Probabilmente il nome Merck Group non vi dirà molto: è una multinazionale di stampo chimico e farmaceutico, ma allo stesso tempo è anche il grande produttore mondiale di cristalli liquidi. Solitamente, quando si parla di schermi LCD ci vengono in mente compagnie come Samsung, LG e BOE, ma la verità è che tutte queste hanno bisogno dei materiali chiave necessari per costruire questo tipo di display. Ma cosa succede quando un’azienda come Merck decide di interromperne lo sviluppo?
Gli schermi LCD stanno per diventare un ricordo: ecco le motivazioni dell’industria
Agli occhi di molti appassionati tecnologici, la storia degli schermi LCD è come se si fosse già conclusa, dato il proliferare dei pannelli OLED nella scena mainstream. La verità è che ancora oggi moltissimi prodotti sono muniti di schermi LCD, specialmente quando si parla di oggetti elettronici piccoli e/o economici. Ci vorrà ancora tempo prima di vederli scomparire del tutto, ma il gruppo Merck ha confermato questa tendenza. Come riporta l’analista di settore Bob Rikes dalla Display Week, il più grande fornitore di cristalli liquidi al mondo ha dichiarato che “non c’è alcun interesse da parte dei clienti”, e questo significa che non c’è alcun interesse nello sviluppare ulteriormente la tecnologia. Questo significa che non vedremo più schermi LCD nei prossimi anni?
Assolutamente no: sono così economici rispetto agli OLED che molti produttori continueranno a usarli per TV, elettrodomestici e così via, ma gli schermi LCD del futuro saranno praticamente identici a quelli attuali, con pregi e difetti che ne conseguono. Al contrario, produttori come Merck percorreranno altre strade, per esempio quelle che portano alle tecnologie MicroLED, Mini LED, QD-OLED.
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