Negli ultimi dodici mesi, forse anche qualcosina in più in realtà, tra i miei personali brand preferiti ho lasciato ampio spazio a realme, azienda che in questi ultimi anni ha avuto una crescita fortissima sul mercato non solo in termini numerici di fatturato o di quantità di prodotti presentati e messi in vendita, ma proprio come qualità dei suoi prodotti, diventati un punto di riferimento in più di una fascia di mercato, dalla più economica alla più costosa.
Questo per dirvi provo sempre con forte entusiasmo i prodotti dell’azienda cinese: l’ultimo arrivato nella fascia medio alta del mercato è il nuovo realme 11 Pro+ 5G, il quale sembra avere tutte le carte in regola per fare bene. Stavolta, però, non è tutto oro quel che luccica.
Indice
Recensione realme 11 Pro+ 5G
Design e Materiali
Una cosa, in tutto ciò, è certa: sul fronte relativo la costruzione ed il design davvero non si può dir nulla a realme, soprattutto per la cura avuta nella scelta dei materiali. Il nuovo realme 11 Pro+ 5G, infatti, arriva con una back cover in pelle nella colorazione Oasis Green, estremamente raffinata e davvero piacevole al tocco. Il peso di questa versione sale di circa 6 grammi rispetto la versione nera in plastica che invece pesa 183 grammi, contro i 189 della versione in pelle.
Tralasciato questo aspetto ciò che non passa inosservata è quella lieve trama centrale in plastica che interrompe la back cover ma soprattutto le finte cuciture della pelle che danno un tocco di classe, in quanto viste ad una certa distanza sembrano proprio essere reali e non solo una texture. Il camera bump è collocato in posizione centrale, sporge un po’ più del solito ma visto l’hardware integrato al suo interno si può sicuramente chiudere un occhio.
Visto frontalmente, invece, il realme 11 Pro+ 5G non si distingue quasi in alcun modo dai modelli precedenti già in commercio della stessa azienda; possiede come ormai consuetudine i due bordi curvi laterali che ho trovato comodi nell’impugnatura, seppur la back cover in pelle favorisca un grip maggiore rispetto ad altre soluzioni già sul mercato. Le cornici dello schermo non sono tra le più ottimizzate, ma ad onor del vero in questa fascia di prezzo è tra i dispositivi con il design più interessante che io abbia provato: e ok, probabilmente non tutti sarete d’accordo con me, ma forse impugnando lo smartphone cambiereste anche voi idea.
La dotazione dei tasti è la solita con il bilanciere del volume sul lato destro insieme al tasto power; gli ingressi previsti sono quello per la SIM in basso, accanto al primo microfono, lo speaker, ed il connettore USB-C. Sulla parte superiore c’è l’altro speaker insieme al secondo microfono. In quanto a certificazioni lo smartphone ne è sprovvisto, dunque non vi suggerirei di immergerlo sott’acqua anche per salvaguardare la bella finitura in pelle.
Per i sistemi di sicurezza e sblocco, invece, l’azienda ha previsto la presenza di un fingerprint ID sotto il display: il posizionamento molto in basso l’ho trovato comodo, di conseguenza l’esperienza d’uso è stata positiva con pochissimi tentativi di sblocco falliti ed una precisione molto alta.
Display
Il display, invece, è la solita conferma di sempre; lo sapete che realme non mi ha mai deluso sul fronte display, e anche questo realme 11 Pro+ 5G, di fatto, fa bene in questo ambito. Lo schermo di cui è dotato possiede una diagonale pari a 6.7″ pollici di tipo OLED con risoluzione FullHD+ e velocità di aggiornamento dinamica fino a 120Hz; come consuetudine anche le frequenze PWM Dimming sono superiori la media, con valori che raggiungono i 2160Hz.
Sui prodotti realme più di ogni altro nella stessa categoria i valori tecnici rispecchiano poi i risultati pratici nella realtà: lo schermo di questo realme 11 Pro+ 5G è estremamente luminoso e adatto anche agli usi più wild, sotto la forte esposizione solare. I colori sono fedeli alla realtà, c’è una bella calibrazione ma con poche possibilità di personalizzazione; per intederci ci sono quattro preset predefiniti tra cui orientarsi, ma non potete calibrare i singoli colori manualmente, fortunatamente non sarà necessario.
Presenti anche compatibilità con Dolby Atmos e HDR10 e 10+, ed ovviamente inutile dire che non mancano le certificazioni Widevine L1 per lo streaming in alta risoluzione. A tal proposito capita sporadicamente che alcuni dispositivi di realme non supportino Netflix, nel senso che non risulta essere scaricabile l’app dal Play Store; una volta aggirato il problema tramite APK o Marketplace alternativi, però, lo smartphone supporta tutti gli standard video prima evidenziati.
Hardware e Performance
Confermata la fiducia a Mediatek per la fornitura dei SoC anche di questo nuovo realme 11 Pro+ 5G; l’azienda cinese, infatti, ha puntato tutto sul nuovo Dimensity 7050, nuovo arrivo sul mercato delle CPU Mobile, che approda per la prima volta in esclusiva proprio sui due nuovi modelli di realme, questo e il realme 11 Pro 5G, smartphone che differisce su pochissimi aspetti tecnici rispetto questa versione “Plus”, ma non di certo in ambito prestazioni.
Ad ogni modo il processore in oggetto è realizzato con un processo produttivo a 6nm ed è ovviamente Octa-Core, con 2 core Cortex-A78 da 2600 MHz e 6 core Cortex-A55 da 2000 MHz. La memoria RAM da 12GB di tipo LPDDR5 è la vera chicca, soprattutto se considerate la possibilità di espansione dinamica della RAM con ulteriori 12GB via software; lo storage, invece, è da ben 512GB purtroppo non espandibile.
Se vi è capitato di provare un realme di vecchia generazione (come il realme 10 Pro+ ma anche lo stesso Realme 9 Pro+) potrei tranquillamente affermare che non noterete differenze in termini di prestazioni e utilizzo; se non numericamente parlando, dove il salto generazionale si vede palesemente in tutti i benchmark effettuati, realme 11 Pro+ 5G si comporta alla stregua dei precedenti modelli. Nell’uso di ogni giorno va bene, al pari quasi di smartphone di fascia più alta, seppur sporadicamente non manchino dei micro-lag nell’interfaccia che ho fatto fatica a spiegarmi, perchè non mi era mai successo altri smartphone dell’azienda (se non nei modelli estremamente economici).
Il gaming con i titoli anche pesanti non mette assolutamente in difficoltà il nuovo smartphone di realme che, anche in condizioni di forte stress ed utilizzo intenso, mai ha mostrato difficoltà nella gestione delle temperature che restano sempre nella media e, in caso di lievi aumenti, scendono piuttosto rapidamente.
Non manca, inoltre, il supporto all’NFC per i pagamenti cardless, la compatibilità con il Bluetooth 5.3, il Wi-Fi 6 e, ovviamente, la rete 5G. Perdiamo, in questa nuova generazione, il connettore da 3.5mm per le cuffie cablate. Buoni invece gli altoparlanti stereo che questa volta sembrano anche essere ben equalizzati senza predominanza di frequenze alte e medie.
Software
In quanto a software, realme 11 Pro+ arriva sul mercato animato da Android 13 e la Realme UI 4.0. Si tratta di un’interfaccia grafica estremamente fluida, come le precedenti d’altronde, che ha portato una ventata di aria fresca rispetto al passato; non è tuttavia questo il primo smartphone ad utilizzare nativamente il software, che già si era visto sul 10 Pro+ dello scorso anno. L’interfaccia grafica, seppur il restyling sia stato minimo, l’ho trovata ancor più piacevole e se già prima rientrava di diritto tra le mie preferite, adesso è senz’altro la prediletta assoluta.
Ha però un grandissimo difetto che realme, anzichè correggere, sembra peggiorare di generazione in generazione: forse a causa di qualche partnership con software house e sviluppatori vari, o probabilmente per semplice “product placement”, realme 11 Pro+ arriva con a bordo circa una 20ina di applicazioni preinstallate, di cui almeno 20 giochi di dubbio gusto e provenienza che mi hanno fatto perdere almeno 20 minuti per disinstallarli tutti (avrei potuto lasciarli, sì… forse sono pazzo, lo riconosco!). Ma insomma, realme… lasciamo queste cose a brand secondari, con dei prodotti di questo livello è un peccato “rovinarsi” l’immagine così. Altra nota: ho trovato installato, oltre il Play Store, anche un App Market alternativo di cui non conoscevo l’esistenza e che francamente funziona benissimo (Netflix, che non ho trovato sul Play Store, l’ho scaricato ed installato in modo più veloce e meno invasivo dello store di Google, eccezionale!).
Fotocamera
L’ambito nel quale i produttori di smartphone si concentrano, al giorno d’oggi, è principalmente quello fotografico: ormai avere uno smartphone in tasca in grado di fare delle buone foto è diventato l’interesse primario, e questo i vari brand lo sanno. Realme, con questo modello, ha portato un grosso update sulla lente primaria che è da 200MP, con un sensore più grande, 1/1.4 pollici con apertura f/1.69 e stabilizzazione ottica. Le altre due lenti, invece, sono un po’ più di basso profilo: soli 8MP per la lente Ultra-Wide e 2MP per la lente Macro. Sul fronte, invece, l’azienda ha cavalcato l’onda con un sensore da 32MP prodotto da Sony, l’IMX615, già visto sui top di gamma precedenti di Realme e OnePlus.
Le immagini realizzate con la fotocamera principale sfruttano tutti e 200 i megapixel del sensore e l’apertura dell’ottica: in questo modo gli scatti appaiono ben bilanciati, con una buona gestione della gamma dinamica e ricchi di dettaglio. L’alta risoluzione genera scatti buoni anche con zoom fino a 3x ma, in questo caso, non aspettatevi crop da primo della classe. Anche negli scatti notturni la fotocamera principale del realme 11 Pro+ si comporta piuttosto bene, ed è in grado di realizzare fotografie con un buon dettaglio, con poco rumore ed una buona definizione; la modalità notturna si attiva in automatico al calare del sole ed impiega un paio di secondi per produrre uno scatto adeguatamente ottimizzato.
Le cose cambiano, purtoppo, quando si utilizza la fotocamera grandangolare, in grado di realizzare delle foto di qualità alta principalmente di giorno. In ogni caso il divario con la principale è notevole, ed ancora non mi capacito sul perchè produttori del calibro di realme decidano di intraprendere queste strade. Cambia, infatti, non solo la definizione ma anche il bilanciamento del colore; tuttavia con il buon software fotografico di realme le piccole indecisioni vengono corrette in automatico subito dopo lo scatto fotografico.
Nella media la fotocamera frontale da 32 megapixel, niente male i video anche se rimane la limitazione già vista sui modelli precedenti, ovvero l’impossibilità di registrare video in 4K e 1080p 60fps con la lente grandangolare. Il suggerimento, dunque, è quello di utilizzare la lente primaria in FullHD a 60fps con stabilizzazione ottica, o al limite impostare sempre i 30fps cosi da non avere discrepanze tra i video registrati con la lente ultra-wide e quelli registrati con lente primaria.
Autonomia
L’enorme batteria da 5000 mAh poi, garantisce al realme 11 Pro+ un’autonomia davvero eccellente. Nonostante la giovane età del SoC di Mediatek, l’ho trovato sia bilanciato in termini di efficienza energetica sia in termini di gestione delle temperature con la possibilità, in alcuni scenari, di far raggiungere due giorni di autonomia senza troppi intoppi agli utenti più tradizionali e meno esigenti. In caso lo stressiate e ci lavoriate con intensità, non andrete mai al di sotto di una giornata intera di utilizzo.
Ottima poi la presenza della ricarica rapida a 100w (0-100% in soli 27minuti) , aspetto sul quale l’azienda cinese rimane tra i migliori produttori in assoluto in termini di investimenti ed innovazione, ma purtroppo come la precedente generazione rimane assente la ricarica wireless, nonostante la fascia di prezzo.
Prezzo e Considerazioni
realme 11 Pro+ 5G con 12GB+512GB al prezzo di 519,99 € (con offerta di lancio a 469,99 €). La cura dei dettagli, ancora una volta, fa da padrona in uno smartphone di questo tipo: gran bel design, ottimi i materiali di costruzione ma non solo, un display da primo della classe e una batteria infinita sono tra i suoi punti di forza principali. Tra quelli secondari possiamo metterci sicuramente la fotocamera, e l’hardware che nonostante tutto e nonostante la sua giovane età, funziona bene senza difficoltà e tentennamenti. Unico appunto a realme: mi raccomando con il software, meno bloatware non potranno che fare piacere a me, e tutti gli utenti che acquistano i vostri prodotti.
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