La casa di Pete Lau ha annunciato il nuovo marchio OnePlus AI e una suite di funzionalità progettate per migliorare produttività, creatività e sicurezza. Inoltre diventa ufficiale anche alle nostre latitudini l’addio all’iconico Alert Slider: al suo posto ci sarà il pulsante Plus Key, destinato a diventare un componente chiave dei prossimi dispositivi OnePlus.
Come funzionano OnePlus AI e Plus Key: le nuove funzionalità sono una porta verso l’AI personalizzata
Lanciato a bordo di OnePlus 13T (lanciato solo in Cina) e del suo rebrand per l’India OnePlus 13s (che non arriverà in Italia), il nuovo pulsante Plus Key sarà introdotto in tutti i dispositivi del brand in uscita quest’anno.
Si tratta dell’evoluzione dello storico Alert Slider, un pulsante programmabile per svolgere diverse azioni: cambiare profilo audio, avviare la fotocamera, tradurre testi o iniziare una registrazione. Ma soprattutto, attiva anche AI Plus Mind, una nuova funzione pensata per salvare, catalogare e recuperare rapidamente le informazioni visualizzate sullo schermo. Questo rappresenta un passo decisivo verso un’IA veramente personalizzata.
Quando gli utenti trovano informazioni da conservare – come orari, dettagli di eventi, prenotazioni o annunci – possono salvarle premendo il Plus Key o effettuando uno swipe verso l’alto con tre dita. AI Plus Mind salva intelligentemente il contenuto rilevante in uno spazio dedicato chiamato Mind Space, aiutando gli utenti a gestire il sovraccarico informativo organizzando tutto in un luogo facilmente accessibile.
Oltre al semplice salvataggio dello schermo, AI Plus Mind utilizza l’IA per analizzare il contenuto in modo contestuale. Ad esempio, può estrapolare date e orari da un’immagine o da un testo e aggiungerli direttamente al calendario dell’utente. L’integrazione con AI Search, inoltre, consente ricerche in linguaggio naturale per recuperare facilmente i contenuti salvati. Entro la fine dell’anno, AI Plus Mind classificherà automaticamente i contenuti per migliorarne l’organizzazione.
AI Plus Mind debutterà sul OnePlus 13s e sarà successivamente disponibile anche sugli altri modelli della serie OnePlus 13 tramite un aggiornamento software. OnePlus prevede inoltre di estendere questa funzionalità ad altri dispositivi in una fase successiva.
I nuovi strumenti di OnePlus AI
L’azienda ha rivelato la nuova suite di strumenti basati su OnePlus AI:
- AI VoiceScribe: consente di registrare, riassumere e tradurre chiamate e riunioni direttamente nelle app di messaggistica, videochiamate e meeting online più diffuse.
- AI Call Assistant (in arrivo in India): su OnePlus 13s, l’app Telefono OnePlus offrirà opzioni per riassunti automatici delle chiamate o traduzione in tempo reale durante la conversazione.
- AI Translation: unifica tutte le funzioni di traduzione – testuale, vocale in tempo reale, tramite fotocamera e da schermo – in un’unica app intuitiva, per facilitare la comprensione delle lingue straniere e connettersi a livello globale.
- AI Search: consente ricerche in linguaggio naturale su file locali, impostazioni, note e calendario, restituendo risultati contestualmente rilevanti. Integrato con AI Plus Mind, offre una produttività ancora più intuitiva.
- AI Reframe: analizza le foto, identifica il soggetto e suggerisce più opzioni creative di inquadratura tra cui scegliere.
- AI Best Face 2.0 (in arrivo quest’estate tramite OTA): migliora le foto di gruppo rilevando e correggendo problemi come occhi chiusi o espressioni poco riuscite. Funziona fino a 20 volti, anche in foto scattate con altri dispositivi.
Inoltre è stata annunciata una maggiore integrazione con Google Gemini, che presto sarà disponibile nelle app OxygenOS come Note, Orologio e altre, oltre che nelle app Google.
Con Gemini Live, combinato con fotocamera e condivisione dello schermo, gli utenti potranno avviare conversazioni in tempo reale su ciò che stanno vedendo, rendendo l’interazione più pratica, coinvolgente e personale.
Per le funzionalità AI che gestiscono dati particolarmente sensibili, OnePlus privilegia l’elaborazione direttamente sul dispositivo, in un ambiente protetto. Quando sono richieste maggiori risorse computazionali, entra in azione il Private Computing Cloud: uno spazio sicuro e crittografato pensato per elaborare i dati garantendo il massimo livello di privacy e protezione per l’utente.
Questo è reso possibile tramite un Trusted Execution Environment (TEE) che coinvolge il dispositivo, i server cloud e il trasferimento dati stesso.