Probabilmente non avrete mai sentito parlare di Akko, ma chiunque sia appassionato di tastiere meccaniche potrebbe trovare in questo brand una sorta di ancora di salvezza dall’oceano di prodotti che hanno invaso il mercato a prezzi esorbitanti. Perché se da ormai qualche tempo questo particolare segmento è tornato alla ribalta, è indubbio che la stragrande maggioranza dei modelli di buona qualità costino davvero tanto.
Ebbene, Akko (un brand Cinese con sede a Shenzen) con i suoi prodotti sta cercando di mettere a disposizione di tutti delle ottime tastiere meccaniche, vendute a prezzi più abbordabili, che vende anche in edizioni speciali a tema manga: noi abbiamo avuto modo di provare la Akko 5075B Plus in versione Naruto Uzumaki e Dragon Ball Super Goku (una classica Gasket Mount meccanica wireless) e la Akko 5108B Demon Slayer (una meccanica wireless con struttura Tray Mount).
Indice
Recensione Akko 5075B Plus Naruto e Dragon Ball + Akko 5108B Demon Slayer: oltre i manga c’è di più
Design e caratteristiche
In tutta sostanza, eccetto le personalizzazioni grafiche di Naruto e Dragon Ball, le “tipologie” di tastiera che abbiamo avuto modo di provare sono due: quelle appena citate sono un modello wireless con struttura Gasket Mount e sono totalmente prive di tastierino numerico, Del, PgUp, PdDn, End e Home che solitamente troviamo nell’isola sopra le frecce. Hanno però i tasti funzione F1-F12 ed in alto a destra dispongono di una manopola per la gestione del volume realizzata in metallo, personalizzata a sua volta a tema Dragon Ball o Naruto.
Il secondo modello che abbiamo ricevuto in prova invece, è sempre una tastiera meccanica wireless, ma con struttura Tray Mount ed un layout al 100%: questo vuol dire che dispone di tutti i tasti che non sono disponibili nelle due Gasket Mount classiche.
In entrambi i modelli sono presenti diversi keycap sostitutivi, che arrivano assieme a delle pinzette utili non solo per la loro sostituzione, ma anche per quella degli switch. La più grande delle tre dispone di 108 tasti e di un layout di tipo tradizionale, mentre per le più piccole c’è un po’ da farci l’abitudine e, visto il posizionamento diverso dal solito di alcuni tasti. Il layout è ANSI con tasti US, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti.
In tutti i modelli i keycap sono realizzati in PBT double-shot, che è tra i materiali più resistenti sia per la solidità che per la qualità della stampa, mentre c’è un’importante differenza per quanto riguarda i profili dei tasti: se il modello Demon Slayer ha un profilo JDA, i due più compatti di Dragon Ball e Naruto hanno tasti con profilo ASA.
E se il primo è un profilo piuttosto conosciuto, sono convinto che non tutti avranno mai sentito quello “ASA”, ed il motivo è semplice: si tratta di un profilo proprietario di AKKO nel quale i progettisti hanno utilizzato la stessa altezza del profilo OEM ma con una maggiore sfericità dei tasti.
Anche gli switch sono diversi tra i due modelli. Il modello Demon Slayer ha degli switch Akko CS Crystal, mentre i due più compatti di Dragon Ball e Naruto hanno degli Akko CS Silver Switch. E anche qui ci sono delle differenze: in tutta sostanza gli switch “Silver” sono meccanici a 5 pin di tipo lineare ed hanno una forza di attuazione di 43 ± 5 gf, una distanza di attuazione di appena 1.0 ± 0.5 mm e una corsa totale di 3.0 ± 0.3 mm, mentre i “Silver” hanno la medesima forza di attenuazione ma la distanza di attenuazione passa a 1.6 ± 0.3 mm e la corsa totale è di 4.0 ± 0.5 mm. Qual’è la configurazione migliore? Personalmente preferisco i “Silver”, ma soprattutto in questi casi la cosa è molto personale.
Ad ogni modo, in entrambi i casi si tratta di configurazioni molto piacevoli da utilizzare, con un rumore deciso ma piacevole (che si sente sia voluto) ed entrambi i modelli sono dotati di uno stelo con paratie anti-polvere. A dirla tutta, personalmente immagino la tastiera più grande più adatta a chi punta solo sul gaming, mentre le altre due possono essere la scelta giusta per chi vuole sì utilizzarle per il gioco, ma anche per il lavoro.
Nella media gli stabilizzatori di tutte le tastiere, che sono fissati alla piastra, non traballano più di tanto e sono già lubrificati di fabbrica, ma sono un po’ più rumorosi della media di questi dispositivi. Nel tasto spazio inoltre, le tastiere di Dragon Ball e Naruto sono dotate di una serie di inserti in schiuma che separano dli stabilizzatori dallo switch centrale, che hanno lo scopo di ridurre ulteriormente il rumore emesso in fase di digitazione.
Ogni slot è dotato di un LED a se stante che è orientato verso nord ma, considerando che i tasti in PCB non sono shine-through effettivamente si tratta di una caratteristica utile fino a un certo punto che, a dirla tutta, ci è risultata un po’ più blanda di quello che ci saremmo aspettati.
Infine, un plauso ad Akko per la scocca, che è in plastica ABS ed è di ottima fattura e nel modello più piccolo include due LED RGB laterali che hanno ovviamente uno scopo meramente estetico.
Infine lato connettività tutte e tre le tastiere possono essere connesse in tre modalità: cablata tramite un cavo USB-C, via Bluetooth 5.0 o via Wi-Fi 2.4 GHz grazie all’apposito dongle incluso in confezione. Qualora si connettessero con il cavo o con il dongle, il polling rate ed il tempo di latenza saranno di 1000 Hz e di 1 Ms, mentre qualora si connettessero via Bluetooth il polling rate sarebbe di 125 Hz ed il tempo di risposta di 8 Ms.
Sul retro, oltre a 4 piedini gommati che già di suo donano un certo grip alla tastiera, ci sono anche due rialzi doppi gommati con i quali si potrà impostare le tastiere a 3 diverse inclinazioni: 5°/8,3°/11,6°. Va detto però che si tratta di modelli molto pesanti, quindi il grip è assicurato.
Utilizzo, ergonomia e funzionalità
A prescindere dall’estetica a tema manga, che può piacere o non piacere, entrambi i modelli sono disponibili anche in versione “classica”, quindi senza “disegnini” o cose varie. Detto questo, ho scritto questa recensione utilizzando il modello più compatto e devo ammettere che per come è configurato, si tratta di una tastiera mecanica wireless che non sfigura né in ambito gaming né in ambito domestico. Come dicevo prima, mi sentirei di consigliare la più grande più ai gamers che ai casual gamer, ma dal punto di vista dell’utilizzo e dell’ergonomia, quanto detto prima può essere più che sufficiente per farsi un’idea delle tastiere.
Tutti i modelli che abbiamo provato sono privi di scricchiolii e la struttura è molto solida, è importante essere coscenti del fatto però che quando si andranno a smontare i tasti bisognerà essere bravi a gestire un sistema di incastri che a mio parere è molto più soggetto a rotture. Ad ogni modo, tutti i modelli rimangono comunque totalmente smontabili, il che è un plus soprattutto per la manutenzione.
Sia in ambito gaming che in ambito domestico gli switch di entrambi i modelli si sono dimostrati velocissimi ed anche a livello ergonomico sono promossi a pieni voti. L’unico neo è il layout, che soprattutto nelle 75% (ossia quelle più compatte), è molto diverso dal nostro ed ha posizione e dimensionamento di alcuni tasti molto diverso dal nostro.
Tutte le tastiere possono poi essere gestite da un software proprietario di Akko, che si chiama Cloud Driver e che ne permette la programmazione completa. Di base la tastiera è già programmata con tutta una serie di scorciatoie e grazie al lungo elenco presente nel manuale, sarà possibile personalizzarla davvero a fondo. Per il passaggio da Windows a MacOS c’è uno switch fisico posizionato nella zona inferiroe delle tastiere ed è possibile personalizzare le scorciatoie anche nei sistemi Apple: ad esempio.
Tramite il software di Akko inoltre, potrete aggiornare il firmsare, cambiare l’associazione dei tasti e gestire i LED e la retroilluminazione. È un software realizzato davvero bene, che vale la pena tenere sempre in considerazione quando si pensa all’acquisto di un prodotto del genere.
Infine un altro appunto: data la velocità degli switch, potrebbe essere necessario fare un minimo di pratica prima di iniziare a sfruttarli a pieno, e sono dell’idea che alcune persone non proprio “abituate” a queste tastiere potrebbero inizialmente commettere qualche errore di battitura nei primi tempi di utilizzo. Ma è una questione puramente di abitudine.
Autonomia della batteria
Buona l’autonomia di entrambi i modelli che dispongono di una batteria da 3000 mAh. Va detto però che, quando i LED sono attivi, il battery drain è molto più marcato su entrambi i modelli. Certo, per recuperare qualche ora si può scegliere di spegnerli dopo 1 minuto di inattività, ma per poter aumentare l’autonomia delle tastiere potrebbe essere necessario disattivarli.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di tutte e tre i modelli è di 129,99 euro, ma utilizzando il coupon nel box in basso, potrete acquistarle con il 10% di sconto. Ed è un prezzo che le posiziona piuttosto bene nel mercato. Certo non si tratta di modelli economici, ma devo dire che il lavoro certosino fatto da Akko nel riuscire a bilanciare configurazioni e prezzo non è affatto male. Non è semplice trovare delle tastiere meccaniche hot-swappable programmabili di questa qualità, e la possibilità di poter scegliere tra le diverse strutture e le diverse tipologie di switch amplia parecchio il target d’utenza a cui si possono rivolgere.
Su Amazon ormai le alternative sono tante, ma se volete una tastiera a tema manga, quelle di Akko sono sicuramente imbattibili non solo in termini di qualità, ma soprattutto nell’attenzione del dettaglio nelle personalizzazioni.
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