Samsung ci ripensa: con One UI 6.1 torna un’importante feature del display

samsung one ui 6.1 burn-in
Crediti: Smartprix

Quando venne rilasciata la scorsa One UI 6.0, gli utenti Samsung protestarono per la scomparsa di una funzionalità per certi versi vitale per la protezione del display. Un feedback che evidentemente è stato ascoltato dalla compagnia, che con l’ultima serie Galaxy S24 ha rilasciato un aggiornamento software One UI 6.1 che la reintroduce: ecco di cosa si tratta e come funziona.

Samsung rilascia la One UI 6.1 e reinserisce la protezione del display: come funziona

Da quando sono stati introdotti su smartphone, i pannelli OLED si sono fatti apprezzare per le loro qualità visive: rispetto ai vecchi schermi LCD, sfoggiano colori più vibranti e contrasto più elevato, un nero assoluto, angoli di visione migliori e consumi minori. C’è però un difetto che può verificarsi: il fenomeno del burn-in, cioè quando le immagini fisse causano un’impronta visibile e persistente sullo schermo.

Questo accade perché l’OLED è composto da pixel organici che possono subire un deterioramento differenziato se esposti a lungo a immagini statiche. Per esempio, la presenza costante di elementi come la barra di navigazione o quella di stato, dove sono presenti orologio, indicatore di batteria, ricezione e così via.

C’è una semplice ma efficace tecnica per evitare che ciò accada, e dopo essere stata eliminata con la One UI 6.0 è tornata con One UI 6.1 e 6.1.1. Mi riferisco al Pixel Shift, che ogni tot secondi muove le icone presenti nella succitata barra di stato per evitare che i pixel rimangano accesi per troppo tempo e rischino di imprimere l’immagine; questo avviene in maniera impercettibile, trattandosi di uno spostamento nell’ordine di piccolissimi pixel.

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