilla Glass 3.

Meizu pro 6

La qualità del display è decisamente ottima, con angoli di visuali molto buoni ed una taratura dei colori ben bilanciata, la quale può essere impostata dall’utente sia tramite alcuni profili pre-impostati, sia tramite un apposito slider.
È inoltre presente una modalità di adattamento del colore, con la quale settare alcuni profili in stile Samsung.
Grazie alla tecnologia Super AMOLED qua adottata, ovviamente abbiamo neri assoluti ed il bianco risulta piuttosto fedele anche se, andando ad inclinare in maniera decisa il display, è possibile notare una leggera tendenza all’azzurro.

La luminosità è buona, ma sarebbe stato gradito avere un valore massimo più elevato, soprattutto in condizioni di forte intensità solare. Al di là di questo, è molto buono il comportamento dell’apposito sensore.

Meizu pro 6

Ma è sotto il pannello che Meizu nasconde una nuova “chicca, ovvero la tecnologia 3D Press, la quale consente di eseguire determinate operazioni o di accedere ad alcune shortcuts semplicemente premendo con più forza sull’icona desiderata. Sarà dunque possibile avviare la fotocamera in modalità video direttamente dal desktop, interagire con le immagini in galleria per visualizzarne l’anteprima con relative impostazioni di condivisione e via dicendo.
E’ possibile regolare l’intensità della pressione da esercitare direttamente dalle Impostazioni scegliendo fra 3 differenti profili.
Tale tecnologia richiede ovviamente un po’ di abitudine che ne consenta una fruizione spontanea ed efficace. Dopo molteplici giorni di utilizzo possiamo affermare che, se opportunamente implementata anche in applicazioni di terze parti e in ulteriori parametri di sistema, il 3D Press di Meizu potrebbe sicuramente risultare un’ottima intuizione al pari dei competitor che hanno già integrato tale tecnologia come Apple, ZTE o Huawei.

Tra le features disponibili troviamo la sempre utile modalità Eye Protective Mode, con la quale andare a filtrare le luci blu.

Meizu PRO 6 – Hardware e performance

Anche livello hardware Meizu ha intrapreso una nuova strada, dato che il Meizu PRO 6 è mosso da un SoC MediaTek MT6797T Helio X25, con una CPU deca-core con architettura ARMv8-A a 64 bit e formato da 3 cluster: 2 x 2.5 GHz Cortex-A72 + 4 x 2.0 GHz Cortex-A53 + 4 x 1.4 GHz Cortex-A53.
A ciò troviamo affiancati 4 GB di RAM LPDDR3 dual channel da 933 MHz e 32/64 GB di memoria interna eMMC 5.1 non espandibile.

È comprensibile come una buona parte dell’utenza sia scettica di fronte a questa soluzione, visto che molti si aspettavano che questo PRO 6 arrivasse sul mercato di nuovo con un SoC Exynos di Samsung, oltre al fatto che non sono presenti memorie di tipo LPDDR4 o UFS 2.0.

Meizu pro 6

Tuttavia, queste “mancanze” non si avvertono particolarmente durante l’utilizzo quotidiano, in quanto stiamo parlando di un chipset decisamente potente a livello prestazionale, con un’assenza pressoché totale di lag o impuntamenti vari nell’interfaccia.
L’unica effettiva pecca è la rimozione della possibilità di espandere la memoria.

Il device, infatti, non “soffre” la presenza del chipset di punta del colosso taiwanese ma anzi esce vincitore in tutte le prove di utilizzo anche sotto stress intenso dimostrando il buon lavoro svolto da Meizu nell’ottimizzazione di questa piattaforma hardware.

La parte grafica è affidata alla GPU ARM Mali-T880 MP4 da 850 MHz, la quale garantisce prestazioni di buon livello, anche se risulta un po’ sotto al livello degli attuali top di gamma su base Qualcomm.
Non abbiamo rilevato particolari problematiche di surriscaldamento tranne nelle fasi più concitate e prolungate di gaming che hanno messo a dura prova la già citata GPU.

Per dettagli più approfonditi ed i vari video di test gaming e Antutu vi rimandiamo al precedente focus dedicato sulle performance.

Meizu PRO 6 – Fotocamere

Il comparto fotografico del terminale in questione è caratterizzato dalla “solita” fotocamera posteriore da 21 mega-pixel con sensore Sony IMX230, lente a 6 elementi ed apertura focale f/2.2., la quale sporge sì di qualche frazione di millimetro rispetto alla scocca, ma che gode di una protezione Gorilla Glass 3.

Come su PRO 5, anche in questo caso la messa a fuoco è gestita da un autofocus ibrido (PDAF + laser), che risulta però circondato da una ghiera circolare, in cui troviamo incastonato il nuovo sistema di illuminazione del device, rappresentato da ben 10 flash LED dual tone alternati.

Meizu pro 6

L’interfaccia, oltre alle varie impostazioni, ci propone alcune modalità di scatto, ovvero: Automatica, Manuale, Video, Bellezza, Panorama, Refocus, Slow-motion, Macro e Gif.

In situazione diurna le foto scattate risultano sicuramente piacevoli, grazie soprattutto all’alto livello di dettaglio (visti i 21 mega-pixel qua presenti), con il quale è possibile andare a croppare le foto scattate senza paura di sgranare l’immagine.
Tuttavia sono presenti alcune acerbità, fra cui una non sempre corretta regolazione della messa a fuoco e dell’esposizione, quest’ultima bilanciabile via HDR.
La fotocamera frontale ha un sensore da 5 mega-pixel con apertura focale f/2.0 e lente a 5 elementi. Gli scatti sono molto buoni, sia come luminosità che come range cromatico.

In fase notturna la qualità è tutto sommato buona. Non abbiamo foto molto luminose, ma dal lato positivo è meno vistoso il rumore digitale.
Il flash LED risulta avere una buona taratura del colore ed una discreta potenza, tuttavia gli scatti effettuati con questa modalità risultano un po’ troppo lenti.

Meizu PRO 6 – Video Test Full HD

I video possono essere registrati sia in Full HD che in UHD (3840 x 2160 pixel), anche se manca la possibilità di filmare a 60 fps.
Anche qua si riscontrano alcune acerbità, quasi sicuramente per via di un software non ancora definitivo (stiamo parlando di un sample pre-vendita), ma soprattutto si avverte la mancanza di una stabilizzazione ottica.

Meizu PRO 6 – Audio

L’audio prodotto dallo speaker principale del PRO 6 è indubbiamente di qualità, con un buon range di frequenze e delle basse abbastanza presenti; il tutto va però a discapito del volume, il quale non è particolarmente elevato.

Meizu pro 6

Il discorso cambia invece se invece preferite l’ascolto musicale in cuffia. Infatti, a bordo del dispositivo troviamo un chip audio Hi-Fi della Cirrus Logic (lo stesso brand utilizzato da Apple sugli iPhone), nello specifico il CS43L36, il quale fornisce delle prestazioni da primo della classe. Il volume è alto, quindi in grado di pilotare cuffie con impedenze maggiori dello standard, il range di frequenze è molto ben riprodotto e con una buona spazialità del suono. Se siete degli audiofili da smartphone, avete trovato pane per i vostri denti.

Meizu PRO 6 – Connettività

Come precedentemente detto, è presente il supporto dual Nano SIM stand-by 4G LTE Cat.6 e, come al solito, è assente la banda 20.

Meizu pro 6

Andando oltre questa “mancanza”, questo comparto si è dimostrato decisamente all’altezza durante questi giorni di utilizzo, con un rapido aggancio e cambio delle celle, oltre che una velocità, seppur non sempre in 4G, decisamente sufficiente ad un utilizzo standard.

Nessun problema nemmeno per quanto riguarda la connessione Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band, Bluetooth 4.1 con LE e durante la navigazione satellitare tramite GPS/A-GPS/GLONASS.
Da segnalare la presenza dello standard USB Type-C 3.1, il quale garantisce velocità di trasferimento fino a 5 Gbps.

Assenti la Radio FM e la connettività NFC.

Meizu PRO 6 – Software

Il device è mosso dal sistema operativo Android 6.0 Marshmallow personalizzato, nel caso del nostro sample, con l’interfaccia proprietaria Flyme 5.2G, quindi con Google Play Store e lingua italiana.

Nonostante siamo in possesso di un sample pre-produzione, la ROM sembra girare in maniera impeccabile con un’elevata ottimizzazione sia per quanto concerne il multitasking spinto che per l’esecuzione di applicazioni più pesanti, oltre alla navigazione fra i vari menù.

Meizu pro 6

La ROM non diverge di molto rispetto alla Flyme 5.1 basata su Android 5.1 Lollipop presente sul Meizu PRO 5.
Le principali differenze sono le seguenti:

  • Impostazioni relative al 3D Press, oltre che determinate azioni eseguibili tramite questa tecnologia;
  • opzione per attivare o disattivare il trasferimento veloce attraverso il protocollo USB 3.0;
  • possibilità di impostare un adattamento dinamico in stile Xiaomi della taratura dei colori (differente dalla scelta della temperatura fredda o calda degli stessi);
  • nuova opzione regolabile per favorire la lettura di notte azzerando il filtro blu riprodotto dal display.

Meizu PRO 6 – Autonomia

Il dispositivo è caratterizzato da una batteria non removibile da 2560 mAh, un numero che sulla carta potrebbe non far sperare in bene. Tuttavia, in questi giorni di utilizzo il Meizu PRO 6 ha saputo difendersi bene sotto questo aspetto, arrivando a sera dopo un utilizzo stress misto fra Wi-Fi e 4G con circa 3 ore e mezzo di display.

Meizu pro 6

Inoltre, troviamo il  supporto alla ricarica rapida mCharge 3.0 che consente di ricaricare la stessa da 0 a 100% in circa 60 minuti. Se ciò non bastasse, Meizu ha garantito che questo terminale è esente dalle varie problematiche che si sono presentate in questi ultimi mesi, a seguito della polemica sui cavi Type-C non correttamente omologati e potenzialmente dannosi per i nostri dispositivi.
Infatti, sia all’interno del telefono che all’interno del cavo stesso in dotazione, è presente un chip Texas Instruments per il controllo della tensione.

Meizu PRO 6 – Considerazioni finali

In definitiva il Meizu PRO 6 si è rivelato un device molto piacevole nell’utilizzo, sia per l’estrema fluidità che per un design molto accattivante.

La scelta di utilizzare il chipset targato MediaTek, pur non offrendo sulla carta numeri da primo della classe, si è rilevata tutto sommato azzeccata, riuscendo a garantire performance sicuramente di livello e consumi nella norma.

Meizu pro 6

Al momento non abbiamo notizie certe in merito a data e prezzo di commercializzazione, ma provvederemo tempestivamente a comunicarvelo non appena usciranno novità in merito.