I giochi AAA sono un flop su iPhone, ma forse Apple lo sapeva già

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Apple ha vinto nel gaming“: così intitolavo un articolo pubblicato subito dopo la presentazione della serie iPhone 15, un evento in cui Cupertino ribadì la potenza dei suoi smartphone in un modo mai visto prima. Nonostante i prodotti Apple siano fra i più performanti sul mercato, non sono mai pensati con i videogiochi in prima linea, preferendo mettere le prestazioni al servizio di altri aspetti, per esempio l’editing di foto e video. Con gli ultimi melafonini abbiamo assistito a un’inaspettata virata in direzione videoludica che, però, non ha dato i frutti sperati… o forse sì.

Nessuno compra i giochi AAA che Apple ha promosso sui suoi ultimi iPhone

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Salvo rari casi, il gaming su smartphone si concentra perlopiù su giochi semplici dalle meccaniche basilari, pensati per essere fruiti in velocità e su schermi molto più piccoli di quelli di PC e TV. Con iPhone 15 questo paradigma è stato cambiato, con Apple che ha portato l’esperienza dei giochi AAA su iPhone e iPad. Resident Evil Village, Resident Evil 4 Remake, Assassin’s Creed Mirage e Death Stranding Director’s Cut: per la prima volta, titoli di fascia molto alta sono usciti dai confini di console e PC per sbarcare su smartphone e tablet. Ma qual è stato il feedback degli utenti?

Ce lo dice il report di Appfigures, e senza girarci troppo intorno possiamo dire che le vendite sono state un flop. Nel caso di Ubisoft, il rilascio di Assassin’s Creed Mirage è stato accolto da circa 123.000 download in poco più di un mese: non male, se non fosse che questi dati riguardano solamente la demo, perché chi ha proceduto a spendere 49$ per acquistare il gioco intero sono stati soltanto meno di 3.000 utenti.

Non va tanto meglio a Capcom, che con Resident Evil 4 ha collezionato 357.000 download ma soltanto 7.000 download per il gioco completo prezzato a 29$, scendendo a 5.750 download per Resident Evil Village. Paradossalmente è andata meglio a Hideo Kojima e al suo Death Stranding, che pur non avendo una demo gratuita ha registrato 10.600 download, complice anche il prezzo più favorevole di 20$.

Sicuramente il costo è una discriminante non di poco conto: sugli store mobile esistono già giochi AAA come Minecraft, GTA: San Andreas e Five Nights at Freddy’s, che però costano pochi euro rispetto alle decine di quelli in questione. C’è poi la questione del gameplay: vuoi perché titoli del genere sono difficilmente adattabili ai controlli touch, vuoi perché gli schermi sono troppo piccoli per poterli apprezzare a pieno, gli utenti continuano a preferire giochi più semplici, puri passatempo senza grandi prtese, che possano essere giocati per poco tempo senza comprometterne l’esperienza.

Lo si nota dal confronto fra il succitato Assassin’s Creed Mirage e Assassin’s Creed Rebellion, quest’ultimo titolo sviluppato appositamente per smartphone e tablet: nello stesso lasso di tempo in cui AC Mirage ha maturato 123.000$ di entrate, AC Rebellion ha incassato 981.000$. Possibile che Apple non avesse predetto un flop del genere? Difficile dirlo con certezza, ma è plausibile che l’intento di Apple non fosse tanto quello di vendere i giochi quanto quello di ribadire la superiorità hardware di iPhone e iPad, che ancora oggi sono gli unici su cui è possibile giocare a titoli AAA.

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