L’esordio delle prime fabbriche di semiconduttori TSMC e Samsung negli Stati Uniti porterà a un aumento dei prezzi per l’elettronica. È questa la previsione da parte degli analisti: mentre le fabbriche iniziano a sorgere sul suolo statunitense, iniziano a comparire le prime stime e probabilmente non vi farà piacere leggerle.
Lo sbarco di TSMC negli USA porterà ad aumenti di prezzo per l’elettronica di consumo
Con il CHIPS Act da 54 miliardi, la presidenza Biden vuole incentivare la rinascita dell’industria americana dei microchip, una volta leader mondiale ma che adesso rincorre mercati più avanzati come quelli in Taiwan e Sud Corea. Dopo che la crisi d’approvvigionamento globale ha messo in difficoltà il mercato tecnologico, l’intenzione è quella di non affidarsi più esclusivamente a ristrette aree geografiche; specialmente quando queste aree sono a stretto contatto con quella Cina che oggi più che mai minaccia l’invasione di Taiwan. Un’eventualità che comprometterebbe seriamente il settore tecnologico degli USA e delle sue aziende come Apple, NVIDIA, Qualcomm e Broadcom, tutte dipendenti dalle fabbriche taiwanesi.
Portare le fabbriche di TSMC in Nord America è una buona notizia in tal senso, ma questa è solo una faccia della medaglia, dove l’altra ci parla di un molto plausibile aumento dei prezzi. Lo sottolinea la stessa dirigenza di TSMC: parlando agli investitori, ha affermato che gli impianti statunitensi costeranno molto di più di quelli asiatici, con cifre quattro o cinque volte maggiori per la costruzione edifici e strutture, oltre agli aumenti nel costo del lavoro, nella formazione del personale e nella tutela di sicurezza e salute. E visto che parliamo di chip consumer, questi aumenti colpirebbero smartphone, tablet, notebook e console videoludiche.
Secondo le stime degli analisti, dei 500$ di costo di produzione di iPhone 14 circa il 50% dipende dai semiconduttori fra schermi, chip, fotocamere e sensori vari; in primis Apple A16 Bionic, stampato proprio da TSMC e il cui costo si stima sia di circa 130$. Per il momento, però, perché se i futuro chip Apple saranno stampati negli USA il costo sarebbe destinato a lievitare, probabilmente riflettendosi sul prezzo finale per il consumatore. Per le stime dichiarate da Robert Morcos, CEO di Social Mobile, il costo di produzione dei chip potrebbe salire del 40%; se così fosse, il costo di un chip per Apple potrebbe arrivare a costare 200$.
E lo stesso vale per altri smartphone come Samsung Galaxy S22+ e Google Pixel 7, dove il System-on-a-Chip costa 170/200$, anche se in questo caso sono stampati da Samsung; ma come TSMC, anche Samsung sta progettando le sue prime fabbriche negli USA, e anche il chipmaker con base in Sud Corea potrebbe incappare negli stessi rincari. Tuttavia, è implausibile che i produttori aumenterebbero i costi tutto a un tratto, e potrebbero essere già previsti programmi annuali di ammortamento.
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