Nata su Indiegogo come una sorta di evoluzione della D11 (qui la recensione), con il suo telaio in lega di magnesio, un sensore di coppia, una sella che include la batteria ed un tastierino numerico grazie al quale, senza un codice di sicurezza, non si potrà neppure accendere, la Fiido X sarà senza dubbio una delle biciclette elettriche più particolari sulle quali metterete gli occhi in questo periodo.
E lo sarà non solo per il suo design che ricorda le bici di VanMoof o per il particolare sistema di sicurezza per il pacco batteria, ma soprattutto perché effettivamente si tratta del modello più evoluto mai prodotto dall’azienda.
Poi è totalmente legale: con il suo motore da 250w, la velocità limitata a 25 Km/h e la totale assenza dell’acceleratore, la Fiido X può girare senza alcun problema per le strade italiane. E, con il suo sensore di coppia, lo fa anche piuttosto bene.
Indice
Recensione Fiido X: bici elettrica pieghevole, dalla grande autonomia e con sensore di coppia
Unboxing
In tutta sostanza, la confezione della Fiido X è leggermente più compatta rispetto a quelle delle altre bici elettriche, e questo perché verrà consegnata praticamente già montata. L’unica cosa che bisognerà fare è montare i pedali, la sella, ed i parafango che però, e questo devo sottolinearlo per salvaguardare la sanità mentale di chi la acquisterà, utilizzano un metodo a dir poco scomodissimo per il fissaggio: per riuscire a montarli ci perderete tempo perché le viti da utilizzare sono piccole, scomode e nel manuale non è presente alcuna informazione sulla procedura. Ma ci riuscirete.
Design e materiali
La prima cosa che noterete se avete già avuto a che fare con una D11, è che la Fiido X ne è una vera e propria evoluzione, con diverse novità molto interessanti. Il telaio non è più in lega d’alluminio, ma ora è in lega di magnesio, ed ha un peso di 3Kg. Certo, il motore, la batteria, le ruote e tutto il resto faranno arrivare il peso totale della bici a circa 20 Kg, ma il suo ingombro da chiusa è a prova di qualsiasi tipo di bagagliaio: una volta piegata la Fiido X occupa un volume di circa 80x80x35 cm, il che la rende perfetta per chiunque abbia bisogno di una bici da utilizzare in città, ma anche da trasportare sui mezzi pubblici e, perché no, da portare con sé in viaggio.
La batteria è integrata nel canotto della sella che, proprio come con la D11, è molto lungo e pesante, ma che non ha più la necessità di collegare alcun cavo perché sarà il gancio che stringe e blocca il canotto stesso a funzionare da connettore: in soldoni, una volta posizionata la sella alla giusta altezza, bisognerà agire su un gancio di chiusura che bloccherà il canotto a mo di morsa e innesterà dei connettori all’interno di una guida.
L’unico vero svantaggio di questo sistema, sta nel fatto che il manubrio non è ad altezza regolabile, il che potrebbe limitare leggermente l’altezza minima e l’altezza massima della sella: l’azienda indica che il valore minimo è di 84 cm e che quello massimo è di 109 cm, il che rende questo modello molto comodo per le persone non eccessivamente alte. A mio parere, chiunque sotto il metro e novanta potrà utilizzare la bici senza troppi compromessi.
E proprio sotto la sella poi, c’è un’altra ottima novità. Posteriormente è stato posizionato un tastierino numerico con il quale non solo si potrà attivare lo sblocco della sella, per estrarla e ricaricare la batteria indipendentemente dal telaio, ma che funzionerà come una sorta di antifurto: per poter accendere il sistema bisognerà inserire un codice numerico a 6 cifre che è personalizzabile.
Sul manubrio è stato posizionato il tipico computer di bordo di Fiido ed è praticamente identico a quello che abbiamo già visto sugli altri modelli. Il display è retroilluminato è piuttosto visibile anche in condizioni di luce diretta, permette l’accensione e lo spegnimento dei fari LED e la gestione delle tre diverse modalità di assistenza alla pedalata che portano rispettivamente a 10Km/h, 15 Km/h e 25 Km/h.
I freni a disco sono due, uno anteriore ed uno posteriore, ma in questo modello non sono più di tipo meccanico ma idraulico, e possono essere regolati in maniera decisamente immediata tramite due piccole viti posizionati sulle manopole. Le ruote sono da 20 pollici ma utilizzano dei pneumatici forse troppo sottili per i miei gusti, da 1.75 pollici di spessore, ma che hanno un senso: in questo modo non solo diminuisce l’attrito con la strada ed aumenta l’autonomia, ma viene ridotto sostanzialmente il peso della bicicletta elettrica.
Motore e cambio
il piccolissimo motore da 250w è stato posizionato nella ruota posteriore. Date le dimensioni non è chiaramente un motore ad hub, cioè non utilizza magneti ma degli ingranaggi, il che aumenta la rumorosità e la coppia, ma riduce la velocità massima che arriva comunque a 25 Km/h. E questo anche grazie alla batteria da 417Wh che è integrata nel sellino, e che in effetti è in grado di garantire una buona accelerazione anche in salita e di gestire in maniera onesta anche le strade molto ripide.
Ha un ottimo sensore di coppia che lavora molto bene anche nelle strade più ripide e che non abbandonerà mai chiunque sia insella alla bici. I 40 Nm di coppia si sentono tutti ed il sensore è in grado di identificare in maniera precisissima la forza applicata ai pedali e far intervenire il motore in maniera istantanea. Ed è proprio la presenza di questo sensore di coppia che rende quasi superflua l’assenza di un acceleratore, perché appena si inizia a pedalare il motore elettrico interviene anche nelle partenze in salita o con la marcia sbagliata: due scenari in cui nelle bici che non ne sono dotate l’acceleratore diventa quasi d’obbligo.
Veloce e preciso anche il cambio Shimano, che è molto diverso da quello visto nelle altre bici elettriche, è di alta qualità (così come la catena) cinesi e che permette la gestione dei 7 rapporti tramite un sistema a leva posto sul lato destro del manubrio.
La prova su strada
La Fiido X è una di quelle bici elettriche che non sono solo belle da vedere, ma anche divertenti da guidare. patto però che la si utilizzi perlopiù in città e su fondi stradali uniformi, e i motivi sono due: prima di tutto, i pneumatici da 20” sono troppo sottili e di qualità non proprio eccelsa da poter essere utilizzati con comodità su fondi tipo pavé e temono le buche, il sellino poi non integra alcun sistema di ammortizzazione, e sia i fossi che le “botte” derivanti dal un fondo stradale poco uniforme si sentono tutte. La tenuta di strada è buona, ma personalmente eviterei di guidare questa bici su fondi tipo pavé.
Tutto sommato però, e tenendo sempre a mente che si tratta di una bicicletta elettrica da città, la Fiido X è decisamente comoda da guidare, anche e soprattutto grazie al telaio in lega di magnesio estremamente leggero, che la rende molto maneggevole, la presenza del sensore di coppia, e l’ottimo sistema frenante a doppio disco che è in grado di bloccare le ruote in maniera stabile e veloce.
Autonomia della batteria
La batteria della Fiido X è al litio e, secondo l’azienda, dovrebbe permettere di percorrere circa 130 km con la minima assistenza alla pedalata e oltre 800 cicli di carica. Personalmente però, i risultati ottenuti nei miei test sono diversi. In modalità con la minore assistenza, sono i KM che si potranno percorrere sono circa 100, che diventano circa 60 quando si utilizza il motore al massimo della sua potenza.
Nella media il caricabatterie che non è molto rumoroso e che impiega circa 6 ore e mezzo per ricaricare completamente la batteria della bicicletta.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo della Fiido X è di 1799,00 dollari sullo store ufficiale dell’azienda ma, tramite il box che trovate in basso, potreste acquistarla in sconto con un coupon di 200 dollari, che farebbe abbassare la cifra a 1599,00 dollari (cioè circa 1620 euro con il cambio attuale). Inoltre, fino al 26 ottobre è possibile partecipare all’estrazione di un coupon sconto di 1000 dollari, che farebbe scendere la cifra necessaria per l’acquisto a 800 dollari. E sì, mi rendo conto che in molti di voi potrebbero pensare che si tratti di una cifra un po’ troppo alta per una bicicletta cinese, ma ormai il mercato è diventato questo e personalmente sono dell’idea che data la tecnologia che l’azienda ha integrato in questo modello e la presenza “miracolosa” di un sensore di coppia, la somma richiesta dal brand è piuttosto in linea con l’offerta.
Certo, mi sarebbe piaciuto vedere degli pneumatici di qualità maggiore o quantomeno in grado di assorbire un po’ meglio le vibrazioni e gli urti e sì, dato il manubrio non regolabile in altezza le persone più alte potrebbero avere qualche difficoltà in termini di comodità: ma se siete alti meno di 1.90 e cercate una bici elettrica per la città tutto fare, bella e piena di tecnologia, allora la Fiido X potrebbe fare al caso vostro.
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