Giorni fa, Richard Yu, noto per essere il CEO di Huawei e volto dei keynote, ha lanciato una frecciatina nemmeno troppo velata contro la diretta rivale Xiaomi. Durante una recente intervista, il patron si è schierato contro il competitor, affermando che non avrebbe rispettato i brevetti sulle proprietà intellettuali che regolano la cerniera dei suoi smartphone pieghevoli. L’ennesimo tassello che si aggiunge alle precedenti diatribe fra le due compagnie cinesi quando si parla di brevetti, e Xiaomi non ha tardato a rispondere.
L’ennesimo scontro fra Xiaomi e Huawei, questa volta a tema smartphone pieghevoli
“Recentemente, il signor Richard Yu ha fatto osservazioni infondate e false sulla tecnologia Keel Hinge della nostra azienda, che sono gravemente incoerenti con i fatti. Chiediamo al signor Yu di seguire le regole fondamentali di scienza e rigore e di smettere di screditare i suoi colleghi e di fuorviare il pubblico“. Questo è quanto si legge nell’articolo pubblicato da Xiaomi, in risposta alle affermazioni del CEO di Huawei secondo cui “copiano semplicemente il prodotto e vi incollano sopra il proprio nome“.
Il riferimento è alla tecnologia Keel Hinge relativa alla cerniera di Xiaomi MIX Fold 3, composta da una sistema a tripla struttura che conta 198 parti per una resistenza migliorata fino a 4 volte garantendo fino a 500.000 piegamenti. Secondo Richard Yu, la tecnologia sarebbe “sovrapponibile” a quella introdotta da Huawei su smartphone quali Mate X3 e Mate X5, mentre Xiaomi ribadisce l’indipendenza della sua feature. Il brevetto di Xiaomi avrebbe componenti aggiuntivi rispetto a quello di Huawei, che inoltre sarebbe stato reso pubblico nel giugno 2021, mesi dopo le prime dichiarazioni pubbliche di Xiaomi sulla cerniera di MIX Fold 3.
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