Ormai l’abbiamo capito: nonostante possa sembrare un po’ di nicchia, il mercato delle mountain bike elettriche ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi tempi, soprattuto perché le persone stanno imparando ad apprezzare questo tipo di mobilità non solo per muoversi in città, ma anche per passare del tempo all’aria aperto in montagna.

E se prima il limite delle e-mountain bike era il prezzo, perché il mercato offriva alternative vendute a cirfe esorbitanti, ormai è diventato molto facile trovare MTB elettriche anche al di sotto dei 1000 euro.

Ma la KuKirin V3 costa ancora meno: il prezzo ufficiale della bicicletta elettrica è di 749.99 euro ma, tramite il box in basso, potreste acquistarla in sconto a XXX euro.

Ed è una cifra niente male considerando che si tratta di un modello molto comodo da utilizzare anche in città.

Recensione KuKirin V3: la mountain bike elettrica adatta ad ogni occasione

Unboxing e montaggio

Data la sua natura non pieghevole, la KuKirin V3 arriva con una confezione di dimensioni molto ingombranti, proprio perché la e-mountain bike sarà consegnata praticamente già montata. Le uniche cose che bisognerà fare sarà fissare il manubrio, i pedali e montare la ruota anteriore che, tra le altre cose, si può facilmente montare e smontare tramite un sistema a molla (molto simile a quello dei sellini, per intenderci).

Ad ogni modo, una volta fissati tutti i componenti, la bicicletta sarà immediatamente pronta per il primo utilizzo, anche se il mio consiglio è quello di assicurarsi che le ruote siano gonfie alla giusta pressione, utilizzando un manometro.

Caratteristiche tecniche – KuKirin V3

• Potenza motore: 350W (di tipo brushless);
• Velocità massima: limitata a 25 km/h;
• Batteria: rimovibile da 36v e 15 Ah;
• Pneumatici: 27.5 pollici;
• Tre modalità di guida;
• Luce anteriore: LED;
• Telaio: lega d’alluminio;
• Peso bici: 24.9 kg;
• Peso supportato: 120 Kg;
• Freno a disco: anteriore/posteriore;
• Dimensioni da aperta: 187 x 58 x 110 cm.

Design e materiali

Il design della KuKirin V3 non si allontana da quello tipico della categoria, ad eccezione di un piccolo particolare: posteriormente arriva con un portapacchi (scelta che io trovo comodissima). Non è una bicicletta pieghevole, tutto il telaio è realizzato in lega d’alluminio, ha un peso di circa 25 Kg ed è disponibile in un’unica colorazione molto piacevole, arricchita da una serie di dettagli in arancione della stessa tonalità che abbiamo visto con la KuKirin V2 (qui la recensione).

Fortunatamente però, al contrario di gran parte delle e-mountain bike, nella KuKirin V3 la centralina per la gestione del controllo elettronico non è stata posizionata esternamente al telaio, cosa che non si può dire per il pacco batteria che è estraibile ma è esterno e decisamente ingombrante.

Ammetto di non essere un fan di questa soluzione, anche perché l’aspetto è quantomeno goffo e toglie spazio ad un eventuale porta borraccia, è pur vero però che questo tipo di soluzione rende l’estrazione della batteria semplicissima e molto veloce: basterà utilizzare la chiave che esce in confezione e disconnettere tutta la sezione.

Il computer di bordo è il tipico EN06, un modello non proprio nuovissimo che abbiamo già visto su modelli prodotti da diversi brand, e del quale continuo ad avere lo stesso parere: non è tra i più belli ed avanzati in circolazione, ma permette di tenere sotto controllo praticamente tutte le informazioni più importanti relative alla propria “pedalata” ed è uno di quei modelli che si vedono bene sotto la luce del sole, anche quando ci si trova in condizioni di luce diretta.

Sull’altro estremo del manubrio, poi, è presente un acceleratore: ricordiamolo, non è possibile utilizzarlo in Italia, ed il mio consiglio è quello di disconnettere il cavo posizionato proprio poco più avanti.

Anteriormente, la KuKirin V3 integra un sistema di ammortizzazione a doppia forcella meccanica, che per chiunque non sia abituato a guidare una mountain bike potrebbe sembrare forse un po’ troppo duro, ma che effettivamente ho trovato in linea con la tipologia di bicicletta. Peccato per il posteriore, in cui l’azienda non ha integrato alcun ammortizzatore (né nella struttura né nella sella): date le ruote sottili, le vibrazioni e gli urti dovuti ai fossi si sentono parecchio, nonostante la sella sia di buona qualità e ben imbottita.

Buoni i pneumatici CST All Terrains da 27.5 pollici che seppure non siano a prova di foratura, nei nostri test sono sembrati piuttosto resistenti: il grande diametro li rende ottimi soprattutto per gite in montagna e negli sterrati, oltre che in città.

Motore, cambio e freni

La KuKirin V3 arriva in Italia con un motore da 350w in grado di garantire una potenza di picco di 500w e limitato ad una velocità massima di 25 Km/h. Si potrebbe sbloccare, arrivando addirittura a 40 Km/h, ma noi non l’abbiamo fatto perché – ricordiamolo – è una procedura illegale se si vuole circolare nelle strade pubbliche in Italia.

Quindi, sì, se si eliminasse l’acceleratore (che non solo si può disconnettere, ma si può totalmente smontare) la KuKirin V3 sarebbe perfettamente in regola con tutte le normative italiane in vigore.

Ora, tutto sommato quello della KuKirin V3 è un buon motore, non è di certo tra i più scattanti che ho avuto modo di provare in questi mesi, ma è un grado di dare supporto anche in salite intorno ai 10/15 gradi di pendenza e, soprattutto, è in grado di supportare un peso massimo di 120 Kg, quindi maggiore ai tipici 100 Kg massimi gestiti da questa tipologia di bicicletta.

Va detto però, che vuoi per le limitazioni di legge, vuoi proprio per ottimizzare il consumo energetico, è come se è che è come se l’azienda avesse configurato motore e batteria in modo da dare più velocità sul lungo che in partenza: questo vuol dire che qualora vi troviate in particolari situazioni, tipo in una salita molto ripida e non con la marcia giusta, potreste avere qualche problemino a partire.

Buono il solito cambio Shmano a 7 rapporti, che si gestisce tramite due selettori a scatto posizionati in prossimità delle manopole e che è protetto anche da una struttura rigida che si può decidere se montare o meno in fase di assemblaggio. Il cambio è preciso, veloce e non mi ha dato alcun problema relativo alla necessità di essere regolato una volta montata la bici.

Va detto però che a mio parere, per una bicicletta del genere, 7 rapporti sono troppo pochi. Per una mountain bike elettrica, che ha comunque anche un motore della giusta potenza, avrei preferito vedere un cambio a 21 rapporti.

I freni sono più che adeguati al tipo di utilizzo che si potrebbe fare con la bici: sono a disco e di tipo meccanico, ma dopo aver assemblato la bicicletta ho dovuto regolarli perché la frenata mi è sembrata un po’ troppo lunga. Nulla di complesso comunque, e dopo una leggera regolazione del freno posteriore tutto il sistema frenante si è dimostrato di buona qualità.

La prova su strada

Ho provato la KuKirin V3 perlopiù in percorsi cittadini, con qualche piccolo sterrato ma non ho avuto la possibilità di andarci in montagna, e va sempre ricordato che prima di salire in sella è importante tenere a mente un particolare: in quanto mountain bike, è importante gonfiare i pneumatici alla pressione più adatta per il tipo di utilizzo che se ne farà. Per il mio stile di guida (e di divertimento) sono da sempre un tipo più da fat bike che da mountain bike, ma devo ammettere che una volta trovata la giusta pressione per le strade di Avellino, mi sono divertito abbastanza con questa bici.

Nonostante ci si debba abituare a sentire qualsiasi urto e vibrazione, soprattutto nel posteriore, ho trovato la KuKirin V3 una bici elettrica ben bilanciata, con una buona postura di guida, un motore potente il giusto e con un buon sistema di ammortizzazione anteriore che, assieme al tubo centrale, fa il massimo che può fare nell’assorbire tutte le vibrazioni.

Vero è però, che mi sarebbe piaciuto vedere anche un ammortezzatore posteriore, se non proprio nel telaio quantomeno nella sella ma, probabilmente, sarebbe stato un “di più” che avrebbe fatto lievitare il prezzo e snaturata la natura da mountain bike della KuKirin V3.

Va detto infine che anche su terreni accidentati, la KuKirin V3 è una bicicletta elettrica molto silenziosa e questo è dovuto non solo alle plastiche e alla rigidità del telaio, ma anche al pacco batteria che non emette nessuno scricchiolio. L’unico rumore un po’ più fastidioso potrebbe venire dai parafango, che è importante montare all’altezza giusta e fissare saldamente al telaio.

Autonomia della batteria

La batteria della KuKirin V3 è una 36v a 15 Ah, con la quale, nei miei test, sono riuscito a percorrere circa 55/60 Km in modalità con una pedalata assistita variabile, e poco più di 35 Km in modalità elettrica. E nonostante sia comunque un buon traguardo, soprattutto considerando i saliscendi di Avellino, è una performance piuttosto distante dai 90 Km dichiarati dall’azienda (valutati però alla minima potenza di assistenza alla pedalata).

I tempi di ricarica sono poi piuttosto lunghi: per una carica completa, dallo 0% al 100%, potrebbero volerci circa 7 ore ore e mezzo con il caricabatterie incluso nella confezione.

Prezzo di vendita e considerazioni

Il prezzo di vendita ufficiale della KuKirin V3 è di 749.99 euro ma, tramite il box in basso, potreste acquistarla in sconto a 699,00 euro. Ed è una cifra molto interessante non solo se paragonata alla qualità del prodotto, ma soprattutto considerando la media del mercato che negli ultimi mesi sembra essere impazzita verso il rialzo.

La KuKirin V3 è una delle e-mountain bike più economiche del mercato. Non è tra i miei modelli preferiti, ma solo per una questione di tipologia e sì, per mantenere il prezzo contenuto l’azienda ha dovuto cedere a qualche compromesso.

Va detto però che la conformazione del suo telaio, le caratteristiche del suo motore e la presenza del portapacchi la rendono una buona scelta anche per gli spostamenti cittadini e per tutti quelli che, come me, non sono amanti delle MTB ma ne sono sempre stati incuriositi.

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