Con il suo telaio step thru pieghevole, le sospensioni anteriori, la batteria estraibile ed un motore da 250w ben calibrato, la ONESPORT OT16 non è una bici elettrica come tutte le altre. E non solo perché i suoi pneumatici fanno subito pensare ad una fat bike, mentre il suo telaio ad una city bike, ma soprattutto per tutta la cura del dettaglio che il brand ha utilizzato nel produrla e progettarla.
La sella, le manopole, la stessa forma della canna la rendono tra le più eleganti in circolazione, ma la presenza delle ruote fat, dell’ammortizzatore anteriore e di un sellino ben imbottito fanno ben sperare che ci si potrebbe divertire praticamente su qualsiasi fondo stradale.
La stiamo provando da un po’ e siamo pronti a raccontarvi tutti i pro ed i contro della ONESPORT OT16: una vera fat bike da città, totalmente legale in Italia, venduta ad un prezzo scontato grazie ad un coupon (che trovi nel box in basso) che la fa diventare piuttosto interessante.
Indice
ToggleRecensione ONESPORT OT16
Videorecensione ONESPORT OT16
Caratteristiche tecniche – ONESPORT OT16
- Potenza motore: 250w;
- Velocità massima: limitata a 25 km/h;
- Carico massimo: 140 Kg;
- Batteria: rimovibile da 46v e 18 Ah;
- Pneumatici: fat da 20×3 pollici;
- 3 modalità di guida;
- Cambio Shimano a 7 rapporti;
- Luce anteriore LED;
- Telaio lega d’alluminio;
- Peso bici 29.7 kg (netto);
- Freno a disco meccanico anteriore/posteriore;
- Ammortizzatore anteriore;
- Dimensioni da chiusa: 77 x 99 cm.
Design e materiali
La prima cosa che si nota appena si mettono gli occhi sulla ONESPORT OT16 è la forma del telaio, caratterizzato da una canna centrale step thru, ossia sagomata e bassa, che la rende molto particolare alla vista e, soprattutto, molto comoda da utilizzare. Una canna che, per ovvie ragioni, ha richiesto il posizionamento della batteria posteriormente, praticamente sotto la sella: una soluzione che non trovo particolarmente elegante, ma che permette di estrarla in pochissimi secondi e caricare indipendentemente dalla bicicletta.
C’è poi una grande cura del dettaglio. La sella ammortizzata è rivestita in similpelle ed è di una colorazione marrone che a me piace molto, colore che troviamo anche sulle le manopole sul manubrio (che si può regolare in altezza) e sull’acceleratore, ma badate bene: ONESPORT OT16 è una bicicletta del tutto legale che, out of the box, non sarà dotata di un acceleratore. Questo accessorio però esce in confezione, e sarà scelta di chi la utilizza se montarlo o meno (e renderla così non in linea con le normative vigenti in Italia).
Pesa poco meno di 28 Kg e, da chiusa, è grande 77×99 cm, il che la rende molto semplice da riporre, ad esempio, nel bagagliaio di un’automobile. Anche i pedali si piegano ed è inutile dire che la cosa più ingombrante sono le ruote, ma c’è un motivo: sono degli pneumatici CST Fat 3.0, grandi 20” e larghi 3”, grazie ai quali la ONESPORT OT16 potrà percorrere senza problemi qualsiasi tipologia di terreno, compresi i pavé ed i fuori strada.
Di buona qualità la forcella anteriore ammortizzata, che è realizzata con tecnologia a spirale ma non è regolabile, posteriormente invece è totalmente assente un qualsivoglia sistema di ammortizzazione: per questo però, il brand ha optato per una sella di grandi dimensioni, morbida, sotto la quale sono state posizionate delle molle che svolgono un lavoro perfetto nella gestione degli urti e delle vibrazioni.
Ci sono poi i due freni a disco, anteriore e posteriore, che sono di tipo meccanico, il modulo batteria è estraibile, e si attiva con una chiave posizionata sulla parte laterale: tutta l’elettronica non si accenderà finché non si girerà la chiave che avvierà l’alimentazione della batteria.
Sulla sinistra del manubrio è stato posizionato il tipico computer di bordo che si trova sulla gran parte delle bici elettriche di questo segmento: permette di tenere benissimo sotto controllo la velocità di andatura, il livello di assistenza, la carica residua della batteria e si vede discretamente bene sotto la luce del sole. Sulla destra, invece, è stato posizionato il campanello e, di nuovo, appena estratta dalla scatola la ONESPORT OT16 non avrà alcun acceleratore montato.
Insomma, una volta abituatisi alla forma del telaio, dal punto di vista del design e dei materiali c’è poco da criticare a questa bici elettrica.
Motore, cambio e freni
Ad animare la ONESPORT OT16 ci pensa un motore brushless da 250w (350w di picco) e 40 Nm di coppia, molto potente e scattante, che è stato affiancato da un Cambio Shimano a 7 rapporti (che si collega ad una corona singola a 52 denti). Il cambio è sempre preciso, veloce e affidabile e viene gestito da un selettore a scatto posto sul lato destro del manubrio.
Considerando l’assenza dell’acceleratore, accessorio che io non ho voluto montare per rimanere in regola con la normativa vigente, la ONESPORT OT16 potrà essere utilizzata in due modalità: senza il motore, facendo affidamento solo ai pedali, oppure in modalità pedalata assistita usufruendo di uno dei tre livelli di assistenza disponibili.
Buoni i freni a disco, che sono di tipo meccanico, e che non ho dovuto regolare una volta montata la bicicletta: fanno egregiamente il loro lavoro e garantiscono una frenata piuttosto decisa e ben bilanciata anche superati i 20 Km/h.
Tutto nella norma, quindi, anche se (data la qualità del prodotto) mi sarebbe piaciuto vedere la ONESPORT OT16 dotata di un sistema frenante idraulico e, perché no, un qualsivoglia sistema di frenata rigenerativa.
Come si guida
Ora, nonostante sia molto compatta e si possa anche piegare, quando ci si mette alla guida della ONESPORT OT16 ci si rende subito conto che si tratta di una fat bike a tutti gli effetti, con dei pneumatici che fanno bene il loro lavoro di assorbimento degli urti e delle vibraizioni, ai quali però ci si dovrà un po’ abituare per via dell’effetto che hanno sull’asfalto (soprattutto in curva).
Ma una volta superato questo piccolo scoglio, si capirà subito che si tratta di una bici elettrica molto stabile, anche su fondi stradali bagnati, e che non emette il minimo rumore: anche il portapacchi, che arriva già montato, è altamente fissato al telaio e non fa alcun rumore.
E credetemi, in città come Avellino (in cui il fondo stradale uniforme è solo una vana speranza) è una cosa non da poco: soprattutto in questi casi, sono sempre stato del parere che una fat bike sia superiore a qualsiasi tipologia di bicicletta e, certo, in città più grandi con fondi stradali più omogenei forse le sue ruote potrebbero sembrare troppo ma, credetemi, con la ONESPORT OT16 non avrete alcun problema neppure con i binari del tram oppure su pavé.
Ammetto però che non mi sarebbe dispiaciuto vederla dotata anche di un ammortizzatore posteriore che, assieme alle ruote e alla sella ammortizzata, sarebbe davvero stato la ciliegina sulla torta.
Ad ogni modo, tornando alle specifiche tecniche, il suo motore è in grado di upportare un peso massimo di 100 Kg e nei miei test sono riuscito a superare salite con pendenze di circa il 20° senza alcun problema.
Si può anche associare ad un’app per smartphone, con la quale si potranno gestire in sostanza tutte le informazioni relative alla bici, controllare i km percorsi e tante altre cose: non è una funzionalità che reputo essenziale in una bici elettrica, e sinceramente non la uso mai, ma è sempre quel di più che potrebbe far piacere ad un particolare tipo di utenza.
Una cosina però va detta: avrei preferito vedere un cambio a più rapporti. Ed il motivo è semplice: quando si utilizza la bici con la massima assistenza alla pedalata, superati i 20 Km/h circa si ha la sensazione di pedalare “a vuoto”, una cosa che non è molto piacevole soprattutto considerando che la ONESPORT OT16 arriva in Italia limitata a 25 km/h (e da sbloccata potrebbe arrivare fino a 35 Km/h).
Autonomia della batteria e ricarica
In quanto ad autonomia, nulla da ridire. Il pacco batterie rimovibile da 17 Ah che lavora a 48v, secondo il brand dovrebbe garantire un’autonomia variabile tra i 60 e i 120 Km a seconda della modalità utilizzata. Ed è un valore stranamente veritiero: nei miei test, sono riuscito a raggiungere gli 80 Km di percorrenza non dovendo mai ricaricare né preoccupandomi di “risparmiare” energia utilizzando una bassa assistenza, e se considerate il mio peso e i tanti saliscendi di Avellino, converrete con me che si tratta di una performance più che ottima.
Ciò che invece non mi ha molto convinto è la velocità di ricarica: per una carica completa potrebbero volerci dalle 8 alle 10 ore, ed è leggermente più lenta rispetto (a parità di capienza) alla stragrande maggioranza delle bici elettriche in commercio.
Prezzo di vendita e considerazioni
Il prezzo di vendita della ONESPORT OT16 è di 819.00 euro su Geekbuying ma, tramite il box in basso, si potrebbe acquistare in sconto a 749 euro grazie ad un coupon. È una cifra alta, questo è vero, ma va detto che considerando soprattutto l’andamento del mercato di questi ultimi tempi “poteva andarci peggio”. Anche perché stiamo parlando di una bici elettrica pieghevole fat che l’azienda ha curato in ogni minimo particolare, che è compatta ma al contempo adatta a tutti i fondi stradali.
Ovvio che questo tipo di design è di quelli che “o si odia o si ama” e di certo non potrebbe piacere a tutti, però è indubbia la sua comodità.
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