Si chiude in maniera brutale il 2022 per il mercato informatico in Europa: nell’ultimo trimestre Q4, l’intero settore ha registrato un calo annuale pari al -38% per 10,7 milioni di unità spedite nel mondo. Di queste, la maggior parte sono i notebook che sono anche la categoria rimasta più colpita dalla crisi con un sonoro -40%; va un po’ meglio ai PC fissi, -29% per 2,1 milioni di unità, e ai tablet, -17% per 6,6 milioni. E secondo le previsioni degli esperti, la situazione continuerà a essere pessimistica per diverso tempo, anche se si inizia a intravedere una risalita.
Non si vendono più computer e tablet: colpa della sbornia durante la pandemia
Se si allarga l’analisi a tutta l’annata, nel 2022 c’è stato un calo generale del -21%, mentre è andata un po’ meglio ai tablet che hanno chiuso al -8%. Dei principali produttori del settore PC, quello a cui è andata peggio è Acer che ha concluso l’annata col -38%, mentre la top 3 è sempre guidata da Lenovo (-17,6%), HP (-26,1%) e Dell (-21,9%). Seppur anch’essa in calo, Apple è quella che ha subito meno la crisi, con una decrescita del -5,3% e ribadendo quanto la sua strategia premium stia funzionando.
Più in generale, è una situazione direttamente conseguente dalla saturazione post-pandemia: una volta costrette a casa, le persone hanno rapidamente acquistato PC e tablet in quantità, vuoi per lavoro, vuoi per intrattenimento; dal Q2 2020, in Europa si sono registrati otto trimestri consecutivi in crescita. Come sottolinea Kieren Jessop di Canalys, nonostante i classici sconti delle festività natalizie, a fine 2022 le vendite sono comunque calate, un trend negativo che dovrebbe continuare per quasi tutto il 2023. Sulla base delle previsioni, il 2023 dovrebbe concludersi in calo del -7% ma guardando più in là nel tempo 2024 e 2025 sarebbero gli anni della ripresa, anche grazie alla transizione verso Windows 11: per il biennio sono previste crescite del +12% e +15% salvo poi andare nuovamente in rosso fra 2026 e 2027.
Se si parla di tablet, invece, Apple non è riuscita a replicare il successo di smartphone e PC, calando nel 2022 del -16,8%, anche se i dati più significativi sono il -36,2% di Lenovo e addirittura il -59,3% di Huawei che ha spedito solo 900.000 unità (per ovvie ragioni). Ad aver chiuso l’anno in positivo sono invece Amazon e Samsung, rispettivamente al +8% e +5,5%.
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