TSMC dietro a Samsung: fa quasi strano leggerlo, dopo che da diversi anni il chipmaker taiwanese è solito avere una posizione di leadership ai danni della rivale sud-coreana. Lo abbiamo visto con Qualcomm, che dopo il flop di Samsung dello Snapdragon 8 Gen 1 ha preferito far produrre i suoi SoC successivi dalle fabbriche di TSMC. Ma in vista della prossima generazione a 3 nm, fonti interne alla catena di produzione affermano che la situazione si sarebbe apparentemente ribaltata.
Samsung batte TSMC: il suo vantaggio tecnologico si fa sentire nei chip a 3 nm
Partiamo col dire che, nel 2022, Samsung è stata la prima a dar via alla produzione a 3 nm, battendo sulle tempistiche TSMC e fornendo alle prime aziende che ne hanno potuto beneficiare (in primis il mercato ASIC). Come riporta alcuni insider su Twitter, i tassi di rendimento a 3 nm sarebbero del 65/73% per Samsung e del 55% per TSMC, dove invece quello a 4 nm è all’80% per TSMC e 75% per stessa ammissione di Samsung. Questo significa che, allo stato attuale, il 60% dei chip 3 nm stampati da Samsung è utilizzabile, mentre per TSMC la quota scende del 5%.
Samsung è riuscita a migliorarsi e potenzialmente superare la competizione grazie alla tecnologia GAAFET (gate-all-around field-effect), in cui i transistor hanno il gate (che controlla il passaggio di elettroni) che circonda il canale (il conduttore fra ingresso e uscita del transistor). Rispetto alla tecnologia FinFET, questa tridimensionalità permette la miniaturizzazione necessaria per produrre chip a 3 nm, anche se bisogna fare sempre attenzione alle bugie del marketing.
Oltre a Samsung, anche Intel sta facendo lo stesso, che utilizzerà la sua tecnologia RibbonFET (cambia il nome, ma il senso è lo stesso) per produrre a 1,8 e 2 nanometri. Al contrario, i chip a 3 nm di TSMC saranno ancora di tipo FinFET, tecnologia che strutturalmente si sposa peggio con chip così piccoli e che quindi la starebbe svantaggiando nei confronti dei competitor. Nonostante il vantaggio di Samsung, nel mercato consumer sarà comunque TSMC la prima a introdurre i microchip a 3 nm, il cui esordio è atteso a bordo dei futuri tablet e PC Apple. Se invece si parla di Qualcomm, la situazione è ancora ambigua, ma la serie Galaxy S24 potrebbe spostare gli equilibri.