Si è abbattuta una brutta tegola sopra ad Apple, che in seguito alla decisione di un tribunale rischia di vedersi bloccata la vendita dei suoi Apple Watch. Nel mentre si discute di come i modelli futuri potrebbero essere i primi con schermi made in Apple, la compagnia di tecnologia medica Masimo Corporation ha citato in giudizio Apple per la presunta violazione dei brevetti legati alla tecnologia del sensore SpO2.
Apple Watch ha violato un brevetto sul sensore SpO2: ecco perché lo smartwatch rischia il ban
Per chi non lo sapesse, la sigla SpO2 sta a indicare la saturazione dell’ossigeno nel sangue, un parametro medico utile per individuare eventuali problemi di respirazione e che è possibile monitorare con smartwatch e smartband di ultima generazione. Fra questi c’è proprio Apple Watch, che dalla serie 6 in poi ha dalla sua l’aggiunta di un pulsossimetro per tenere sotto controllo la qualità del proprio respiro. Tuttavia, Masimo Corporation ha accusato la compagnia di Cupertino della violazione di brevetti in merito ad alcuni componenti luminosi e funzionalità del sistema SpO2 presente sui suoi smartwatch.
Dopo aver portato il caso in tribunale, il giudice ha dato ragione all’accusa e adesso la palla passa alla Commissione per il Commercio Internazionale degli Stati Uniti, che dovrà decidere se imporre o meno un divieto di importazione sulla base di analisi sull’utilizzo di queste tecnologie da parte di Apple. Non essendo strettamente legata ai tribunali, la Commissione americana potrebbe comunque ribaltare la decisione e dare ragione ad Apple.
Apple afferma di essere “rispettosamente in disaccordo con la decisione odierna” e di star attendendo una revisione completa da parte della Commissione. Ancor prima che Apple Watch con SpO2 venisse commercializzato ci fu un incontro fra le due compagnie, ma Masimo accusò Apple di averlo fatto esclusivamente per rubar loro informazioni sulle tecnologie SpO2 e dipendenti chiave; forse non a caso, dopo l’incontro Apple assunse l’ufficiale medico capo di Masimo.