A causa delle difficile condizioni che continuano ad affliggere l’economia, la prima metà del 2023 ha subito un calo annuale del -28% nelle vendite di smartphone in Italia. Nei primi sei mesi dell’anno, nella nazione si sono venduti meno di 5 milioni di telefoni, con risultati peggiori delle altre nazioni. La media dell’Europa si è stabilita sul -19% (-20% se si considera solo quella occidentale), ma in Italia il calo è superiore rispetto al -26% della Spagna, al -20% Germania e al -17% della Francia.
In Italia si continuano a vendere meno smartphone degli anni passati: ecco i risultati
Un calo così incisivo è ovviamente da attribuire alle complesse e spinose condizioni macroeconomiche, fra l’inflazione galoppante e la conseguente sfiducia dei consumatori. Anche a fronte di queste difficoltà, l’Italia è un paese molto importante per alcune aziende, soprattutto per il gruppo OPPO (che comprende anche OnePlus e Realme), che nella nostra nazione ha raddoppiato la sua quota di mercato rispetto a quella negli altri paesi principali del continente. Bisogna comunque considerare che fra questi ci sono la Germania, dove ha subito il ban dagli scaffali, e la Francia, da cui ha scelto di andarsene, in ambo i casi a causa della diatriba legale con Nokia.
Nella prima metà del 2023, il gruppo OPPO ha ottenuto l’11% in Italia, numeri che sono oltre il doppio rispetto a quelli ottenuti in Regno Unito, Francia e Germania. Nonostante ciò, è comunque un calo rispetto allo scorso anno, quando nella prima metà del 2022 le aziende di OPPO avevano nelle loro mani il 17% del mercato italiano, ponendosi come la principale entità cinese nel Belpaese.
Nel 2023 è arrivato nuovamente il sorpasso del gruppo Xiaomi (comprensivo di Redmi e POCO), stabilitasi al 16% del nostro settore telefonico con un aumento del +2%. Secondo i dati di Counterpoint Research, questa tendenza è da attribuire alla forte importanza data al mondo low-cost: in Italia, gli smartphone sotto i 200$ rappresentano quasi il 50% delle vendite. In questa fascia di prezzo, il gruppo OPPO è calata del -40%, anche a fronte del minor numero di modelli low-cost disponibili rispetto al catalogo Redmi di Xiaomi, dentro cui si trovano 7 dei modelli più venduti in questa frangia.
Se già in Germania e Francia la sua posizione è compromessa, perdere terreno in Italia potrebbe essere un brutto colpo per la presenza nel mercato europeo di OPPO. Oggi come non mai, i produttori si stanno accorgendo che è vitale investire nei prodotti premium, le cui vendite salgono nonostante la crisi, ma OPPO fatica in tal senso, come dimostra il fatto che i suoi pieghevoli di punta e la serie Find X non vengano commercializzati fuori dalla Cina.
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