Aggiornamento 26/03: la Polizia Nazionale ha chiesto al giudice Pedraz di sospendere temporaneamente l’ordinanza per permettere delle indagini approfondite su come il blocco avrebbe impatto sugli utenti. Trovate tutte le informazioni direttamente all’interno dell’articolo.
L’Alta Corte di Spagna, nella figura del giudice Santiago Pedraz, nelle ultime ore ha diramato una misura precauzionale nei confronti di Telegram che prevede il blocco dell’app di messaggistica istantanea all’interno dei confini nazionali. Il ban arriva in seguito alla denuncia di alcune illustri emittenti televisivi a causa dei ripetuti infrangimenti del copyright che secondo i querelanti avvengono sulla piattaforma.
La Spagna blocca Telegram, ma l’associazione consumatori insorge: “ban esagerato”
A partire da oggi, lunedì 25 marzo, Telegram è ufficialmente sospeso in Spagna dopo la denuncia di Mediaset, EGEDA, Atresmedia e Movistar Plus che sostengono che sulla piattaforma vengano ospitati regolarmente contenuti protetti da copyright. Il blocco avverrà tramite che operatori di telefonia, che hanno già provveduto ad impedire l’accesso entro i confini spagnoli su ordine del giudice, che non avendo ricevuto risposta da Telegram è stato costretto ad imporre il ban.
Telegram è il quarto servizio di messaggistica più utilizzato in Spagna e proprio per questo motivo l’associazione dei consumatori è insorta. Secondo la FACUA, infatti, il provvedimento adottato è “esagerato” e non può essere questa la soluzione alla pirateria.
“È come se chiudessero Internet perché ci sono siti che ospitano illegalmente contenuti protetti dal diritto d’autore, come se tagliassero l’intero segnale televisivo perché ci sono canali che praticano la pirateria”, ha dichiarato il segretario generale della FACUA, Rubén Sánchez.
Aggiornamento 26/03: sospeso temporaneamente il blocco
Il giudice Santiago Pedraz, su richiesta della Polizia Nazionale, ha temporaneamente sospeso il blocco di Telegram in Spagna, per consentire delle indagine approfondite che riguarderebbero anche l’impatto che tale decisione potrebbe avere sugli utenti. L’app di messaggistica istantanea, infatti, è particolarmente utilizzata nel paese iberico (circa il 19%) ed un eventuale blocco potrebbe portare a non pochi disagi per la popolazione spagnola.
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