Mobvoi Ticnote vs. Plaud Note: il confronto definitivo tra gli assistenti AI

Il panorama tecnologico attuale vede l’intelligenza artificiale integrarsi in strumenti sempre più specifici, con l’obiettivo di ottimizzare le nostre attività quotidiane. Tra i settori più interessanti, emerge quello dei registratori vocali smart, dispositivi che promettono di trasformare il modo in cui catturiamo e processiamo le informazioni verbali. Non si tratta più di semplici registratori, ma di veri e propri assistenti AI capaci di trascrivere, analizzare e sintetizzare riunioni, lezioni e conversazioni. In questo nuovo mercato, due contendenti principali attirano l’attenzione con proposte piuttosto differenti: il Plaud Note, che punta su un design ultra-sottile e il Mobvoi Ticnote, un dispositivo che basa la sua forza su un set di funzionalità software avanzate e una maggiore versatilità operativa.

Abbiamo testato entrambi i dispositivi in svariati scenari d’uso, dalle riunioni di lavoro alle lezioni universitarie, per determinare quale dei due offra la soluzione più efficace e completa. L’analisi si concentrerà non solo sulle specifiche tecniche, ma soprattutto sul workflow e sull’impatto reale che questi strumenti possono avere sulla produttività di professionisti, studenti e creatori di contenuti.

Mobvoi Ticnote vs. Plaud Note: quale registratore AI comprare?

Video confronto Ticnote vs. Plaud Note

Design e materiali

La prima distinzione fondamentale tra Plaud Note e Mobvoi Ticnote si manifesta nel loro aspetto fisico e nella filosofia costruttiva. Il Plaud Note è stato progettato con un chiaro focus sulla portabilità e la discrezione: con il suo spessore di pochi millimetri e una scocca in lega di alluminio, è un dispositivo estremamente leggero e compatto. Arriva con una sorta di portacarte Magsafe che ne permette l’aggancio magnetico al retro di un iPhone o ad un qualsiasi smartphone (grazie ad un accessorio in dotazione). L’interfaccia fisica è stata ridotta al minimo indispensabile: uno switch a due posizioni per selezionare la modalità di registrazione (standard o telefonata) e un pulsante per l’avvio/arresto. Questo approccio minimalista ne facilita l’utilizzo immediato, ma come vedremo, comporta alcune limitazioni operative.Il Mobvoi Ticnote, d’altra parte, adotta un approccio più pragmatico. Il design, sebbene curato, non persegue l’estrema sottigliezza, suggerendo una scelta orientata a ospitare componenti interni differenti o una batteria di maggiore capacità.

Anche Ticnote arriva con il tipico portacarte Magsafe, ma in linea di massima il dispositivo trasmette una sensazione di maggiore solidità costruttiva. I controlli fisici sono più tradizionali e includono pulsanti dedicati per l’accensione e per la gestione della registrazione. Questa configurazione, pur essendo meno minimalista, si dimostra vantaggiosa nell’uso pratico anche alla presenza di un piccolo display. Il feedback tattile dei pulsanti permette di avviare e fermare la registrazione con sicurezza, anche senza guardare il dispositivo, una condizione frequente per chi lo utilizza tenendolo in tasca o in borsa. La filosofia di Mobvoi appare quindi orientata alla creazione di uno strumento di lavoro robusto e affidabile, dove la funzione prevale sulla forma. Plaud ha realizzato un accessorio che si integra perfettamente con lo smartphone; Mobvoi ha costruito uno strumento autonomo e focalizzato sull’immediatezza e, come vedremo, sulla qualità audio.

Qualità di registrazione audio

Al di là del design, il cuore di questi dispositivi è la loro capacità di catturare l’audio in modo pulito e accurato, poiché da questa dipende la qualità della successiva trascrizione AI. Entrambi i produttori hanno investito in soluzioni hardware di buon livello.

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Il Plaud Note impiega due microfoni Knowles Sisonic, noti per la loro qualità, supportati da un algoritmo per la riduzione del rumore ambientale. È anche dotato di un sistema di registrazione delle chiamate telefoniche (che funziona sia su iPhone che su Android), basato sulla tecnologia VCS (Vibration Conduction Sensor): quando il dispositivo è agganciato al retro dello smartphone, cattura le vibrazioni generate dalla voce dell’interlocutore attraverso la scocca del telefono, permettendo di isolarla. Durante i nostri test, la registrazione in ambienti controllati è risultata di buona qualità, con voci chiare e una discreta soppressione dei rumori di fondo. La tecnologia VCS per le chiamate si è dimostrata una soluzione funzionale. Il sistema, tuttavia, incontra delle difficoltà in contesti acusticamente complessi: in un’aula magna o in un ambiente pubblico rumoroso, l’algoritmo fatica a separare nettamente le voci dal rumore di fondo, il che può compromettere parzialmente l’accuratezza della trascrizione.

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Il Mobvoi Ticnote risponde con una configurazione hardware altrettanto valida, che sfrutta l’esperienza accumulata da Mobvoi nel settore audio. Il sistema a doppio microfono è abbinato a un algoritmo di cancellazione del rumore che l’azienda chiama “Ticnote Acoustic Shield”. Questa tecnologia si è dimostrata particolarmente efficace nell’isolare la fonte sonora principale: nei test comparativi effettuati negli stessi ambienti rumorosi, il Ticnote ha prodotto file audio con un rumore di fondo più attenuato e voci più definite rispetto al Plaud Note. La differenza non è drastica, ma quel margine di pulizia in più si traduce in un vantaggio tangibile per l’affidabilità della trascrizione automatica. Per la registrazione delle chiamate, il Ticnote si affida alla qualità dei suoi microfoni e all’elaborazione del segnale digitale (DSP), ottenendo risultati paragonabili a quelli del Plaud.

La distinzione più significativa, tuttavia, non risiede tanto nell’hardware quanto nel modo in cui il software sfrutta la registrazione audio, ed è qui che il confronto si sposta sul piano delle funzionalità e dell’esperienza utente.

Software e funzioni AI

Il software è il vero elemento differenziante, ciò che trasforma questi registratori in assistenti intelligenti. È in questo ambito che le strategie di Mobvoi e Plaud divergono nettamente, delineando il profilo del prodotto più completo.

L’ecosistema del Plaud Note è costruito attorno a un workflow lineare e alla potenza di calcolo di ChatGPT di OpenAI. L’utente registra con il dispositivo, apre l’app dedicata, attende la sincronizzazione dei file audio e li invia al cloud per l’elaborazione. Questo processo non è immediato: la trascrizione richiede un certo tempo di attesa. Al termine, l’app fornisce il testo completo e una serie di sintesi generate da GPT-4, come riassunti, mappe concettuali e verbali di riunione. La qualità delle sintesi è indubbiamente elevata, grazie alla potenza del modello linguistico sottostante. L’interfaccia dell’app è coerente con la filosofia del prodotto: pulita e minimale. Il sistema è efficace, ma opera esclusivamente in modalità asincrona: in sostanza il Plaud Note funziona come uno strumento di acquisizione per un’analisi successiva; cattura l’audio ora per elaborarlo più tardi.

È proprio su questo punto che il Mobvoi Ticnote introduce le sue innovazioni più importanti, che ne modificano sostanzialmente l’esperienza d’uso. L’app Ticnote non è solo un intermediario per il cloud, ma un centro di controllo attivo. La sua funzione più rilevante è la trascrizione in tempo reale: durante la registrazione, è possibile visualizzare sull’app il testo di ciò che viene detto con una latenza minima. Questa funzionalità ha implicazioni pratiche significative e permette, ad esempio, a uno studente di verificare la terminologia di una lezione mentre viene spiegata, o a un giornalista di estrarre una citazione pochi istanti dopo che è stata pronunciata. Trasforma il Ticnote da strumento passivo ad un assistente proattivo.

Mobvoi ha inoltre implementato una funzione di pausa direttamente dall’applicazione. Ciò consente di interrompere e riprendere una registrazione lunga senza dover creare file multipli, un dettaglio di grande utilità per chi registra eventi come conferenze o workshop. Il Plaud Note, limitato dal suo interruttore fisico, non offre questa possibilità: con il Ticnote, una sessione di più ore con delle interruzioni rimane un singolo file audio, più semplice da archiviare e gestire.

Infine, la funzionalità che consacra la superiorità del Ticnote in termini di versatilità è la possibilità di caricare file audio esterni. L’utente non è limitato a registrare con il dispositivo Ticnote. È possibile importare nell’app qualsiasi file audio – una nota vocale ricevuta, un’intervista registrata con un microfono professionale – e sottoporlo allo stesso processo di trascrizione e analisi AI. Questa apertura trasforma il servizio di Mobvoi in una piattaforma molto più dinamica in cui non si acquista solo un pezzo di hardware, ma l’accesso a un ecosistema in grado di processare diverse fonti audio. Il Plaud Note, al contrario, opera in un ecosistema chiuso: solo i file registrati dal dispositivo possono essere elaborati.

Costi e modelli di abbonamento

Entrambi i dispositivi richiedono un acquisto iniziale per l’hardware e offrono il massimo delle loro potenzialità attraverso un piano di abbonamento. Il Plaud Note include un pacchetto di ore di trascrizione, ma per un utilizzo intensivo è necessario sottoscrivere un piano AI che sblocca trascrizioni illimitate e sintesi avanzate. Mobvoi adotta un modello simile, con un piano gratuito limitato e un piano Pro che abilita tutte le funzionalità avanzate, inclusa la trascrizione in tempo reale e gli upload illimitati.

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Sebbene i costi degli abbonamenti siano comparabili, la proposta di valore è differente: con Plaud si paga principalmente per l’accesso all’infrastruttura di OpenAI, mentre con Mobvoi, l’abbonamento finanzia un set di funzionalità proprietarie e uniche (trascrizione live, pausa, upload esterni) che costituiscono un servizio più complesso e integrato.

Memoria e Autonomia

Per quanto riguarda la memoria interna, entrambi i dispositivi offrono una soluzione generosa: sia il Plaud Note che il Mobvoi Ticnote sono dotati di 64 GB di storage. Questa capacità è più che sufficiente per l’uso a cui sono destinati, potendo archiviare localmente centinaia di ore di registrazioni audio (oltre 400 ore per entrambi) prima che si renda necessario un trasferimento o una cancellazione.

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Ma è nella batteria che c’è una piccola differenza: il Plaud Note integra una batteria da 400 mAh mentre il Mobvoi Ticnote ne integra una da 470 mAh. Tutto sommato però, nonostante la capienza delle batterie sia leggermente maggiore nel dispositivo di Mobvoi, possiamo dire che nei nostri test abbiamo rilevato un’autonomia piuttosto simile tra i due assistenti AI, molto probabilmente dovuta ai maggiori consumi del Ticnote, anche per le sue funzioni in tempo reale e per il display che integra.

Prezzo di vendita e conclusioni

Il prezzo di vendita ufficiale di entrambi i dispositivi è molto simile: il Plaud Note è generalmente proposto a 169 euro, mentre il Mobvoi Ticnote si posiziona a 169,99 euro. Ed è chiaro che con un prezzo praticamente identico, la scelta si sposta inevitabilmente sul valore offerto dalle funzionalità e dall’ecosistema. Il Plaud Note è una soluzione notevole per chi cerca la massima portabilità ed un design discreto: la sua semplicità d’uso e la qualità delle sintesi generate da GPT-4 lo rendono una scelta valida per chi necessita di uno strumento per catturare audio e analizzarlo in un secondo momento, senza complicazioni.

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Tuttavia, se il criterio di valutazione è la completezza funzionale e la versatilità operativa, il Mobvoi Ticnote si dimostra il prodotto superiore. E non solo per un singolo aspetto, ma per somma delle funzionalità intelligenti che rispondono a un ventaglio più ampio di esigenze professionali e pratiche. La trascrizione in tempo reale, la gestione delle pause e la possibilità di caricare file esterni non sono caratteristiche secondarie, anzi, per alcune persone potranno risultare molto comode.

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Insomma, per l’utente professionista, lo studente o il creatore di contenuti che richiede non solo un registratore, ma una soluzione completa per la produttività, il Ticnote rappresenta la scelta più logica e performante nel mercato attuale.

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