Recensione HONOR 200: (quasi) meglio della versione PRO

recensione honor 200

Dopo aver visto nelle nostre recensioni l’HONOR 200 Lite e l’HONOR 200 Pro, recentemente lanciato sul mercato italiano, l’unico rimasto della famiglia a non essere passato sotto la nostra lente di ingrandimento è l’HONOR 200, il dispositivo di mezzo, quello che, vi anticipo già, potrebbe avere più senso di chiunque altro.

Si inserisce nell’affollatissima fascia media di mercato, ma lo fa con un potenziale e delle prerogative di tutto rispetto: prezzo aggressivo, scheda tecnica completa e fotocamera che stupisce. E’ tutto davvero oro, o c’è qualche scheletro nell’armadio? Scopriamolo insieme!

Recensione HONOR 200

Design e Materiali

Sapete benissimo come HONOR sia brava a realizzare smartphone in questa fascia di prezzo e, tolte alcune eccezioni, potrei tranquillamente affermare che sono i dispositivi che le riescono meglio. L’Honor 200, come l’Honor 200 Pro d’altra parte, è un dispositivo molto attraente, caratterizzato da un particolare camera bump sul retro, piuttosto insolito nelle forme, che HONOR sostiene essere ispirato alla finestra dell’atrio della Casa Milà (La Pedrera) di Gaudì, a Barcellona.

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È impossibile non notare le somiglianze con la versione PRO, e questo senza dubbio non potrà fare che piacere a chi acquisterà questa versione meno costosa, seppur, in effetti, manchi quell’effetto bicolore unico che è piacevole al tatto. Tuttavia, con una texture quasi marmorea che crea dei bei riflessi alla luce del sole, oltre che con il suo trattamento opaco piuttosto piacevole al tatto, l’HONOR 200 non vi sembrerà mai in alcun modo un dispositivo di questa fascia di prezzo.

Certo, non ha un retro in vetro come ci si aspetterebbe da uno smartphone realmente premium, ma bensì una cornice in alluminio e un retro in plastica, ma come al solito HONOR non sbaglia una virgola in termini di assemblaggio e materiali.

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Lo smartphone qui pesa solo 187g, risultando dunque piuttosto leggero e soprattutto davvero sottile, con il suo spessore di soli 7,7mm; questo, per quanto mi riguarda, si traduce in un ottimo grip, che migliora ulteriormente se si tengono in considerazione anche i bordi curvi sui quattro lati, caratteristiche che io apprezzo molto in termini di ergonomia, ma che purtroppo non è adatta a tutti.

Come al solito, poi, HONOR vizia la fascia più giovane della sua clientela e lo fa con svariate colorazioni, più alternative rispetto alle classiche: mi riferisco ovviamente alla Coral Pink e alla Emerald Green, oltre che le più classiche Moonlight White e Black. In termini di certificazioni, invece, lui e il fratello “Lite” sono sprovvisti di qualsiasi certificazioni per acqua e polvere, a differenza del fratello maggiore che è garantito IP65: questo potrebbe rappresentare un limite in questa fascia di prezzo, considerando che molti suoi diretti competitor sono provvisti di tali caratteristiche.

Display

L’esperienza premium si estende, come da abitudine, anche al display OLED da 6,7 pollici, 120Hz e 1.2K, con una luminosità di picco impressionante di 4000nits, caratteristica che sulla carta eguaglia quella del 200 Pro e supera anche schermi di fascia alta. Come al solito ragazzi, sul fronte display è difficile che HONOR sbagli un colpo, e questo smartphone è stato per me l’ennesima conferma.

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Ho trovato tra le mani un dispositivo capace di offrire una luminosità eccellente, dei colori vibranti ed una definizione davvero molto alta; la compatibilità con l’HDR, in più, ci permette di visualizzare contenuti sulle varie piattaforme in streaming online senza rinunciare assolutamente a nulla. In più è presente anche l’Always-on Display, caratteristica che mi sono reso conto essere più utile di quanto avessi mai pensato negli ultimi anni.

Hardware e Prestazioni

Quando si parla di hardware e specifiche tecniche, è facile che si scatenino polemiche sulle scelte dei produttori in relazione al prezzo. In questo caso, l’Honor 200 è equipaggiato con l’ultimo e migliore (a mio parere) chipset di fascia media, lo Snapdragon 7 Gen 3 da 2.63GHz a 4nm, e, considerando il prezzo di soli 449€ nel taglio di base, offre una dotazione di tutto rispetto.

A bordo ci sono anche 8 o 12GB di RAM LPDDR5, memoria che può essere estesa virtualmente fino a 12GB aggiuntivi, mediante HONOR Ram Turbo. L’unico aspetto che potrebbe sembrare inadeguato è l’assenza di uno slot per l’espansione della memoria interna, che può essere pari a 256GB nel taglio più piccolo, oppure 512GB nel taglio di memoria più costoso.

Sarò sincero, ragazzi: questo Honor 200 non è affatto una “seconda scelta”, e non è affatto un acquisto per chi “vorrebbe potenza, ma non può permettersi di più”. Vi dico: la potenza del chipset è evidente quando si richiede allo smartphone di mostrare le sue capacità, in più ho provato alcuni giochi come Call of Duty e PUBG in sessioni prolungate, con il refresh rate e i dettagli grafici al massimo, e non ho mai riscontrato rallentamenti o surriscaldamenti, dettagli da non trascurare, soprattutto in questa fascia di prezzo.

In quanto a connettività, l’HONOR 200 supporta due schede SIM in formato Nano, oltre che le eSIM; è certificato con le reti 5G e supporta il Fi-Fi a 5Ghz, oltre che il Bluetooth 5.3 con tutti i codec. Presente naturalmente anche l’NFC per i pagamenti cardless, ma soprattutto la canonica porta infrarossi per utilizarlo come un telecomando tramite l’apposita app dedicata.

Software

L’Honor 200 è dotato di Android 14 personalizzato con MagicOS 8.0, un’interfaccia grafica che nelle ultime versioni sta migliorando notevolmente e compiendo passi in avanti mostruosi, nonostante non rientri categoricamente tra le mie preferite. Ad ogni modo l’interfaccia grafica è fluida e semplice da utilizzare, adatta anche per chi non ha molta esperienza, e offre ampie opzioni di personalizzazione: nonostante l’hardware meno potente, HONOR è stata brava a rendere l’esperienza d’uso esattamente identica ai top di gamma, perciò non avvertirete mai rallentamenti o problematiche di nessun tipo.

In più l’integrazione dell‘IA di HONOR e del suo Magic Portal rappresenta un passo avanti significativo. In sostanza, Magic OS 8.0 dell’Honor 200 include tutte le funzionalità software presenti sui top di gamma, come vi anticipavo. È importante notare che questo modello riceverà aggiornamenti principali delle versioni di Android per ben tre anni e patch di sicurezza per quattro anni, garantendo un supporto a lungo termine e una continua evoluzione delle funzionalità software, aspetti decisamente da non sottovalutare in una fascia di mercato come questa.

Fotocamera

In campo fotografico nell’ultimo periodo il brand cinese ha investito gran parte dei suoi sforzi, e devo dire che anche nei dispositivi più economici si stanno toccando, finalmente, i risultati con mano. Soprattutto in relazione al prezzo, piuttosto competitivo, posso dirvi che la formazione schierata in campo su questo HONOR 200 è davvero di tutto rispetto, con una lente primaria da 50MP f/2.0 con stabilizzazione ottica e messa a fuoco PDAF, affiancata da un teleobiettivo anche lui stabilizzato otticamente e con messa a fuoco PDAF, sempre da 50MP f/2.4 con zoom 2.5x (lo stesso di HONOR 200 Pro, con le stesse potenzialità della modalità ritratto) e infine un’ultragrandangolare da 12MP f/2.2, che è forse l’unica lente un po’ a stonare, sulla carta.

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A livello pratico, ragazzi, non c’è davvero che dire: HONOR è riuscita a tirare fuori uno smartphone medio di gamma da paura in ambito fotografico e, per certi versi, c’è anche da preferirlo al fratello maggiore HONOR 200 Pro. Questa variante intermedia, infatti, riesce a fornire degli ottimi scatti di giorno, con un buon dettaglio ed una buona gestione dei colori.

Di notte la lente primaria gestisce benissimo le luci, e l’elaborazione post scatto consente di avere delle fotografie con dei colori realistici e mai troppo alterati dall’algoritmo fotografico. La lente ultra-wide, invece, perde qualche punto ma è in linea con il mercato attuale: su questo fronte non vi sono differenze con la variante PRO, dal momento che i due smartphone utilizzano la stessa formazione fotografica per le lenti secondarie.

A tal proposito, l’HONOR 200 da il meglio di sè anche nella modalità ritratto, proprio come il fratello maggiore. Il nuovo motore HONOR AI Portrait è una tecnologia avanzata sviluppata per migliorare la qualità delle foto ritratti, un sistema di intelligenza artificiale addestrato con oltre 1.000 scenari e milioni di set di dati forniti da Studio Harcourt, uno studio fotografico francese famoso per i suoi ritratti di alta qualità. L’app Fotocamera del dispositivo permette di accedere a tre modalità specifiche sviluppate in collaborazione con Studio Harcourt, attivabili selezionando la modalità Ritratto e tappando sul logo dello studio nella parte superiore dell’inquadratura.

Autonomia

Lo spessore e il peso ridotto del dispositivo questa volta non ci hanno fatto rinunciare ad una buona batteria sotto la scocca: qui, infatti, HONOR ha installato un’unità da 5200 mAh, capace di assicurare una lunga autonomia, anche con gli utilizzi più intensi. Lo Snapdragon 7s Gen 3 si conferma un alleato eccellente nella gestione dell’energia, ma senza rinunciare in alcun modo alle prestazioni, seppur ci si trovi sempre in fascia media.

Come consuetudine, poi, non manca la velocità di ricarica fino a 100W che, però, è compatibile solo con il caricatore proprietario di HONOR, che non è fornito in confezione ma separatamente; assente invece, la ricarica wireless, caratteristica esclusiva dedicata alla versione PRO della serie 200 di HONOR.

Prezzo e considerazioni

Il prezzo di listino al quale questo HONOR 200 arriva in Italia è pari a 649€ per il taglio di memoria 12/512GB e 599€ per quello 8/256GB, prezzi che possono scendere di 150 euro con il coupon di sconto esclusivo di GizChina che trovate qui in basso nell’apposito box. HONOR 200 è stata una grande sorpresa, o forse in cuor mio, una ennesima conferma: i prezzi, grazie al coupon, rimangono quasi alla pari della precedente generazione di HONOR 90 al lancio, perciò non mi lamenterò più di tanto del prezzo.

Molto bene praticamente sulla gran parte dei fronti: bene l’hardware, eccezionale il display, ottima la batteria, e campo fotografico completo e ben funzionante su tutte quante le lenti. L’unica grande mancanza, forse, è la certificazione IP che in una fascia di prezzo di questo tipo ormai ci si aspetta, ma per il resto è uno smartphone seriamente da tenere sotto controllo nella fascia dei 400 euro.

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