Google definisce Gemini come “il modello generale più capace, in grado di capire, operare e combinare in modo nativamente multimodale“. Questa nuova intelligenza artificiale, infatti, può elaborare testo, codice, audio, immagini e video con una velocità e capacità mai viste prima d’ora. Nei benchmark pubblicati, GPT-4 esce totalmente sconfitto dal confronto, ma non mancano le polemiche sul video di presentazione.
Il filmato introduttivo, infatti, mostra Gemini in azione lasciando presupporre che sia tutto realizzato in tempo reale: in realtà, non si tratta altro che di un montaggio ad arte realizzato per mostrare le potenzialità dell’intelligenza artificiale, ma la presentazione non era in real-time e non era realizzata davanti ad un pubblico reale. I tre modelli, tuttavia, si differenziano per capacità e dispositivi di riferimento.
- Gemini Nano: il modello più efficiente per le operazioni on-device
- Gemini Pro: il miglior modello in grado di eseguire facilmente un grande varietà di operazioni
- Gemini Ultra: il modello più grande e capace di eseguire operazioni di complessità particolarmente alta
Gemini, nella versione Pro, è disponibile da oggi in Bard in 137 paesi in lingua inglese, ma nelle prossime settimane arriverà anche in Europa e nel Regno Unito. La versione Nano, invece, è disponibile su Pixel 8 Pro con Android AI Core per elaborare le richieste per l’intelligenza artificiale direttamente sul dispositivo senza sfruttare il cloud e la connessione ad internet.
Aggiornamento 11/12: Google conferma che la demo è una messa in scena