Si vociferava che OnePlus 12 avrebbe potuto segnare un ritorno alle origini, presentandosi come l’unico smartphone al mondo ad avere una scocca in legno, ma così non è stato. Sugli scaffali è possibile trovare unicamente modelli dotati di copertura in vetro, in metallo o in plastica, con alcuni modelli più “eccentrici” che utilizzano quest’ultima per simulare l’effetto della pelle. Ma il lavoro di alcuni ricercatori potrebbe aver creato una nuova opzione inaspettata, ovvero l’utilizzo del legno trasparente come possibile nuovo trend del mercato mobile.
Il legno trasparente potrebbe rivelarsi il prossimo trend nel mondo degli smartphone
La scoperta è stata fatta dal ricercatore svedes Lars Berglund del KTH Royal Institute of Technology e dai ricercatori dell’Università del Maryland, dalla cui collaborazione sono nati studi sulla creazione e l’utilizzo del legno trasparente. Ci sono voluti anni di sperimentazione, ma il risultato finale è un materiale spesso 1 mm e in grado di far passare l’80/90% della luce naturale. Non solo: secondo i test condotti dai ricercatori, questa tipologia di legno lavorato è dieci volte più resistente del vetro e tre volte più del plexiglas.
Ma com’è possibile rendere trasparente una materia come il legno? Il processo attuato consiste nella rimozione della lignina, polimero organico responsabile della sua resistenza e rigidità e del suo colore, nonché il legante delle cellule tubolari responsabili del trasporto di acqua e sostanze nutritive; utilizzando apposito agenti chimici, è possibile rimuoverla dopodiché sostituirla con resina epossidica per conferire al legno una finitura trasparente.
Prima di assistere a smartphone in legno trasparente potrebbe volerci tempo, però, perché la ricerca indica che il processo di lavorazione è tutt’altro che ecologico; la resina adoperata è un prodotto derivato dal petrolio, anche se i team di ricerca stanno lavorando per sostituirla con tecniche più ecosostenibile, per esempio utilizzando il perossido di idrogeno trattato con radiazioni ultraviolette e polimeri derivati dalle bucce di agrumi.