Con la prima beta di Apple Intelligence ormai nelle mani degli sviluppatori, la compagnia guidata da Tim Cook ha pubblicato una interessante ricerca su come è stato possibile creare e addestrare l’intelligenza artificiale che questo autunno sarà disponibile sugli iPhone statunitensi. Dalla ricerca emerge come Apple abbia voluto seguire un percorso alternativo, addestrando la propria AI tramite la tecnologia di Google e non quella ben più rodata e potente di NVIDIA.
L’AI di Apple è stata addestrata con i TPU sviluppati da Google
Apple, come descritto nella ricerca pubblicata in questi giorni, ha utilizzato i Tensor Processing Units (TPU) di Google invece delle potenti GPU di NVIDIA per addestrare l’AI di Apple Intelligence. In particolare, la compagnia di Cupertino ha utilizzato 2048 chip TPUv5p per progettare l’intelligenza artificiale e ben 8192 chip TPUv4 per i server dei modelli AI.
La ricerca descrive come i TPU abbiano permesso agli ingegneri di addestrare i modelli in modo più efficiente, organizzandoli in grandi cluster ed ottenendo la potenza necessaria per elaborare quella che sarà conosciuta come Apple Intelligence. Nei prossimi due anni, inoltre, Apple investirà oltre 5 miliardi di dollari per potenziare i server AI e rafforzare le funzionalità dell’intelligenza artificiale.
Potete consultare la ricerca (in lingua inglese) attraverso il sito ufficiale di Apple, mentre gli utenti europei sono ancora in attesa di sapere se l’AI arriverà anche sui loro dispositivi oppure bisognerà attendere ancora molto.
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