Addio Android: il nuovo HarmonyOS NEXT di Huawei sta arrivando

huawei harmonyos next
Crediti: WHYLAB

Aggiornamento 14/11: in rete sono tornati a circolare rumor su HarmonyOS NEXT, il nuovo sistema operativo proprietario di Huawei che stando alle indiscrezioni sarebbe in procinto di essere lanciato ufficialmente. Trovate tutti i dettagli all’interno dell’articolo.

Alla Huawei Developer Conference 2023 c’è stata non soltanto la presentazione ufficiale di HarmonyOS 4.0, ma anche e soprattutto di HarmonyOS NEXT. Certo, la 4.0 rappresenta l’ultima versione disponibile al pubblico del firmware sviluppato da Huawei post-ban americano, ma alla conferenze annuale per gli sviluppatori è stato mostrato quello che di fatto è il vero sistema operativo proprietario di Huawei.

Huawei mostra l’esistenza di HarmonyOS NEXT, l’OS senza la presenza di Android

Per quanto non sia stato presentato in pompa magna al pubblico, giornalisti e addetti ai lavori che erano presenti alla HDC 2023 hanno avuto modo di provare con mano HarmonyOS NEXT. Il perché si chiami “NEXT” non è dato saperlo ufficialmente, ma l’impressione è che Huawei si stia preparando a dire addio ad Android. Quando venne presentato nel 2019, HarmonyOS venne criticato perché venne proposto al pubblico come un OS alternativo ad Android, quando in realtà sotto al cofano Android è comunque presente.

La versione che conosciamo di HarmonyOS è infatti un sistema multi-kernel, che si adatta in base al dispositivo su cui deve girare. Quando si tratta di dispositivi IoT, il kernel utilizzato è quello proprietario di LiteOS, mentre su smartphone e tablet viene usato il kernel Linux che gira sulla versione AOSP di Android, cioè quella nuda e cruda priva dei servizi Google (che Huawei non può più utilizzare causa ban).

In realtà, esiste un sistema operativo proprietario di Huawei slegato da Android: si chiama OpenHarmony (o anche Embedded Harmony), ma non viene utilizzato su smartphone, tablet e smartwatch Huawei. Il motivo è presto detto: nonostante il ban USA impedisca di installare il Google Play Store, girare su Android AOSP significa poter installare qualsiasi file APK come un normale dispositivo Android.

Ed è qui che arriviamo ad HarmonyOS NEXT, quello che potrebbe rappresentare il prossimo passo di Huawei verso un ecosistema che abbandoni il mondo Android. Questo perché è un firmware basato su OpenHarmony, pertanto perde quella base AOSP e quindi non può far girare i file APK, come mostra il messaggio d’errore in questa foto:

huawei harmonyos next
Crediti: WHYLAB

La parte interessante è quella relativa ai dispositivi su cui è stato fatto provare alla conferenza, cioè Huawei Mate 40 Pro e MatePad Pro 12.6″ 2021, non propriamente i modelli più recenti delle rispettive serie. Ma visto che entrambi sono basati su SoC Kirin 9000, è altamente probabile che lo sviluppo di OpenHarmony e quindi di HarmonyOS NEXT sia stato effettuato in ottica Kirin, probabilmente per la maggiore difficoltà di svilupparlo su SoC di terze parti come quelli di Qualcomm e MediaTek.

Secondo Zhu Yonggang, presidente di Huawei Terminal Cloud Services, nel 2024 ci saranno 100 milioni di dispositivi con HarmonyOS NEXT, un’affermazione che viene da ricollegare alla recente notizia che vedrebbe Huawei star lavorando per il ritorno dei chip Kirin nel futuro prossimo. Dopo anni di stasi, le vendite si stanno risollevando, e la compagnia potrebbe prendere la palla al balzo per rilasciare pubblicamente HarmonyOS NEXT su smartphone e tablet e staccarsi da Android, perlomeno in Cina.

Aggiornamento 14/11: HarmonyOS NEXT è sempre più vicino

HarmonyOS NEXT
Crediti: Huawei

In rete sono tornate a circolare nuove indiscrezioni su HarmonyOS NEXT, la prossima versione del sistema operativo proprietario di Huawei che dirà definitivamente addio al supporto per le app Android. I rumor emersi online in questi giorni suggeriscono che la compagnia cinese abbia accelerato lo sviluppo del nuovo OS, cercando talenti da aggiungere al team tramite la piattaforma di reclutamento Zhilian.

Il debutto del nuovo sistema operativo mobile, quindi, potrebbe effettivamente avvenire durante il prossimo anno, anche se ci sono ancora diversi dubbi su quali smartphone saranno equipaggiati con l’inedito OS proprietario.

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