Se un tempo erano uno dei prodotti più desiderati per i propri acquisti tecnologici, oggi attorno alle smartband c’è molto meno hype che in passato. A dirlo non siamo noi ma Counterpoint Research, noto team di analisti che portano sul piatto numeri che confermano un trend negativo che va avanti ormai da tempo. Dopo un importante picco nel 2019, quando i braccialetti smart hanno registrato un’impennata e una crescita del +37% rispetto all’anno precedente, nel 2021 è arrivato il tracollo. Nel giro di soli due anni si è passati da un picco positivo a uno decisamente più amaro per i produttori, che hanno registrato un calo del -18% delle vendite.
Il mercato delle smartband è in negativo e potrebbe rimanerci ancora per molto
Secondo Counterpoint, questa situazione di decrescita del mercato delle smartband continuerà anche nel 2022 con una previsione del -17%, continuando nel 2023 con un -9% previsto. Ma se nel caso di smartphone, tablet e PC a pesare è soprattutto la crisi economica e l’inflazione galoppante, per le smartband ci sono anche altri fattori da tenere in considerazione.
Sin dalla creazione del settore dei dispositivi tech indossabili, le smartband sono state la locomotiva che lo ha spinto e fatto diventare terreno fertile per tantissimi produttori. Basti pensare all’enorme successo riscosso dalle Mi Band, che ha senz’altro contribuito a consolidare l’immagine di Xiaomi in tutto il mondo. Grazie al loro prezzo estremamente competitivo, sono stati il gadget perfetto da acquistare e regalare, integrando funzioni come notifiche, contapassi, cardiofrequenzimetro e tanta autonomia.
Ciò nonostante, secondo gli analisti è stato il 2020 l’anno spartiacque per la loro popolarità, dato che la pandemia ha acceso nei consumatori interessi diversi rispetto a prima. A causa della situazione sanitaria, sempre più persone hanno cercato prodotti in grado di monitorare la propria salute, fattore che ha fatto virare gli acquisti in favore dei più evoluti smartwatch. Per quanto anche le smartband li abbiano, spesso gli orologi smart possiedono sensori per la salute più evoluti ma soprattutto interfacce e app più ricche di possibilità; senza contare la presenza per alcuni smartwatch dell’ECG, dando la possibilità di avere un elettrocardiogramma a portata di click.
Un altro fattore da considerare è il prezzo. Fino a qualche anno fa, gli smartwatch avevano prezzi per pochi, pertanto le smartband erano l’alternativa ideale per coloro che volevano spendere poco. Oggi, invece, gli smartwatch sono sempre più accessibili e allo stesso tempo smartband come Xiaomi Band 7 Pro hanno costi sempre più alti e pericolosamente vicini a quelli degli orologi. Stando alle previsioni, quindi, produttori come Xiaomi e Fitbit continueranno a puntare sugli smartwatch, più costosi ma anche più profittevoli e di prestigio, mentre aumenteranno le quote per i produttori minori.
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