Il 25 marzo 2023, il mondo della tecnologia piange la scomparsa di Gordon Moore, deceduto all’età di 94 anni nella sua casa alle Hawaii, circondato dai suoi cari. Co-fondatore di Intel e autore della leggendaria Legge di Moore, la sua influenza nel campo dei semiconduttori e dell’informatica è stata fondamentale per lo sviluppo del settore.
Gordon Moore ci saluta: con la sua legge di Moore fece la storia dei microchip
Gordon Moore, nato nel 1929, è stato uno degli uomini chiave nella storia della tecnologia moderna. La sua celebre Legge di Moore, formulata nel 1965, prevedeva che il numero di transistor nei circuiti integrati sarebbe raddoppiato ogni 18-24 mesi, con una conseguente diminuzione dei costi e un aumento delle prestazioni. La previsione si è rivelata sorprendentemente accurata per decenni, guidando l’evoluzione dell’industria dei semiconduttori e contribuendo a plasmare la rivoluzione digitale che oggi conosciamo. Da qualche anno, il rallentamento tecnologico fa sì che la legge sia meno valida che in passato, nonostante le bugie del marketing.
Moore ha co-fondato Intel nel 1968, insieme a Robert Noyce ed Andy Grove, e sotto la sua guida, l’azienda è diventata uno dei principali produttori di microchip al mondo. Nel 1971, Intel ha rivoluzionato il settore con l’introduzione del primo microprocessore, il 4004, che ha posto le basi per l’avvento dei computer personali e di molte altre tecnologie interconnesse, arrivando ad alimentare l’80% dei PC di tutto il mondo.
Oggi, celebriamo la vita di un uomo la cui visione ha cambiato il nostro modo di vivere e lavorare, contribuendo a plasmare il futuro della tecnologia. Nel frattempo, la sua Intel si prepara a enormi investimenti per tornare a essere più competitiva e più in generale l’industria dei chip americani contro TSMC e Samsung.
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